Ebbene, innanzitutto credo che Buffon dovrebbe andare a informarsi su come andò davvero la storia, perché tecnicamente in Piazzale Loreto non ci fu alcuna esecuzione, in quanto Mussolini e gli altri furono portati lì già senza vita. In Piazzale Loreto dunque non si praticò alcun linciaggio. Quello semmai si praticò altrove. Ma ci fu il dileggio, il vilipendio, la condivisione pubblica della soddisfatta ammirazione dello spettacolo dei cadaveri, oltraggiati e ortaggiati. Al di là delle complesse ragioni politiche, sociali ed emotive che portarono a questo, su cui non voglio entrare, con ciò non è mia intenzione sminuire l'intrinseca atrocità della situazione. Era solo per dire che la metafora di Buffon non è del tutto pertinente.
Quello che però mi fa arricciare le antenne, è il pensiero della vocina interiore che ha suggerito a Buffon di utilizzare proprio questa similitudine. Insomma, è evidente che il portierone voleva intendere il significato della situazione in senso negativo, ovvero rispetto al fatto che soprattutto i media tendono a praticare una sorta di "giustizia sommaria" informativa a discapito dei giocatori di calcio che sembrano risultare coinvolti nello scandalo delle scommesse, ma sui quali ancora si sta indagando, ovvero ancora non si sa niente di preciso, come peraltro succede mediaticamente con qualsiasi altro "indagato" in qualsiasi altra situazione di natura criminosa (tranne Berlusconi, naturalmente).
Tuttavia non si deve dimenticare che le similitudini sono come le moltiplicazioni. In altre parole hanno la proprietà commutativa, ovvero cambiando l'ordine dei fattori, il risultato non cambia. Questo significa che, rispetto all'istinto che ha detto a Buffon di usare questa metafora, a parte gli accidenti cronologico-temporali del caso, si dovrebbe poter dire con piena cognizione di causa - e sempre negativamente - che Mussolini e gli altri in Piazzale Loreto sono stati trattati come lo furono i giocatori nello scandalo delle scommesse. Se dunque dalla prima prospettiva il trattamento riservato ai calciatori veniva distorto, assumendo i contorni di un'enormità disumana, nella seconda, essendo l'accento posto sui giocatori coinvolti nello scandalo, il mettere sullo stesso piano le famiglie di crimini legate alle scommesse, con quelle legate al regime fascista, non fa che minimizzare queste ultime concedendo loro un'illegittima derubricazione, fino a metterle sul piano della pura ipotesi, come per ora sono le altre.
Questo non fa che mettere in luce (una volta per tutte?) l'istinto di Gianluigi Buffon sull'argomento, ovvero quello che lui, nel suo intimo, pensa del fascismo. Dunque non mi pare di esagerare se dico che un'affermazione pubblica come questa dovrebbe essere sufficiente a espellerlo per sempre dalla Nazionale di calcio. Se poi ci aggiungiamo che, anche come portiere, ormai assomiglia più a un totano impastellato nell'olio bollente, il vero mistero è capire che cosa cazzo ci sta ancora a fare lì.
già ... perché di fatto è un'apologia del fascismo, e non la prima da parte del portier(cogli)one nazionale. concordo su tutto
RispondiEliminaPur non mettendo in dubbio il valore tecnico del portiere, non posso che essere d'accordo sul suo malcelato fascismo, che dovrebbe causarne l'espulsione dalla Nazionale (provvedimento che, a suo tempo, ed in modo più occutlo, fu preso per Cristiano Lucarelli)...
RispondiEliminaFine analisi che purtroppo non andrà oltre la sorpresa della similitudine nel "dibattito" nazionale. Se pensi che aver fatto tale accostamento sia stato sufficiente in alcuni ambienti per vestire un bambolotto da intellettuale!
RispondiEliminaOrmai non mi meraviglio più di niente,..partiamo pure dal fatto che certa gente prima di parlare dovrebbe pensare almeno 10 volte(minimo)..poi,darsi una martellata nelle palle,poi cercare di dare risposte inerenti.
RispondiEliminaMa è inutile l'ignoranza e la voglia di mettersi in mostra(cannando tutto)è troppo forte.
L'affermazione di Buffon, oltre a dimostrare che il soggetto non ha un'intelligenza delle più brillanti, per non parlare della sua conoscenza della storia, accente un riflettore grosso come una casa sul fatto che siamo in un Paese completamente sbiellato. L'avete sentita l'affermazione di Borghezio? Vorrebbe fare un monumento a Mladic, perché uno come lui in padania sarebbe tutto grasso che cola. E poi il pericolo sarebbero i comunisti (motivo per cui Lucarelli potrebbe aver perso la nazionale).
RispondiEliminaOttimo il paragone col totano, anche se il fritto è croccante e a me Buffon di recente mi è sembrato più che altro bollito.
credevo avrei letto qui (ma anche su altri blog) un post su Cesare Battisti (non l'irredentista, quell'altro...hai presente? il pluriomicida, condannato all'ergastolo, paraculato dai francesi ed ora ospite gradito del Brasile)...vana speranza la mia eh?
RispondiEliminaaltra occasione persa da buffon per tacere!
RispondiEliminaAnch'io ho pensato subito che per dire una cosa del genere evidentemente ha un'opinione "buona" del fascismo. Io penso che i calciatori dovrebbero limitarsi a discernere tra calcio d'angolo e calcio di rigore
RispondiEliminaPolemica sterile e inutile. Buffon ha detto "Siamo sempre l'Italia di Piazzale Loreto", intendendo siamo sempre quelli che prima osannano e poi dileggiano il "mostro". Basta, nient'altro, il resto sono considerazioni su quanto sta accadendo mediaticamente. Dove diavolo sta lo scandalo? Apologia di fascismo, deve essere cacciato dalla Nazionale, Buffon nazi, Buffon idiota, Buffon dovrebbe tacere (ne ho lette a frotte su vari blog): scusate ma vi rendete conto che si discute su niente e, tra l'altro, gli si da ragione? Tralasciando il piccolo particolare che in Parlamento c'è gente che si rifiuta di giurare sulla Costituzione e nessuno si scandalizza. Via, siamo seri.
RispondiElimina@robydick: non arriverei a definirla apologia di fascismo. Per lo meno non quella discriminata dalla legge Scelba che prevede il reato per chi «fa propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità » di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque «pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». In questo caso non direi che ci siano gli estremi. Ciò non toglie che un personaggio sportivo come Buffon dovrebbe avere quel minimo di intelligenza necessaria ad autolimitarsi. Invece esprime liberamente quello che l’istinto gli dice e rivela così quello che veramente è.
RispondiElimina@notizie del futuro: io metto in dubbio anche il suo valore come portiere. Almeno adesso.
@Antonio: ti ringrazio. Ovvio che la faccenda non andrà oltre il lieve (anzi lievissimo) turbinio di polvere sollevato oggi. Però l’occasione per dimostrare con piena cognizione di causa e senza paura di essere smentito che Buffon è un fascista non me la volevo perdere. ;-)
@le ruotine allegre della nonna: invece io mi meraviglio ancora e penso sia meglio restare allenati a farlo. Sarà che da quassù vi vedo in un modo che voi non riuscite... ;-)
@knitting bear: dal punto di vista di ciò che arriva da chi ha la visibilità e l’accesso ai media, in effetti il paese sembra veramente sbiellato. Mi viene in mente anche la recente presa di posizione leghista di non giurare sulla Costituzione. Ma il mio ottimismo mi fa sperare che il paese reale sia comunque almeno un po’ migliore dell’idea che ci si fa sentendo le esternazioni che i personaggi più vari buttano a galleggiare nelle correnti dei media. Il pericolo dei comunisti è una paura finta, inoculata con certosina scrupolsità e costanza in 17 anni di propaganda per scopi puramente elettorali. Infine sul totano hai perfettamente ragione tu. Quello fritto è troppo buono. ;-)
RispondiElimina@1spleen1: a parte il fatto che la vicenda di Battisti è molto complessa e variegata, per cui ritengo si debba essere molto informati a riguardo per poter esprimere un’opinione sensata e circostanziata, e io non sento di esserlo abbastanza, purtroppo non vivo di blog e non riesco a dare spazio a tutto ciò che meriterebbe.
@Ernest: e dai media, per non mettergli un microfono sotto la bocca.
@Inneres Auge: a giudicare dal numero medio di ammonizioni a partita rispetto a quello che si vede all’estero, anche con il “calcio negli stinchi” hanno qualche difficoltà . E il tutto non gli fa certo onore.
@Rouge: a parte il fatto che *ogni* polemica è per definizione sterile e inutile, non mi pare che questa lo sia. E’ solo un esercizio osservativo come un altro. Buffon ha fatto quella dichiarazione riferendosi al clima da giustizia sommaria, ma paragonare una triste vicenda di scommesse al linciaggio del Duce dovrebbe suonare come un insulto anche (soprattutto) a un fascista. Per il resto è scandalosa anche la questione del giuramento sulla Costituzione, certo, ma visto che l’ha detto un leghista non mi pare che in fin dei conti valga tanto più dell’esternazione di Buffon.
RispondiEliminaNon avevo sentito questa battuta. Lo trovo un paragone che non ci sta proprio.
RispondiEliminaUn bacione
@Kylie: la mancanza di pertinenza del paragone, alla fine, è la cosa minore. Un bacio (marziano) a te.
RispondiEliminaDevo dire che dott. Marziano lo sforzo più grande l'ha fatto lei a trovare materia su cui psicanalizzare! Si faccia pagare profumatamente.. dopo aver proceduto alla espulsione, naturale.
RispondiEliminascusa, cosa c'è di complicato e variegato nella vicenda Battisti? è colpevole, è stato condannato, è fuggito all'estero, è stato protetto dalla francia, è stato accolto a braccia aperte dal brasile. Ed ora è tornato libero, grazie a lula ed al brasile. (francia, lula e brasile sono volutamente scritti in minuscolo).
RispondiEliminaIo aggiungerei che la vicenda di Piazzale Loreto è una tragedia in senso classico, questa del calcio-scommesse è una porcata bella e buona. In quanto a Battisti, sono d'accordo con GM: è una vicenda molto complessa che deve essere valutata a prescindere dal caso del singolo. Mi permetto di consigliare, a chi ha voglia di capire,la lettura del "Caso Battisti" di Wu Ming, Genna, Evangelisti etc.etc.
RispondiEliminaE poi, quale migliore condanna, per Battisti e i suoi protettori se non il semplice "sono molto rammaricato" del fratello di una delle sue vittime: un commento pacifico, civile, da bell'italiano e i buon italiano.
@petrolio-muso: a dire il vero non è stato un vero sforzo, perché non è stata una vera psicanalisi.
RispondiElimina@1speen1 e @Ezra: il fatto di sapere che ci sono fior fior di intellettuali francesi, ma anche italiani che in qualche modo si schierano dalla sua parte, per farmi capire almeno che la sua storia non può essere liquidata come fai tu, per farsene una opinione vera e quindi darne un giudizio. Non voglio dire con questo che è giusto che sia libero. Assolutamente no. Ma credo sia necessario conoscere bene la storia e le varie posizioni per poterci scrivere sopra qualcosa. E siccome non ho avuto il tempo di approfondire, preferisco evitare di cacciarmi in un ginepraio senza avere gli strumenti per uscirne. I consigli di Ezra in tal senso sono ottimi. Grazie, Ezra delle segnalazioni.
RispondiEliminami sembrava avessi scritto un post tempo fa sul qualunquismo...beh, ti sei dimostrato molto qualunquista, e pure l'altro...quell'Ezra Pound. Forse che per quel morto, quel Vittorio di cui ti sei fatto portavoce tempo fa, tutto era chiaro e limpido? lì non c'erano cose da capire, prima di dichiararlo quasi martire? ah no.. già ... no.
RispondiEliminaQualunquismo? Bah! Spero che 1spleen1 abbia così raggiunto la sua area di confort mentale tranciando giudizi a destra e a manca.
RispondiEliminaNon risponderò ad altre provocazioni. "l'altro..quell'Ezra Pound" non mi è sfuggito, perchè tanta acrimonia? Boh
@1spleen1: sono andato a controllare: il post sul qualunquismo (http://ilgrandemarziano.blogspot.com/2011/05/scuola-di-qualunquismo-ovvero.html) non c'entrava niente con quello su Vittorio Arrigoni (http://ilgrandemarziano.blogspot.com/2011/04/lumanita-invocata.html). Del resto non capisco cosa c'entri il concetto di qualunquismo con la faccenda di Battisti. Ho solo detto che una simile mobilitazione di intellettuali (quindi tipicamente - spero - non degli ideologi coi paraocchi) mi induce a pensare che l'argomento meriti un approfondimento prima di esporsi a dare un giudizio sulla faccenda. Mica l'ho assolto.
RispondiEliminaQuanto al mio post su Arrigoni, se te lo vai a rileggere era legato alla strumentalizzazione mediatica della sua morte. Non sono entrato nel merito della sua vicenda, né ho santificato aprioristicamente la sua figura. Difatti ho detto: "Nonostante la morte renda martiri e purifichi le memorie, di certo Arrigoni non era un santo, ma come non lo è nessuno di noi, e se hanno deciso di fare uscire la sua salma da Gaza verso l'Egitto, senza passare da Israele, un buon motivo ci sarà ."
Francamente non capisco bene questo contestare il fatto di voler semplicemente capire di più e farsi delle opinioni circostanziate e motivate prima di esprimere giudizi in pubblico. E' così grave?