La prima cosa che viene da pensare è che la televisione sia ormai diventata più desiderabile del sesso, ovvero che la televisione dia maggiori soddisfazioni psicologiche (fisiche non mi risulta che ne dia) rispetto all'attività sessuale, per lo meno dunque in termini di capacità di "intrattenimento". La seconda (che sembra la stessa cosa, ma non lo è) è che in generale il sesso sembrerebbe aver perso la sua attrattiva e quello che il sesso dava alle persone, può essere surrogato più facilmente dalla scatola magica, eliminando in un colpo la fatica, il sudore, il problema della posizione, dei peli nelle gambe e delle ascelle pezzate, l'ansia da prestazione e il rischio della delusione. Tuttavia a ben vedere il punto nodale della questione non coinvolge la televisione, bensì il telecomando. Dunque non si parla qui tanto della visione dei programmi televisivi (dunque non ci si riferisce a cosa si guarda), bensì esclusivamente dell'esercizio di un potere assoluto in merito a che cosa far mostrare alla televisione. E pertanto i discorsi cambiano un poco.
Se infatti consideriamo la faccenda, come fa lo studio, nell'ambito di una coppia, c'è un aspetto vagamente vessatorio in tutto questo, oserei dire sadomaso, giusto per mantenere il parallelo sessuale. Io (sia lui o lei, non importa) dispongo del telecomando e ti costringo a vedere quello che io voglio. E tu subisci (e soffri). Non c'è richiesta, non c'è compromesso, non c'è discussione, non c'è: «Preferisci vedere questo, o vedere quello?» e nemmeno «Oggi vediamo quello che voglio io, domani quello che vuoi tu». È la tirannia del palinsesto casalingo. E al godimento di vedere il programma desiderato, si aggiunge quello che nasce dalla sofferenza altrui. «Vuoi vedere la Champions? E invece ti cucchi Desperate Housewives! Tiè». O viceversa, naturalmente. Qui però il parallelo sadomaso in realtà si infrange, perché se da un lato si può concedere la possibilità all'esistenza di un sadismo televisivo, la controparte masochista è dura da immaginare (almeno per me).
Da questo punto di vista in effetti il quadro sembra difettare di realismo. Del resto lo studio (o per lo meno l'articolo di Repubblica) non specifica se c'è una prevalenza maschile o femminile in quel 25% di potenziali videodittatori, o da quanto stanno insieme le coppie in questione, ragion per cui per costoro il sesso potrebbe già essere entrato nel dimenticatoio per conto suo e il telecomando non costituire più un elemento competitivo, ma l'ultima (e unica) spiaggia. Naturalmente lo studio non considera la possibilità che nella casa esista più di una televisione, né che la coppia abbia la possibilità di registrare i programmi per poi vederli in differita. Dunque, in ultima analisi, se si applica la regola di Holmes (non John, quell'altro...) in base alla quale "Una volta eliminato l'impossibile, quello che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità", esiste una sola spiegazione che lo studio non dice, ma che risulta evidente.
Un intervistato su quattro ha l'amante.
e chi non guarda la tv come me di cosa soffre?
RispondiEliminaParlando onestamente, caro Marziano, io neanche per un anno di telecomando rinuncerei a un giorno di sesso.
RispondiEliminaMa se vogliamo alzare la posta, dato che il mio "campo" è il Cinema, non c'è nessuna visione che vale una bella, sana, goduriosa serata tra le lenzuola.
Quando si dice i bisogni primari! ;)
Una volta i miei non guardavano mlto la tv. 4 figli
RispondiEliminaSecondo me è la solita inchesta del menga. Quelli che rinuncerebbero al sesso per il telecomando lo farebbero perchè non hanno interesse per il sesso. Le coppie conviventi dopo qualche anno, evidentemente, tendono a fare poco sesso, quindi ci rinunciano volentieri per scegliere i programmi. L'altra baggianata insita in questa ricerca sta nel fatto che quelli che amano la tv in genere è molto probabile che abbiano due o più televisori in casa. Secondo me la tv e il sesso sono agli antipodi. La prima è l'approdo dei pigri, mentre, per fare il secondo, soprattutto dopo qualche anno, ci vuole un po' di impegno. La mia conclusione (in parziale accordo con la tua premessa) è che certi giornalisti e certi studiosi dovrebbero andare a lavorare.
RispondiEliminaLo studio considera la possibilità di fare sesso davanti alla tv accesa?
RispondiEliminaMagari rientra anche nel masochismo che non trovi: se ti vuoi fare davvero del male, fatti una bella scopata mentre mavalà Ghedini ne spara una delle sue o mentre DiPietro cerca il congiuntivo adatto alla situazione (chiavasti)
Non rinuncerei mai a un mese di sesso con la mia donna per un dannato telecomando.
RispondiEliminaCi rinuncerei per un miliardo di euo, e anche in quel caso sarebbe difficile.
Si mi pare evidente che l'articolo di Repubblica fosse molto approssimativo, utilizzando un termine nell'ambito sessuale, un pò provocatorio. Nel senso, lancio il sasso e nascondo la mano lasciando ai lettori le varie interpretazioni. La tua mi pare molto lucida e probabilmente molto verosimile. Yin
RispondiEliminacome dicono in siculonia: megghiu cummanari ca' futtere! ahah!
RispondiEliminaForse il punto, già inquadrato da knitting bear, sta tutto nella noiosità del sesso "obbligatorio", contrattualizzato, istituzionalizzato e ripetitivo con un partner fisso. Questi mica hanno detto che vi rinuncerebbero, ma solo che rinuncerebbero (quasi con sollievo?) a farlo con marito/moglie... :D
RispondiEliminaDetto questo, io per la televisone di merda non rinuncerei nemmeno a scaccolarmi il naso... :-))))
@D.: probabilmente se ti impegni qualcosa lo trovi anche tu.
RispondiElimina@MrJamesFord: forse il punto è che nell'articolo non si parla di "bella, sana, goduriosa"?
@Inneres Auge: magari è solo perché all'epoca non c'erano ancora abbastanza telecomandi. ;-)
@knitting bear: in effetti quando leggo queste notizie mi chiedo sempre come diavolo vengano fuori questi pretesi "studi", tipici - se noti - di gruppi di ricerca inglesi o americani. Possibile che costoro "lavorino" su temi del genere? Quale razza di "progresso" nel campo della conoscenza della psicologia umana studi come questo possono contribuire a dare? Forse si tratta di ricerche antropologiche volte a studiare gli effetti della tecnologia sui comportamenti individuali e sociali? Di certo non sembrano studi che valgano gli sforzi ai fini di migliorare in qualche modo la conoscenza dell'umanità. Per questo tendo a concordare con la tua visione e dunque viene da chiedermi che cosa diamine è 'sto "menga"?
Mmmh, ma non so se ho fatto bene a chiedere. ;-)
@magneTICo: più che forme di masochismo, quelle di cui parli mi paiono sfide epocali alla conservazione della libido.
@Emix: alla fine è sempre solo una questione di prezzo...
RispondiElimina@Erotici Eretici (Yin): ti ringrazio. Qui non c'è dubbio che ci si trova davanti a un articolo molto approssimativo riguardo uno studio molto sciocco. Ora non si sa se la sciocchezza dello studio derivi dall'approssimazione dell'articolo o viceversa. Probabilmente le due cose vanno di pari passo e si rinforzano a vicenda.
@robydick: i politici hanno risolto il dilemma alla grande.
@Zio Scriba: e che ne dice il tuo naso, se alla televisione danno l'Inter? ;)
della tv sono scarso fruitore e, in generale, gran disprezzatore, ma non sono un fanatico demonizzatore: l'Inter, e qualche buon film, me li concedo volentieri... :D
RispondiEliminaEmix puoi anche andare a farti fottere bastardo!
RispondiEliminaa dir la verità, e come tu sai già, a me i quadri surrealisti piacciono assai… ma questi non hanno a che fare per nulla con l'avant-garde, questi son furbi, accendono la tv, fanno addormentare il marito/la moglie ed escono con l'amante! … mhhhh, io faccio l'esercizio di invenzione anche con il compagno: in effetti non è mai la solita storia! ecco ora s'è capito il soggetto di ogni mio post: sono o non sono assai fuor dalle righe? :P
RispondiElimina@Mesic: se hai qualcosa con Emix sono certo che tu possa andare a risolverla altrove, rispettando gli spazi altrui.
RispondiEliminaInvito Emix a non risponderti qui (anche Emix potrà usare spazi più adeguati) e ti chiedo di astenerti in futuro da altre simili (e inutili) manifestazioni su questo blog.
Grazie.
Ogni eventuale ulteriore commento su questa faccenda sarà da me cancellato.
@petrolio: ma tu le righe manco sai cosa sono, altroché! ;-)
RispondiEliminaEd occhio pure ... al Web!
RispondiEliminaQuesta è una delle ragioni per cui detesto la tv in camera...
RispondiElimina@Adriano Maini: e al potere del mouse... ;)
RispondiElimina@Kylie: la tv in camera è un Crimine contro l'Umanità e come tale dovrebbe essere punito dalla Corte Penale Internazionale dell'Aia.
L'amante sta diventando uno status symbol quasi quanto la tv a 52 pollici...
RispondiElimina@Ragno: vista da questa prospettiva in effetti tutto torna...
RispondiEliminaOps era una battuta scema, non volevo fosse vista in questa maniera, scusami davvero per il qui pro quo!
RispondiElimina@Mesic: no problem, figurati. :-)
RispondiEliminaSolo la prossima volta, meglio che si capisca che è una battuta. ;-)
Non so a chi altro Holmes ti riferisca, al di fuori di chi può fare a meno del telecomando essendo dotato di apposita prolunga anatomica ma, mentre provo a far luce su questo mistero con la lente d'ingrandimento, mi chiedo se tale medoto possa veramente trovare la "verità".
RispondiEliminaPerchè a questo punto mentre, come un'entità astratta, osservo la scena di quel "rompiballe bastardo e sola" che cambia canale per far dispetto a Lei, col mento appogiato sulla mano sinistra e le dita a coprirgli quello sghignazzare per il godersi della scena d'incazzatura che gli viene offerta, beh allora la verità che vi ritrovo nell'eliminare l'impossibile è che sono un coglione.
Pardon, mai assistito ad un tifoso psicolabile che, di qualsiasi cosa si parli, finisca per vederci il pallone?
Ecco, appunto, il pallone è....
@Sig. non mi viene alcun nome, ho un blocco: vedo con piacere che la logica di Holmes ha confermato la sua bontà anche nel suo caso. Elementare...
RispondiEliminaI tifosi psicolabili di cui parla li uso solo come cavie per esperimenti di antropologia sociale.