Punti di vista da un altro pianeta

mercoledì 18 febbraio 2015

Tre allegri ragazzi morti (viventi)

Il Volo vince il Festival di Sanremo. Il Volo ha un successo della madonna. Il Volo è sintomo di qualcosa di terribile. Perché Il Volo è la fotografia dell'immobilismo di questo paese. Un paese in cui viene premiato il ripiegamento su se stessi, la nostalgia, il passato, la garanzia, ovvero quello che è già stato fatto e ha già avuto successo. Un paese che, dunque, ti dimostra che non si deve rischiare e, per questo, un paese artisticamente morto. Un paese zombizzato culturalmente dove, piuttosto che inseguire la creatività, i giovani preferiscono mostrare il collo alle zanne dei vecchi (o vengono indirizzati a farlo, oppure non hanno scelta perché è il dazio che devono pagare per entrare nel club). Un paese che, tranne rare eccezioni, tratta l'espressione creativa come un incidente di percorso, una malattia curabile, qualcosa di ingombrante di cui sbarazzarsi, di appuntito da spuntare, di puzzolente da deodorare, qualcosa di cui sbarazzarsi in fretta per incanalarsi nei rassicuranti (e magari economicamente fruttuosi) binari di un deja vu triste e mortificante.

Avvinghiata intorno alle proprie radici nutrite dall'illusione della propria tradizione, l'Italia de Il Volo è, paradossalmente, il ritratto di un paese incapace di dare orizzonti verso i quali prendere il volo, un paese che in questa espressione dimostra tutta la sua stanchezza e pigrizia croniche, la sua mancanza di humus culturale e di un qualunque fermento, un paese reazionario ostaggio della vecchiaia, fisica, ma anche intellettuale, di tutti coloro che, a vario titolo, detengono il potere e che, in questo modo, cercano di mantenerlo saldo fino all'ultimo dei loro respiri, ma sapendo che dopo di loro ci sarà qualcuno come loro a mantenere la barra del timone dritta sempre sulla stessa, maledettissima rotta.

E poi vedi cosa succede nei blog: uno parte dal Festival di Sanremo e finisce per parlare della democrazia cristiana.

2 commenti:

  1. Mi piace molto la conclusione e anche tutto il post, anche se poi poverini, a questi ragazzi auguro lunga vita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Vitamina. :-)
      Ma certo. Loro sono anche bravini, al di là dell'apprezzamento che si può avere o no del tipo di musica che fanno. Il punto è che sono espressione di qualcosa. Fungono in qualche modo da (piccola, ma in qualche modo significativa) cartina al tornasole di qualcosa di molto, troppo "italiano" nel senso più deteriore del termine.

      Elimina

Poiché vorrei evitare di attivare la moderazione, vi prego di moderarvi da soli. Grazie.

License

Creative Commons License
I testi di questo sito sono pubblicati sotto Licenza Creative Commons.

Statistiche

Blogsphere

Copyright © Il grande marziano Published By Gooyaabi Templates | Powered By Blogger

Design by Anders Noren | Blogger Theme by NewBloggerThemes.com