Poiché Marte è un pianeta esterno e il suo anno dura circa 687 giorni terrestri, la Terra compie un giro intorno al Sole, mentre Marte ne compie circa mezzo e questo implica che Terra e Marte si ritrovano affacciati ogni due anni circa. Questo è il cosiddetto Periodo Sinodico, che dura infatti approssimativamente 780 giorni. Va da sé che questo è anche il momento migliore per osservarsi a vicenda, anche se, siccome le orbite dei pianeti sono ellissi diverse e non concentriche, non tutte le opposizioni sono uguali e alcune risultano migliori rispetto ad altre, a seconda del punto in cui si verificano. Quella di questi giorni, per esempio, non è particolarmente favorevole, in quanto la distanza Terra-Marte sarà di circa cento milioni di chilometri, mentre nelle opposizioni più propizie, le cosiddette Grandi Opposizioni (come quella dell'agosto 2003 e quella che si verificherà nel 2015), la distanza tra i due pianeti può scendere fino a cinquantacinque milioni di chilometri e allora sì che la visuale reciproca risulta davvero straordinaria. Ma, trattandosi comunque di un evento non troppo comune, accontentiamoci.
Quindi, insomma, se il cielo è sereno, una di queste sere, dopo il tramonto, pensatemi per dieci secondi, volgete lo sguardo verso sud est e troverete Marte nella costellazione del Leone (la cartina che vedete qui sopra fa riferimento al cielo di stasera alle 21:30 da Roma, ma non cambia di molto rispetto al territorio italiano). Il puntino rossastro è inconfondibile anche a occhio nudo. Se poi avete un binocolo di media potenza e il cielo sarà in buone condizioni di visibilità, potrete risolverlo già in un piccolissimo dischetto, che aumenterà ancora nel caso abbiate la possibilità di osservarlo con un telescopio anche piccolo. In quest'ultimo caso, non è escluso che possiate avere la fortuna di vedermi mentre vi saluto con tutt'e quattro le braccia. Nel caso, ci terrei che faceste altrettanto, ancorché con due braccia sole. Altrimenti accontentatevi di avere dedicato qualche momento alla contemplazione di una dimensione, quella del cielo e - quindi - dell'universo, che ormai avete dimenticato, ma che fa parte di voi più di quanto abbiate voglia di ammettere, e che vi farebbe bene recuperare per la salute e l'equilibrio del vostro spirito e, dunque, della vostra umanità.
Hai sfondato una porta aperta, sapessi come e quanto io sono legata all'universo : lo sento e lo vivo.
RispondiEliminaCristiana
Sfondare porte aperte è sempre qualcosa di molto pericoloso... ;-) Per il resto, se tutti avessero una vera consapevolezza olistica delle cose, la Terra sarebbe senza dubbio un mondo migliore.
EliminaLe avrei sicuramente lette, Le Cosmicomiche di Calvino.
RispondiEliminaNel racconto Gli Anni Luce il protagonista scruta il cielo e legge, su una stella lontanissima un tizio che espone il cartello "Ti ho visto".
Al primo "testimone" ne seguono altri, residenti su stelle differenti, che confermano la visione del protagonista (beccato in un momento nel quale non aveva dato una buona immagine di sé).
Il racconto è molto bello, scritto meravigliosamente bene...
Tutto questo per dirti che in barba all'opposizione eviterò di scrutare il cielo (ho scheletri negli armadi che non vorrei mi venissero rinfacciati :-)).
Lo ricordo eccome, anche perché l'ho riletto da poco, avendolo citato guarda caso (giuro!) pochissimi giorni fa in un commento su Facebook:
Elimina"Una notte osservavo come al solito il cielo col mio telescopio. Notai che da una galassia lontana cento milioni d'anni-luce sporgeva un cartello. C'era scritto: TI HO VISTO. Feci rapidamente il calcolo: la luce della galassia aveva impiegato cento milioni d'anni a raggiungermi e siccome di lassù vedevano quello che succedeva qui con cento milioni d'anni di ritardo, il momento in cui m'avevano visto doveva risalire a duecento milioni d'anni fa.
Prima ancora di controllare sulla mia agenda per sapere che cosa avevo fatto quel giorno, ero stato preso da un presentimento agghiacciante: proprio duecento milioni d'anni prima, né un giorno di più né un giorno di meno, m'era successo qualcosa che avevo sempre cercato di nascondere."
Comunque il cielo è talmente bello che vale la pena rischiare! ;-)
confermo la citazione su faccialibro! :-)
EliminaSPB
Noi marziani siamo incapaci di mentire! Tsk tsk!
EliminaGrazie comunque della conferma, qualora a qualcuno fosse venuto il dubbio... ;)
Ammesso che mi si dia il tempo, aspetto il 2015 e faccio un salto direttamente lì. Metti al fresco un po' di birra marziana, porterò qualche soppressata e del formaggio padano stagionato, così avrà quelle striscioline verdi di cui voi (beati) marziani siete ghiotti.
RispondiEliminaA presto.
Mi sembra proprio un ottimo programma, degno dell'attesa di un imperdibile evento g-astronomico! Dal canto nostro puoi star certo che la birra marziana è assicurata.
EliminaA presto.
A che altezza dall'orizzonte alla latitudine di Roma? Non mancherò di mandare un saluto a te a agli altri marziani (ci sono?).
RispondiEliminaOra (21:32) a Roma è intorno ai 40° di altezza sull'orizzonte. Proprio sotto la "pancia" del Leone. Certo che ci sono anche altri marziani. Mica sto qua da solo! ;-)
EliminaIl cielo stanotte è velato dalle mie parti, niente saluto binoculare notturno purtroppo. Ma cercherò il tuo puntino rosso le prossime notti.
RispondiEliminaAlzo gli occhi al cielo a volte e lo osservo in silenzio. E, dove il cielo lo permette, quando è buio buio notte senza luci della città e solo nero inchiostro, piano mi perdo in quell'infinità di punti luminosi.
Sono stata al planetario qualche mese fa (dopo un secolo che volevo andare)...è stata una magia.
E' bello il cielo stellato, toglie il fiato.
Ciao Grande Marziano, un saluto assonnato dal nostro pianeta.
Superbianchi
Potrai provarci per un bel po' di notti. Probabilmente ci riuscirai. Quanto al cielo, osservarlo, di notte, in silenzio, nel buio, e perdersi in quell'abisso al contrario, è l'unico modo "fisico" che si ha per provare a intuire i contorni della trascendenza.
EliminaA presto, SPB.
Sono arrivata tardi e il cielo sopra Milano, in questi giorni non mi aiuta (ma con tutte le luci della città, in realtà non aiuta mai). Ho preparato comunque un enorme cartello di saluto scritto con dello splendido slaim di annata (il colore è proprio quello di un bel verde marziano)e l'ho piazzato lì, a destra della parabola, proprio sulla cappuccina. A' la prochaine, Marziano. Mal che vada mi cercherò una interessante offerta last minute e vengo a trovarti io ;-)
RispondiEliminaMa c'è ancora, lo Slaim?! Oppure è quello di trent'anni fa e lo conservi in cantina insieme al Barolo? Bello comunque! Quanto a osservare Marte, abbi fiducia e provaci ancora nei prossimi giorni, che comunque il pianeta si sposta lentamente. Quindi più o meno lo troverai sempre in quella zona ancora per un po'.
EliminaCeeeerto che c'è ancora lo Slaim. Adesso gli hanno aggiunto qualche aggettivo, ma in sostanza è lo stesso.
EliminaIl messaggio l'ho scritto con quello di 35 anni fa. Si lo conservavo proprio in cantina, con il Barolo ('66 grande annata), per una occasione speciale ;-)
Allora sono lusingato di essere stato l'Occasione Speciale. ;-)
EliminaNB Proprio vero che non ci sono più le cantine di una volta.