avrei voluto scrivere qualcosa sulla legge bavaglio,
avrei voluto dire qualcosa sul ddl intercettazioni,
avrei voluto esprimere la mia opinione sulla situazione attuale,
avrei voluto mettere giù qualcosa d'intelligente sulla mancanza di opposizione,
avrei voluto fare qualche riflessione originale sullo stato del potere.
E lo avrei anche fatto, lo giuro. Magari non sarei riuscito in toto nel mio intento, ma almeno ci avrei provato.
Poi però è arrivato un Umberto Eco espresso, proprio qui, tra capo e collo, di quelli che non ti aspetti, e - zac! - mi ha tolto ogni velleità . Già , perché in quattro e quattr'otto ha messo giù per filo e per segno tutto quello che avrei voluto dire io. Cioè non so se avrei detto proprio tutto, e probabilmente non l'avrei detto in quel modo (voglio dire lui è quell'Eco là , mica un'eco qualunque unque unque...), però porcaccialamiseriaccia, ha detto tutto ciò che c'era da dire, e l'ha fatto nella maniera migliore.
Insomma, non è un'abdicazione, la mia. Ma solo un inchino a chi è più grande di me. Il suo articolo si intitola Noi contro la legge ed è apparso sul sito dell'Espresso venerdì scorso. Non lo riporto per questioni di copyright. Prendetevi cinque minuti e leggetevelo direttamente a questo link, non può che farvi bene.
Semplicemente perfetto...
RispondiEliminagrande Eco, concordo su tutto: l'idiozia delle maggioranze, la stronzaggine di dire "ho la maggioranza quindi ho ragione e sono il migliore", l'inutilità di una dittatura e di un colpo di stato quando si può usare "lo struscio di stato" e incatenare il popolino dopo averlo reso cretino e analfabeta mediante lo smantellamento della scuola e il culotettaggio televisivo...
RispondiEliminain questi tempi non ci sono tanti che leggo volentieri due volte...l'umberto sì!
RispondiEliminalove, mod
Concordo. Inoltre ti dico: Bel blog
RispondiElimina@Alessandro Cavallotti: infatti.
RispondiElimina@Zio: come si sente dire alle fermate dell'autobus e all'uscita delle messe la domenica, è che non ci sono più i colpi di Stato di una volta...
Anche in questo i regimi si evolvono e si adeguano alla post-modernità .
@Mod: meno male che ho azzeccato l'autore! ;-)
@Esploratore: grazie dell'apprezzamento e della tua visita.
è vero,siamo un paese dove non esiste l'opposizione,o meglio, esiste un'opposizione,quella verso le leggi,verso la costituzione,fatta da parte di chi governa ma anche parallelamente da parte di chi dovrebbe opporsi.
RispondiEliminaappunto. come quando ti mettono nell'acqua e accendono il gas a fiamma bassa bassa...
RispondiElimina@la saliva del flauto: mi giungono spesso voci su 'sta faccenda dell'opposizione-che-non-c'è, ma da quassù vorrei tanto sapere, nella situazione in cui si trova l'Italia, come secondo voi l'opposizione politica potrebbe agire. Insomma, come potrebbe far sentire la propria voce? Quassù mi arrivano sempre solo lamenti e piagnistei. Ma non uno (addetto ai lavori o no) che dica *in pratica* che cosa dovrebbero o potrebbero fare e invece non fanno.
RispondiElimina@Andrea: sì, ma a giudicare da come stanno andando le cose, si vedono già le bollicine sul fondo...
RispondiEliminascusa se mi intrometto, ma l'opposizione in teoria, potremmo anche farla da soli.
RispondiEliminache ne so. boicottando qualche sistemuccio a dire di molti democratico. (ma si sa, la democrazia è un'utopia, anche più dell'anarchia)
@Andrea: intromettiti, intromettiti! ;-) Che io sappia l'opposizione il popolo la può fare in due modi: 1) manifestando (in senso letterale e in senso lato, quindi anche facendo informazione e discussione, come sui blog ecc., ovvero facendo girare le idee e praticando l'esercizio della critica e dell'autonomia di pensiero -ed è quello che, per esempio, in qualche modo si cerca di fare qui-) e 2) votando massicciamente *contro* il governo quando è chiamato a farlo nelle consultazioni elettorali. Altri modi (legali) e attuabili dal popolo non mi vengono in mente.
RispondiEliminaAllora,
RispondiElimina1)le manifestazioni sono belle colorate, pittoresche, ma il governo non mi sembra molto interessato a quello che gridiamo. forse perché, siccome in questo paese funziona tutto come il tifo da stadio, anche il dissenso, non sono propensia prenderci sul serio.
e noi, quando ci incazziamo e spacchiamo le vetrine e diamo fuoco alle macchine, non siamo considerati civili, quindi qualcuno si può sentire in dovere di, chessò, assaltare una scuola dove i manifestanti dormono la notte e ammazzarli di botte anche se questi non hanno partecipato attivamente alle violenze?
Allora, manifestiamo sì. Ma mi raccomando, non rompiamo nulla e non blocchiamo il traffico, per carità . (non sto dicendo che apoggio la violenza. per me è inutile. come le manifestazioni)
2)votare massicciamente contro... massicciamente?
la massa vota berlusconi. neanche a destra. vota lui. perché lui è ovunque. in televisione, in radio, per strada, nella testa della gente. c'è solo lui. c'è un'alternativa percaso?
e sai perché non c'è? perché l'opposizione non esiste. siamo noi l'opposizione, perché quelli che governano, destra o sinistra che sia, siamo noi che li paghiamo. quindi andare a votare non ci aiuta. anzi.
quindi manifestiamo il nostro dissenso smettendo di andare a votare.
manifestiamo il nostro dissenso smettendo di guardare le loro televisioni, di comprare i loro giornali, di abbassare la testa ai loro modi di governarci.
poi, sempre per intromettermi e rispondere al tuo commento per la saliva del flauto... un addetto ai lavori ci potrebbe servire certo, ma tu, io, noi, non lo sappiamo che deve fare 'st'opposizione? in parte glielo staimo anche dicendo, perché molti di sinistra, la sinistra non la votano manco più.
RispondiElimina@Andrea: non capisco bene la tua posizione. Le manifestazioni non servono, votare è inutile e allora? Questo E' già non essere opposizione. Pensare che niente serva. Che sia tutto inutile. Dire che tanto sono tutti uguali. Non combattere. Altrimenti come pensi si debba "combattere"? Il problema semmai è che non c'è unità , ovvero - per esempio - che quando è il momento di votare, ancora troppi si astengono pensando che sia inutile. Invece non è mai inutile esercitare il proprio diritto al cambiamento. Resistere e partecipare e pensare e credere che le cose possono cambiare, che il popolo le può cambiare. Che poi i cambiamenti in questo momento storico non siano "rivoluzioni" ma modifiche di sfumature, è altro discorso, però penso che comunque ne debba valere le pena.
RispondiEliminano, io non dico affatto che niente serva, anzi. dico che il dissenso per come lo abbiamo manifestato fin'ora è servito a poco.
RispondiEliminamanifestare è legittimo, in un clima politico attento al pensiero dei cittadini. questo, quindi, non è il clima migliore per le manifestazioni. e votare è fondamentale, quando c'è una scelta da fare. ora la scelta non c'è, converrai con me.
allora non votare in massa, può essere una scelta alternativa. un modo di dissentire e costringere chi sta al potere di cambiare registro.
non dico affatto di non agire, ma di agire diversamente.
son d'accordo con andrea. che alternativa seria c'è alla destra (leggi - quasi solo - berlusconi). il pd? madò...
RispondiElimina@Andrea e @Ciku: non dico che il PD sia un'alternativa valida, perché nella sua breve vita non ha ancora dimostrato di esserlo, per difetti di idee, di coesione, di immagine, di leadership, di comunicazione ecc. Ma il popolo come può esercitare legalmente e fattivamente il proprio dissenso? Perché il punto è che il popolo, *se unito*, come qualsiasi altra forza sociale è più forte di qualsiasi potere costituito. Il problema dunque è che il popolo non riesce a unirsi nel suo dissenso. Del resto non puoi nemmeno illuderti, come immagina Saramago nel suo "Saggio sulla lucidità ", che la maggioranza voti compatta scheda bianca (o non vada a votare come dici tu) per esprimere il suo dissenso. Il popolo non potrà mai essere coordinato in un azione del genere. E quindi, quello che succede, è che alla fine l'astensionismo, che si crede dissenso, finisce paradossalmente per premiare l'altra parte. E amen.
RispondiEliminaCredete che coloro che votano Berlusconi siano così fessi da non rendersi conto della cricca che sono? No. Se ne rendono conto perfettamente. E' che se ne fregano e piuttosto che vedere gli "sporchi comunisti" al governo (come martellano i media condiscendenti) si turano il naso e gli occhi e mettono la croce dove la devono mettere. Per questo dico che, in tempi magri, piuttosto che astenersi, sarebbe comunque meglio che si turassero il naso e si tappassero gli occhi anche coloro vogliono fare (ed essere) opposizione e mettessero la loro croce dove dovrebbero metterla.
sai che è, hal? mi piacerebbe avere una scelta. non mi piace la destra ma non mi piace neanche l'alternativa. perchè non posso "scegliere"? perchè tantissimi (almeno io ne conosco tanti) devono essere costretti al male minore? perchè si devono turare il naso per mettere una x o bestemmiare uscendo dalla cabina elettorale? finora ho sempre votato. e mai annullato. anzi, sì, una volta. ma lì erano amministrative. ora nn so +, davvero.
RispondiEliminaCredo non fosse possibile fare meglio di lui... Spero la notizia echeggi in ogni dove!
RispondiElimina@ciku: lo so, a tutti piacerebbe. Ma o ti impegni attivamente in politica e ci vai "tu-cittadino" a mettere la tua faccia, le tue idee, il tuo impegno, le tue energie, ovvero fai politica attiva e quindi agisci "dall'altra parte della barricata" seguendo il tuo personale sentire. E conosco chi lo sta facendo, per esempio con le liste civiche di Grillo, ma ovviamente a molti neanche i "grillini" vanno bene. Oppure sei costretto ad "adattarti" alle circostanze, perché è un dato di fatto che le cose del mondo seguono il loro corso e non dipendono da te. Tu le subisci. Ci saranno tempi migliori. Arriveranno personaggi diversi. Col tempo. Con le facciate. Con le crisi. I dittatori muoiono, come pure i sovrani illuminati. E anche le civiltà più forti e gloriose a un certo punto sono andate in pezzi. Ma nel frattempo? Cosa si vuole fare? Pur nella delusione, pur nello sconforto, pur nell'inconsistenza e nella disperazione del presente, secondo me "astenersi" non sarà mai una risposta. Informarsi, esercitare la critica e la discussione con gli altri, eventualmente manifestare, e sempre e comunque votare contro. Questo è quello che un cittadino può fare facilmente e legalmente. E questo, secondo me, è quello che un cittadino *che vuole opporsi* ha l'obbligo di fare.
RispondiEliminaCiao
RispondiEliminaletto tutto d'un fiato, sottoscrivo tutto e come hai detto tu difficile aggiungere altro
un saluto
@il rospo dalla bocca larga: affinché la notizia echeggi, siamo anche tutti noi a doverla far echeggiare.
RispondiElimina@Ernest: ciao, e grazie.
marziano,se leggi bene in ciò che ho scritto affermo il contrario... l'opposizione c'è. Credo sia il punto massimo di forza di Berlusconi quello di essere al potere e atteggiarsi ad oppositore,in modo da riuscire a catalizzare le masse "invisibili" di questo paese.Non ho una cultura politica adeguata che mi permetta di illuminare dibattiti,però mi faccio domande come tutti,credo, e allora mi chiedo come mai in parlamento non ci sia nessuno che rappresenti il popolo... perchè gli oppositori di berlusconi si chiamano colaninno,de benedetti,dalla valle,etc..? tutta gente che rappresenta se stessa o la propria famiglia,intesa come (s.p.a.)...in italia sono più di 30 anni ormai che non esiste l'opposizione di strada,quella costruttiva intendo,quella che riusciva ad ottenere lo scopo prefissato per le sue pacifiche battaglie con la volontà e il sacrificio...riusciva poichè vi era un unico scopo,un unico fine.Questo nostro è un paese strano,quasi nessuno dichiara di votare sua emittenza,però vince sempre lui...quindi qualcuno bleffa,e visto il "valore" degli oppositori mi viene quasi da pensare che siano loro i primi ad essere contenti di starsene seduti buoni buoni in attesa,addirittura su sky ho visto un pomeriggio di qualche tempo fa politici del centro sinistra avercela con fini,quasi timorosi di quello "scontro" interno...personalmente non mi fa impressione tutto ciò,poichè dopo il cardinal prodi,dopo suor rutelli,dopo don veltroni,mi viene sempre di più di accomunare il pd o exulivo ad un altra flotta dell'impero vaticano... d'altronde questo è il paese dell'assistenzialismo,dei ciechi fermati alla guida in autostrada a 170 km/h,degli invalidi motorii al 100% che giocano a tennis a calcio o addirittura si dilettano col parapendio...questo è il paese dove molti esercitano un secondo lavoro in nero(a discapito di chi un lavoro non l'ha),e questi molti sono proprio quelli che si indignano e inneggiano contro, e se la prendono magari con l'africano che porta i carrelli nel supermercato per tenersi l'euro, o con l'abusivo che vende calze e accendini porta a porta additandoli di essere quelli che portano via lavoro...questo è il paese con il numero più alto di evasori,eppure tutti parlano come se fossero danneggiati da questo,ma cavolo qualcuno che vota pdl e che evade ci sarà ...ed ecco che mi sorge il dubbio che non siano solo i pdl ad evadere.....si lo so,sembra che dico le solite demagogiche cose,ma credo si dovrebbe partire proprio da qua,chiedendosi cosa facciamo noi per primi senza andare a vedere o indagare nel giardino dell'altro...Non ho la presunzione di pensare di avere la medicina giusta,e nemmeno il vaccino preventivo,anzi ho la sensazione che a breve finiremo col fare la fine dell'impero romano,l'inerzia di questo paese mi induce fortemente a pensarlo...Concludendo credo che berlusconi non sia nè politicamente,nè eticamente,nè socialmente,nè moralmente la persona adatta a guidare uno stato,per tanti motivi,tanti dei quali però accomunano anche la cosidetta "opposizione" che lui per altro sa fare molto meglio pur essendo al governo :-D, però votare contro credo sia uno dei motivi(non certo il principale) che ha ridotto l'italia in questo...Stato. Consegnare una scheda elettorale in bianco,è un diritto assolutamente rispettabile, e sarebbe anche utile ed edificabile se si avesse a che fare con politici coscienti.E qui arrivo al punto... politici con la coscienza pulita o al limite almeno coscienti non ne vedo all'orrizonte,e come me denoto siano in tanti ad avere la vista corta...è che qui votare contro è paradossalmente come votare a favore, perchè fino a prova contraria, il voto è sempre finito nelle mani di chi si è poi dimostrato comunque,moralmente,socialmente eticamente contro...di me.
RispondiEliminaQuante belle parole!
RispondiEliminaA tutti voi faccio una domanda :
Okay, diciamo che Berlusconi non è in grado di guidare il ns. paese, e non entro in polemica, ma vi risulta che in Italia ci sia stato qualcuno, ad oggi, che ha avuto le capacità di farlo? Mi sembra proprio di no !
Vi ritrovate con la magra consolazione di blaterare soltanto.
Pardon
Kriss
appoggio tutto ciò che ha detto la saliva del flauto... nessuno ci può dire allo stato, quale sia la forma di dissenso che ci aiuterà ad uscire dal pantano, io rispetto il modo degli altri, certo, ma non intendo dare il mio consenso al sistema, un sistema che i nostri genitori hanno votato e continuano a votare, trasmettendoci la "vergogna" di non votare perché quel diritto di voto è stato pagato col sangue a suo tempo, e aiutandoci a dimenticare che quel diritto è nostro e serve a noi, noi intesi come popolo, e che quindi possiamo usare per come può essere utile. Questo popolo che deve fare opposizione, visto che chi stipendia per farla, prende i soldi per non fare nulla. e non fa nulla. L'ultimo governo della sinistra è durato nove mesi, soprattutto per una legge elettorale, votata dal popolo con un referendum, referendum calpestato dalla destra; una legge che la sinistra avrebbe dovuto cambiare immediatamente. Ma invece no. C'erano cose più importanti. E questa opposizione, che io dovrei votare, cosa sta facendo per opporsi a questo famigerato ddl?
RispondiEliminaRipeto, nessuno può garantirmi che questa sia la scelta migliore. Ma mio figlio non potrà accusarmi, domani, di aver votato perché tutto rimanga sempre uguale.
(Grazie comunque per lo spazio e l'argomento)
E, visto che la domanda l'ha fatta a tutti noi, alla Kriss qua sopra chiederei... ma almeno hai letto qualcosa o ti sei soffermata alla parola Berlusconi, santi numi?
RispondiElimina@la saliva del flauto: infatti il mio discorso verteva più che altro su "che cosa dovrebbe fare l'opposizione" per far vedere che c'è. Ma non mi pare che tu abbia provato a rispondere, anzi hai proseguito nell'esercizio della "lamentela". Voglio dire, hai fatto numerose considerazioni peraltro condivisibilissime, molte delle quali sono sotto gli occhi di tutti e non da poco tempo, ma poi non sei andato al dunque. Che cosa dovrebbe fare in pratica l'opposizione, qualunque e dovunque essa sia? Quella politica e quella popolare? Chi la dovrebbe fare? Bisogna guardare in faccia al fatto che in questi trent'anni l'occidente (tutto, non solo l'Italia) è socialmente cambiato. Sono cambiati i valori, le mentalità , la gestione dei soldi nel piccolo e nel grande. C'è *troppo* benessere, e anche chi sta peggio, si illude di essere un riccone, basta che gli dai Sky e un iPhone, anche in comode rate mensili.
RispondiEliminaUna volta la sinistra tutelava il "proletariato", leggi "chi aveva fame", o "chi doveva dar da mangiare ai figli". Adesso vedi quelli che chiedono l'elemosina al semaforo col telefonino.
Il punto è che la situazione generale è frutto di un'alchimia molto, molto complessa, che non si può ridurre a un unico fattore. Insomma, non è solo Berlusconi. Lui è un'anomalia, questo è un dato di fatto, legata all'affarismo e al potere mediatico. Ma poi ci sono anche il mercato globale, la finanza, l'aspetto "culturale" (importantissimo) e la mentalità dei singoli individui immersi in questo maelstrom di impulsi che condizionano le scelte/visioni di vita e quindi alla fine anche le opinioni politiche.
Resta comunque il fatto che non mi sembra ci sia ancora la risposta alla domanda iniziale, ovvero: "che cosa dovrebbe fare * in pratica * l'opposizione".
@Kriss: mi sembra però che le tue parole si accodino perfettamente a quelle degli altri: "disfattismo". Pensi che astenerti dal "blaterare" (discutere) sia utile? Come astenerti dal votare? Io credo di no. Serve a far circolare le opinioni. A ragionarci sopra. A far uscire, magari, qualche idea. Parlare non è mai vano. Come votare.
@Andrea: non noti la contraddizione del tuo ragionamento? Se "votare" è un modo per far restare tutto uguale, tanto più "non votare" lo è. Se puoi sperare (sperare dico) che qualcosa cambi, è proprio votando. Non sarà una rivoluzione, ma almeno un approccio leggermente diverso alle cose. Magari almeno una legge buona e sensata per la fecondazione assistita, o per il testamento biologico o per le coppie di fatto o un contratto leggermente migliore per il pubblico impiego.
Questo è il tanto temuto e disprezzato "qualunquismo", per la serie: "tanto sono tutti uguali e non cambierà mai niente". E questo è quello che *loro* vogliono, perché è proprio tirandoti indietro dall'esercitare il tuo diritto di voto che a tuo figlio potrai dire: "non ho fatto niente per cambiare". A meno che tu, come dicevo, non ti impegni politicamente in prima persona... ma a quel punto voteresti.
PS @Andrea: grazie a te per la discussione. Come dicevo a Kriss, discutere e confrontarsi "pacificamente" è sempre e comunque utile per tutti.
RispondiEliminaMa no, vedi, non la vivo una contraddizione, Grande Marziano (scusa, non so come appellarti!)Dici bene tu, quando parli di un paese che non ha unità nel fare le cose. Ed in effetti, il grande problema è questo. D'altronde, quando ci fu la rivoluzione francese, tutto il popolo era affamato dai reali, e quindi tutto il popolo si sentì in dovere di reagire. Noi invece, innanzi tutto una rivoluzione non l'abbiamo mai avuta, secondo non siamo tutti alla fame, anzi c'è una buona parte di italiani che mangiucchia a destra e sinistra e a cui sta benissimo che le cose continuino così, e terzo, c'è una buona parte di italiani che, per cultura, ragiona come se destra e sinistra fossero il milan e la roma. No, non c'è unità e quindi non utti abbracceranno l'idea di non votare, come non tutti sceglieranno di non votare il male minore.
RispondiEliminaMa vedi a me interessa il messaggio. Dire chiaro e tondo alla classe politica che non piace assolutamente come stanno lavorando. Ripeto. La mia è un'idea. Un'idea in cui credo. E in cui comincia a credere una sacco di gente, visto il 30% di astensionismo alle ultime votazioni. Se questo è qualunquismo, lo è anche continuare a votare un sistema per poi continuare a lamentarsene, cosa che, come questo popolo ha dimostrato in passato, è l'unica che sappiamo fare...
Il termine "blaterare" che ho usato nell'esprimermi non è da intendersi in senso dispregiativo ma in "senso lato".
RispondiEliminaCioè, si parla, si parla tanto, fiumi di parole, ma alla fine restano chiacchiere tra te, me e gli altri.
Il fatto è che, tutti quelli che vanno al potere, fanno sempre e solo i cavoli loro e a noi ci prende un trombo al cervello.
KRISS
(E mi scuso per la poca chiarezza e gli errori di digitazione, ma scrivo di corsa e l'argomento mi prende parecchio!)
RispondiElimina@Andrea e @Kriss: il punto cruciale a mio avviso è "idelogicamente" la non-azione, ovvero decidere di non-votare. Voi mi direte: "ma astenersi E' fare qualcosa". Vero, eppure è un fare in negativo, non so se rendo l'idea. E il messaggio dell'astensionismo, che peraltro comprendo, a mio avviso non paga, non arriva, non premia, al contrario finisce per minare il sistema ancora di più, perché contribuisce ancora di più a lasciare lo stato di cose inalterato. In altre parole, se vi astenete significa che per voi è *totalmente indifferente* che sia al potere la destra berlusconiana e la sinistra bersaniana. E' vero? Ma se entrambe sono negative, per me una è *molto* più negativa dell'altra. Anche solo per questioni idelogiche di civiltà e progresso. E dunque a questo punto la mia scelta l'ho già fatta. Sarà anche il male minore, dal mio punto di vista, ma è comunque qualcosa.
RispondiEliminaQuanto al "come" appellarmi, Marziano va benissimo! ;-)
credo che la soluzione non ce l'abbia nessuno,in quanto come ho cercato di dirti ma evidentemente non mi son fatto capire bene,è che agli italiani in fondo sta bene così...fare i propri comodi avendo un parafulmine pronto per tutte le stagioni...
RispondiEliminacredo che l'italia essendo un paese fortemente indebitato sia nelle mani di grandi fondi di investimento internazionali che sicuramente non investono da noi in cambio di sorrisi o belle parole, e qui berlusconi o non berlusconi per noi(italia)non cambia nulla, c'è ben poco da fare e molto da sperare che non se ne vadano.... in più ci si è messa la crisi,che non so se sia il termine giusto "crisi",perchè qui non si fa ancora per il momento la fila per il pane,anzi basta andare nei retro dei supermercati a controllare i rifiuti humus....
chiamiamo crisi il fatto che i paesi orientali (india e cina su tutti) hanno semplicemente voluto avere una fetta di torta più grande,smettendo di farsi sfruttare dall'occidente....che qui non è che si muore di fame...qui c'è chi si lamenta perchè non può cambiare telefono tutti i mesi,o perchè non riesce ad andare in ferie più di una settimana invece di due, o chi invece che l'automobile golf si deve accontentare della punto...e questa per me non è crisi..è egoismo,è mancanza di valori.Certo siamo in tanti a faticare ora nel pagare il mutuo o l'affitto,ma (parlo per la mia generazione) se penso a tutto quello che si è "sperperato" mentre più della metà del mondo faceva davvero la fame mi vengono i brividi... e non parlo di un secolo fa,ma di venti anni trenta anni fa...ed ho girato,ed ho visto,e mi chiedevo come mai loro nonostante tutto fossero felici e io no,poi l'ho capito....io penso che l'italia sia uno stato dis-unito che non ha una storia secolare alle spalle,che vive sui ricordi partigiani di chi ha dato veramente la vita per il suo popolo,e sembra che tutto si sia fermato lì, siamo un popolo che ha subito miriadi di invasioni,che è stato spezzettato sempre in varie parti,siamo un popolo fermamente convinto che chi ci governa o comanda,sia il nostro principale nemico,l'invasore,colui che ci saccheggia,che ci vuole portare via tutto, abbiamo avversione per la politica,per l'arma, tutto ciò che unisce gli altri stati a noi ci divide,siamo il popolo che è emigrato ovunque e che non vorrebbe nessuno a casa propria,siamo una nazione che ascolta l'inno solo per i mondiali di calcio, siamo quelli che ce l'hanno sempre col vicino perchè fa le cose che in fondo... facciamo anche noi...siamo quelli che mettono il pattume fuori dalla porta e ci sentiamo puliti, che come segno del nostro passaggio invece di una lettera scritta magari a "nessuno",lasciamo mozziconi di sigaretta addirittura a volte lanciati da un finestrino in autostrada,siamo quelli che passano ai semafori col rosso, e che adoperano la corsia di emergenza in autostrada quando c'è fila... siamo italiani,siamo anomali,per questo c'è anomalia nelle nostre istituzioni,per questo chi fa le regole non le rispetta,o le cambia a proprio piacimento o convenienza a seconda dei casi...
a volte divento più assurdo del solito mi prende un delirio e mi chiedo..ma se ci fossero 1000 berlusconi in italia,invece di uno solo,e se pagassero la quantità di tasse degli importi che paga lui non è che il deficit italia sarebbe meno oneroso e a noi ci arriverebbero meno mazzate sulla schiena,e potremmo avere ospedali che funzionano,scuole che insegnano,pensionati sereni,e più cultura per tutti ? in fondo è il sistema italia che sta fallendo,tu stesso marz hai fatto un post recentemente sulla fiat...ma quanto ci è costata la fiat a testa per ognuno di noi in questi 50 anni?e chi ne ha beneficiato?e su chi ricadono ora quei "benefici"? qui si sta lottando per difendere posti di lavoro,nessuno che si preoccupa di crearne dei nuovi,la verità è che qui non si semina più da un pezzo ma tutti vogliono raccogliere..... e che dire delle nostre battaglie donchisciottesche con la burocrazia? dell'indifferenza delle istituzioni verso i cittadini? nessuna opposizione in italia può essere in grado di garantire un cambiamento se non radicale,almeno parziale da poter far intravvedere uno spiraglio di luce,e una persona sola non può nulla qualunque nome abbia. Deve partire da ognuno di noi, indistintemente ma unitamente, la rinascita,e credo francamente non sia possibile,o almeno io ho un'età per cui "scaramanticamente" non ci credo più.
RispondiElimina:-)
lho postato in due volte perchè troppo lungo .-D
@La saliva del flauto: i difetti che evidenzi sono reali ed è vero che i "vizi" degli italiani sono difficili (impossibili) da estirpare perché radicati nel nostro modello culturale, anche se parlare di "modello" non è del tutto proprio, perché non c'è proprio da sentirsi modelli di nessuno.
RispondiEliminaEppure il problema è un altro. Perché adesso, l'Italia non è quella di vent'anni fa, con le storture di cui parli. L'Italia di adesso è un'Italia ancora diversa. E proprio quando dici: "qui berlusconi o non berlusconi per noi(italia)non cambia nulla" che capisco dove sta il punto, per cui non ci intendiamo.
Per questo rivolgo anche a te la stessa domanda che ho rivolto anche ad Andrea e a Kriss: per te è *totalmente indifferente* che sia al potere la destra berlusconiana o una qualsiasi sinistra (bersaniana, prodiana, veltroniana, vendoliana)? Per te sono *davvero* equivalenti? Pensi sul serio che lo siano?
Capisco che siano entrambe negative. Capisco che nessuna abbia soluzioni. Capisco che abbiano ciascuna le sue pecche e i suoi "abusi" e i suoi "clientelarismi". Del resto già i Greci avevano capito che corruzione e potere sono due cose che vanno indissolubilmente a braccetto. Ma per te (o per voi) sono davvero *equivalenti*?
Io non credo proprio che lo siano. Non lo sono affatto. Per me una è *molto* più negativa dell'altra, come ho già detto, anche solo per le idee di *laicità , civiltà e progresso sociale* che la sinistra porta avanti secondo il proprio ruolo istituzionale.
Ritengo che sia necessario mettere da parte gli "idealismi" e smettere di pensare che le cose possano cambiare chissà come: tanto non lo faranno. Di sicuro non da sole. La storia lo insegna. E allora che cosa ci resta? Metterci alla finestra con le mani dietro la schiena e guardare che cosa succede? E intanto subire passivamente e sfogarci "lamentandoci"?
No. Quello che resta è proprio "resistere", anche se fosse per un "male minore", quale secondo me è "qualsiasi" sinistra, rispetto a "questa" destra. E' il concetto di compromesso. Ed è l'unica chance che l'Italia adesso ha. Lo dobbiamo a noi stessi, ciascuno secondo le proprie possibilità (anche solo votando o discutendo in un blog), proprio -contrariamente a quello che dice Andrea- per poter guardare negli occhi i nostri figli e dire: "nel mio piccolo qualcosa ho fatto: ho sempre dimostrato che non ci stavo a questo stato di cose".
Io non ci sto. E non perdo la speranza che qualcosa di un pochino meglio sia comunque possibile. Non voglio fare il gioco di chi sta al potere e ne abusa svergognatamente per i fini propri e della propria lobby *come nessun'altro nella storia d'Italia ha mai fatto prima*. Dunque mi regolo di conseguenza. E per lo meno voto.
Non ho letto tutto quanto,ma nel mod-"faccio anche io qualcosa"io da anni mi astengo dal frequentare le reti del nano,tanto i pochi film decenti sono massacrati dalla pubblicità e il resto è merda.Nemmeno mi viene in mente di guardare perchè se conosci ecc. Godo moltissimo a sapere che son calati ascolti e introiti pubblicitari a merdaset e mi piace pensare che in minimissima parte è a causa mia.E voi? Striscia, le iene, zelig…vero?
RispondiEliminaPoi non ci lamenti,fa parte dello struscio di stato mettere esche per boccaloni pigri.
@fizzi: qui su Marte - ahimé - arrivano tutti i canali, ma personalmente li evito come la peste. Soprattutto quei programmi che hai citato tu. Concedo la visione giusto ogni tanto ai Bellissimi di Rete4, se ne vale la pena. E se voglio sapere notizie dal vostro paese, mi guardo il tg di La7, che trovo il meno peggio. Per il resto personalmente la TV la uso più che altro come schermo del lettore DVD/DIVX.
RispondiEliminaPerò è vero che di esche nella TV ce ne sono a bizzeffe e ormai non solo nelle reti Mediaset, ma anche su RaiUNO e RaiDUE. E, come dicevo non mi ricordo dove, sono parecchio subdole e non è facile rendersi conto di come manipolano l'opinione delle persone. Molti addirittura pensano che siano effetti trascurabili, quando invece non lo sono per niente.
letto l'art di Umberto Eco, lucido e puntuale come sempre. come non condividerlo?
RispondiElimina@Itsas: eppure se tutti lo condividessero davvero, non si sentirebbero in giro certi discorsi...
RispondiEliminae facciamo in modo che diventi una grande lunga ECO! ecco… :)
RispondiElimina@petrolio: nel nostro piccolo, da Marte un po' di segnali ve li stiamo mandando. Tocca però anche a tutti voi raccoglierli, amplificarli, diffonderli... ;-)
RispondiEliminaio ho sentito il parere molto interessante di Stefano Rototà , primo garante della privacy. Sarebbe comunque interessante sapere quale cifra sugli intercettati sia quello giusto :7,5 milioni contro 250.000, il divario tra i due numeri mi sembra circa paragonabile ad una differenza semantica tra razza e sotto razza.
RispondiEliminahttp://www.radio2.rai.it/dl/Radio2/sito/PublishingBlock-a61d68e3-3319-4d72-a6e8-368a6c2d3db4.html?refresh_ce
@dizaon: sono come le cifre delle manifestazioni... Se dovessi dare un'opinione, mi sembra più "realistica" 250.000. E comunque resta il fatto che anche se *a me mi* intercettassero, più che discorsi sull'appuntamento per la pizza, su cosa si mangia stasera, o sul tempo, non si sentirebbero. Quindi non avendo niente da nascondere, preferisco rischiare di capitare nel mucchio anche io, purché becchino anche quelli che qualcosa da nascondere ce l'hanno sul serio.
RispondiElimina