Per lui: Ti prego, maschio italiano, evita almeno quest'anno, di fare le tue solite figure di merda. Non comprare mimosa. O se proprio lo vuoi fare, fallo per dare qualche spicciolo a un immigrato clandestino. Ma sii coerente: non regalarla alle tue donne, siano esse madri, mogli, fidanzate, colleghe di lavoro, figlie, amanti, escort, nipotine di Mubārak o bambole gonfiabili. Ti prego, almeno una volta l'anno, non essere ipocrita. Per una volta evita di crogiolarti nell'illusione che un bel mazzo di mimosa possa infiorettare le tue mancanze di rispetto, le tue parolacce, le tue scortesie, i tuoi apprezzamenti con gli amici al bar, i tuoi calendari di GQ appesi nello stipetto in palestra, le tue foto piccanti nel computer, trasformando il tutto in venialità profumabili. La mimosa è pianta effimera e le sue piccole stelle, così belle e accese e fragranti, sono destinate a collidere in buchi neri al primo "non rompermi i coglioni", "questa pasta fa schifo!", "vuoi chiudere il becco?". E quindi, già che ci sei, evita - per carità - anche gli auguri.
Per lei: Ti prego, femmina italiana, evita almeno quest'anno, di lasciarti trascinare in uno dei quei locali di dubbio gusto con le lucine colorate, le bistecche di legno, le tequile a fiumi e quei tristi spettacolini tipo Full Monty de noantri, insieme con la tua cumpa di colleghe/amiche/sorelle, a simulare assatanamenti testosteronici che non sono propri della tua biologia endocrina e sono un insulto alla tua dignità e alla tua intelligenza. Come se l'affermazione della tua emancipazione e del tuo diritto al rispetto per la tua persona passassero attraverso un variegato catalogo di urletti nei confronti dei movimenti pelvici di una ciurma di pupazzoni unti d'olio dall'aspetto un po' gommoso
come dei simbolici Big Jim: schiacci il tasto ed esce lo sfaccimm'. Ti prego, ti prego, ti prego: fammi continuare a credere che sei molto migliore di così, fammi continuare a illudere che sei almeno un po' migliore di
lui.
Così sia.
[*Piccole variazioni alla preghiera dello scorso anno]
Hai perfettamente ragione, si vede che stare su un altro pianeta aiuta.
RispondiEliminaCristiana
Marziano, come al solito sei stato un gentleman.
RispondiEliminaIo avrei esposto la cosa in modo un pò più tamarro.
Ad ogni modo, concordo.
L'ho riletto con piacere, anche perchè sono pienamente d'accordo, non c'è proprio niente da festeggiare.
RispondiEliminaanche io, sarei stato tamarro come dice il vecchio James!
RispondiEliminaforse avrei postato un pornazzo con live strip di uomini e donne festanti che fanno succhi a destra e a manca...l'avrei fatto semmai mi fosse capitato di vederne uno o meglio, di girarlo...
anche perchè la mimosa puzza.
RispondiEliminaGiusto! Nulla da festeggiare
RispondiEliminaBuona giornata a tutti i marziani e a tutte le orse qui presenti.
L'8 marzo è l'unico giorno in cui NON MI SENTO DONNA! O meglio non mi riconosco in quelle donne fastaporcelle che riempiono urlettanti locali di dubbio gusto!
RispondiEliminaChe squallore..ribelliamoci..SE NON ORA, QUANDO?
ADESSO :)
Ah, dimenticavo: BUON MARTEDI' GRASSO! :D
RispondiEliminaE' sempre illuminante il tuo pianeta, anche se non so nemmeno quanto dista dal sole. Mi aggiungo al coro di Grace e ti faccio i complimenti per i riferimenti a Elio.
RispondiEliminayin
@cristiana2011: è solo la solita questione di cercare il punto di osservazione giusto. ;-)
RispondiElimina@MrJamesFord: più che gentleman, gentlemartian!
@knitting bear: lieto di non averti intossicato con questa riproposizione solo variata, e dunque non avariata!
@Ubi Minor: credo che tu sia ancora in tempo a farlo. Su una cosa puoi stare certo: avrai un sacco di spettatori.
@ciku: la bellezza non è sinonimo di aroma...
@stellarossa: grazie! Per non parlare degli orsi marziani (il fatto poi che i marziani siano un po' orsi, è noto ormai da tempo)... ;)
RispondiElimina@grace (ma non-donna): e allora buon martedì sovrappeso!
@Erotici Eretici (yin): in realtà, tranne nelle opposizioni (dove siamo alla minima distanza dalla Terra - intorno ai 60 milioni di km), Marte non illumina granché. Però fa un sacco di paura...
Grazie. Elio in questo caso è un must. ;-)
sottoscrivo tutto, tranne la retorica sull'immigrato clandestino: gli spiccioli dimoglieli lo stesso, se vogliamo e possiamo, ma credo che sul racket delle mimose saprebbe rispondere a tono l'amico fiorista Gattonero, se non stesse passando quello che sta passando (a proposito: lascio anche qui un pensiero-mimosa per sua moglie!)
RispondiEliminaBravo Marziano! Sono d'accordo con te! E come ho già detto da me: non è una festa!
RispondiEliminaIn seguito all'intervento di lobotomia, di cui l'unico ricordo sono state le parole dell'anestesista " ", torno con uno stato psicofisico decisamente migliore; quel tanto che basta per citare una frase di un mio maestro:
RispondiElimina"E mimos?! Nun s'ammert!!"
Al quale accompagno anche un'esternazione di notevole invidia per i fortunati soggetti (maschi) classificati come ipocriti, per il giovamento che porta (nella società umana) tale investitura.
Aboliamo per legge anche la festa degli innamorati
RispondiEliminaAggiungo una cosa: lasciate in pace le povere mimose!
RispondiElimina@Zio Scriba: perché retorica? Spesso mi capita di comprare fazzoletti che non mi servono solo per avere la scusa di dare qualche spicciolo a un extracomunitario senza dovergli fare l'elemosina. Perché dunque non comprare allo stesso modo anche un mazzetto di mimosa? Se poi uno lo vuole proprio anche regalare, mi sembra comunque meglio che andare a prendere il super mazzone dal negozio di fiori, no?
RispondiEliminaDi gattonero non so niente. :-(
@Lumaca a 1000: grazie. :-)
Sig. Lobotomizzato: non so se l'operazione le abbia giovato, giacché la faccenda dell'invidia non l'ho capita. Ma forse è solo indice che ho bisogno anch'io di un'aggiustatina.
@Inneres Auge: quale festa?
@Colei che...: come non quotarti? Sono così belle le piante di mimosa fiorite, come fuochi d'artificio che annunciano la primavera...
RispondiEliminaconoscevo un fiorista giovane, onesto e appassionato che falliva e chiudeva bottega mentre a ogni incrocio clandestini vendevano tonnellate di mimose arricchendo i soliti racket... con questo, io, come te, sono uno che ha sempre comprato dai senegalesi i braccialetti colorati e gli accendini, e pagandoli più di quanto mi chiedevano invece di tirare come fanno molti sul prezzo... però credimi, su questi argomenti cadere nella retorica facilona è, appunto, facile... non sempre il fiorista è il cattivo bottegaio leghista milionario che non paga le tasse...
RispondiElimina@Zio Scriba: Senza nulla togliere alla legittimità di considerare quell'espressione retorica, lasciami fare solo tre considerazioni aggiuntive. La prima è legata al fatto che non mi sembra calzante accostare l'"onestà" del fiorista a quella dell'immigrato, essendo quest'ultimo una duplice vittima, della sua disperazione e del racket di cui parli, che si arricchisce certo, ma alle sue spalle. La seconda è relativa alla perplessità che ho circa l'attendibilità che il fallimento del fiorista in questione derivi esclusivamente dalla concorrenza di un solo giorno del marocchino all'incrocio. Infine, tornando alla retorica, il "fiorista giovane, onesto e appassionato" e le "tonnellate di mimosa" mi fanno tornare alla mente la vecchia storia del peccato e della prima pietra. ;-)
RispondiEliminaNon si preoccupi, è l'operazione mal riuscita.
RispondiEliminaMi riferivo agli uomini che lei ha definito "ipocriti" e che, nonostante ciò, vengono spesso preferiti dalla razza femmina rispetto a chi non rientra in tale classificazione.
Ma, deve sapere, a noi umani più d'ogni altra cosa piace una consapevole ma dolce menzogna, compreso un mazzo di momose, come da routine.
@Sig. Senza senso: adesso capisco, e la ringrazio della delucidazione. Curiosa questa predilezione umana per la menzogna. Forse perché la consapevolezza di essa è sempre maggiore di quella della verità.
RispondiEliminaMi sa che non sono tanto umana a sto punto...
RispondiEliminaPs: onorata di essere onoraria ;-)
@Vaniglia: l'onore in questione è solo merito degli onorari, visto che la classifica è automatica, stilata sulla base del numero dei commenti postati. Però è il mio modo per ringraziarvi di esserci.
RispondiEliminaPer esserci, ci sono... Talvolta ci faccio, ma più spesso ci sembro.
RispondiEliminaio ho smesso le raccomandazioni ovverò di scioperare il giorno della "festa" della donna...ma che cosa dobbiamo festeggiare ? Il fatto di poter imitare l'uomo nelle sue manie maschili(come l'hai detto) ? Finché ci saranno donne nel mondo, vendute, stuprate, schiavizzate trovo molto superficiale, egoista e fuori luogo pretendere un qualsiasi festeggiamento...qui c'è da aprire un po' gli occhi, e da combattere...
RispondiElimina[con un post del genere ti sei però guadagnato un sacco di punti]
@D.: grazie, mi sono messo i punti in cassaforte, per i tempi di magra. ;-)
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