La casuale infinità di quei punti luminosi mi bagna di riferimenti incommensurabili e di vertigini metafisiche, e mi racconta di quel poetico paradosso della causalità (o è un ricordo?), per cui la catena degli scopi di ogni cosa sembra fermare la caduta delle tessere del domino proprio a me. Subito prima di me. Che strano! Non è strano? Eppure a saperlo sintonizzare, il cuore, non il cervello, il cuore capta il messaggio che questa è come pioggia sulla Luna. Che quella natura che mi ha sciabolato questo mistero davanti agli occhi, in widescreen, in HD e senza smartcard, quasi come la presa in giro definitiva o come la sagoma del corpo tracciata col gesso, senza però avermi mai fatto vedere la vittima, non può essere stata così spiritosa. Non solo con me. Non proprio per me. Non sono così presuntuoso. Non sono neanche al centro dell'universo.
Così è in quel momento che mi accorgo che tutta la fede che mi serve è qui. Dentro questo cielo. E non ho più paura.
La mia messa di mezzanotte.
Tutto quello che posso augurarvi, è di avere anche voi la vostra, qualunque essa sia, non necessariamente stasera.
[Credits: la foto della Nebulosa di Orione (M42) è di Andrea Tamanti; la foto della cometa West2 è tratta dal sito Space Quest)]
giusto ieri ho ammirato un bel film su Giordano Bruno, oggi questo tuo pezzo che mi piace... sono in piena frenesia panteista :)
RispondiEliminaGrande Marziano: ti facevo "solo" intelligentissimo, e non anche così profondamente e deliziosamente poetico!
RispondiEliminaMi riallaccio a Roby per dire che amo in egual modo i misteriosi brividi di nonteismo e di panteismo, tutto fuorché il monoteismo e la sfilata di moda impellicciata dei credenti occasionali di stanotte.
Qui solo lucine colorate sparse fra gli scaffali della libreria, a tenermi calda compagnia nella mia mezzanotte solitaria e silenziosa, ma non indesiderosa di amicizia e di poter dire qualche cosa al mondo (e ascoltare gli altri, ma solo quelli che hanno qualcosa di LORO da dire, e non da ripetere a pappagallo)
Un abbraccio e tanti AUGURI, mio preziosissimo amico!
Sei fatto di stelle, luminosissime. :) Le abbraccio una ad una.
RispondiElimina@robydick: che film era, che sono curioso? Sono molto legato alla figura così moderna e anticipatrice di Bruno. Era l'unico a dire che esistevamo, noi marziani... ;-)
RispondiElimina@Zio Scriba: caro Zio, ogni libro è una piccola stella. Carl Sagan diceva "science as candle in the dark". Ma questo vale forse ancora di più anche per la letteratura e per chi, come dici tu, ha qualcosa di unico da dire al mondo. A proposito, mi è appena arrivato "Un bacio" di Cotroneo, grazie alla tua segnalazione. Lo leggerò appena terminato quello che sto leggendo ora (Lo spazio sfinito di Pincio).
Ricambio gli auguri e l'abbraccio (con tutte le mie braccia), mio carissimo amico terrestre.
@patè: però così mi commuovi, accidenti! E dove mi va a finire la credenza che i marziani non piangono? Ricambio l'abbraccio con tutto il calore di cui le stelle sono capaci.
eheh, passa il 26 dal blog, dopodomani, e vedrai che ti stupirà persino l'insospettabile titolo! :D
RispondiEliminafilmone... sto giusto scrivendo ora la rece
Noi orsi crediamo nella natura. Ti ringrazio per queste parole illuminanti in questo buio di insegne e luminarie senza significato.
RispondiEliminacome promesso.... ecco il film ;-)
RispondiEliminahttp://robydickfilms.blogspot.com/2010/12/giordano-bruno.html