L'universo presenta le stesse proprietà fisiche ovunque, in qualsiasi direzione lo si osservi e a qualsiasi distanza da noi. Questo è un postulato fondamentale della fisica che consente di ritenere che i fenomeni che osserviamo, misuriamo, riproduciamo e di cui formalizziamo le leggi sulla Terra o nello spazio vicino a essa, valgano ragionevolmente in tutto l'Universo, benché non si possa andare materialmente in tutto l'Universo per avere la conferma di esse.
Dal punto di vista della ricerca scientifica, i principi di isotropia e omogeneità sono cruciali. Per esempio, succede che a Boston si scopre che una particella Omicron di massa notevole, ma generalmente nota come neutra, in determinate condizioni eserciti delle forze di attrazione nei confronti di particelle Sigma, di massa molto più piccola, e dal loro incontro, queste ultime ne escano annichilite. Dopo un po' si ha una conferma osservativa del medesimo tipo di fenomeno anche a Los Angeles e a Chicago. Ebbene, sintomi come questi in genere sono sufficienti a far drizzare le orecchie alla comunità scientifica internazionale. Eppure quando il fenomeno è ritenuto troppo "esotico", come in questo caso, la comunità scientifica tende invece chiudere gli occhi, a voltare la testa dall'altra parte, in una sorta di inerzia scettica protezionista in base alla quale solo certe leggi fisiche - diciamo così legate all'ortodossia - e non altre, hanno il diritto di uscire allo scoperto.
Poi però capita che il medesimo fenomeno venga osservato anche in Alaska, in Brasile, in Australia, in Italia e recentemente, e diffusamente, in Irlanda e Germania. E sembra che anche l'Olanda non voglia essere da meno. Come la mettiamo, adesso? Eppure si continua a considerarli casi isolati, si parla di fenomeno legato a particolari contingenze di laboratorio, e non ci si sofferma sul fatto che a questo punto sembrano invece sussistere delle ben precise condizioni (fisiche?, gravitazionali?, quantistiche?, altro?) delle particelle Omicron che tendono, a volte, a catalizzare il fenomeno in questione, e che quindi ci siano elevate probabilità che questo si verifichi ovunque.
Qualcuno sostiene che l'ammissione da parte della comunità scientifica di una situazione di questo tipo demolirebbe fin dalle fondamenta l'intero castello della fisica degli ultimi tre secoli e questo viene giudicato inammissibile. Tuttavia si deve avere il coraggio non solo di mettere apertamente in discussione tutte le proprie certezze, ma anche di distruggerle, per poter raggiungere una più elevata e veritiera comprensione del mondo. Chissà che ne pensa il Professor Ratzinger.
ne pensa che c'è in atto una congiura globale da parte della massoneria laicista e per questo è ancor più opportuno stringersi accanto ai veri fedeli, agli onesti difensori della fede, come l'opus dei e berlusconi.
RispondiEliminano ratzinger non pensa è troppo impegnato a giostrare le cazzate che spara il suo esercito di vescovi!
RispondiElimina@Ratto: e i comunisti dove li mettiamo?
RispondiElimina@Ernest: no, no. Ratzinger ci pensò su fin troppo, per lo meno quando il 18/05/2001 come capo della Congregazione per la Dottrina della Fede emise la "Epistula de delictis gravioribus" in cui per quanto riguarda una serie di delitti contro la morale tra cui "il delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico con un minore al di sotto dei 18 anni di età" dispose tra le altre cose che "Huiusmodi causae secreto pontificio subiectae sunt", ovvero "Le cause di questo genere sono soggette al segreto pontificio."
i comunisti?
RispondiEliminali mettiamo nel forno,
che così imparano a mangiare i bambini...
è assai meglio usarli in altro modo...
sono sempre più schifato dall'"essere umano" tu già ti definisci marziano, quindi posso genericamente definirmi alieno anche io, mi rifiuto di ritenermi parte di questa "razza".
RispondiElimina