SarĂ una cosa che ci tramanderemo, una cosa che, grazie alla sapienza e alla lungimiranza dei media e degli organi di informazione che hanno sempre bisogno di attribuire almeno una caratterizzazione singolare a un evento in maniera univoca, possibilmente inedita e originale, perchĂ© è questo che conferisce personalitĂ e resta impresso nelle memorie collettive, entrerĂ a far parte (insostituibile) del nostro bagaglio culturale. Qualcosa senza cui non potremo piĂ¹ fare a meno, pur ignorandone il perchĂ©.
E anche se, a distanza di anni, continueremo a non comprendere il motivo per cui ci è stato propinato, quella sarà una delle poche cose di quella storia che ci sarà rimasta, fissa nel ricordo come un tatuaggio che non volevamo. Un surrealismo lessicale. Una pigrizia traduzionale. Un esotismo informativo. E vecchi e stanchi, nella nostra poltrona comprata a rate a tasso zero, non smetteremo di cercare la risposta a quella ormai vecchia, annosa domanda:
«Ma cosa cazzo è un compound?!»
Domamnda da un milione di foto truccate
RispondiEliminaSpero di dimenticare questa storia (con la "s" minuscola) il prima possibile... me ne vergogno un po'...
RispondiEliminaQuando il mio nipotino mi dirĂ "Nonno non capisco perchè c'hanno messo 10 anni a beccarlo", cosa potrĂ² mai rispondere?
RispondiEliminaChe era bravo a nascondino nonostante la barba?
Io, invece, temo avrĂ una grande rilevanza anche nella storia dei futuri libri.
RispondiEliminaIn fondo, basta pensare all'effetto 1984 che sta avendo in questi giorni.
Bella domanda, odio il modo di esprimersi tipico dei tg, quasi quanto la stupidità del genere umano. Questa non è una bella pagina di storia, puzza di falso, di presa in giro e di casini in vista.
RispondiElimina@Inneres Auge: almeno fossero truccate bene...
RispondiElimina@notizie del futuro: il tempo è galantuomo. I media un po' meno.
@Ragno: che era bravo a nascondere l'elastico della barba.
@MrJamesFord: perĂ² non ho capito bene la faccenda dell'"effetto 1984".
@knitting bear: difatti. PerchĂ© non chiamarlo "covo"? O "nascondiglio"? O "insediamento"? O - se vogliamo, piĂ¹ letteralmente - "complesso di edifici"? E nessun giornalista in TV (perlomeno che io abbia visto) che si sia sentito in dovere di spiegare di che cosa si trattava. Mi chiedo quanti si siano dati la pena di andare a vedere che cosa significa quella parola. Ma fa piĂ¹ mistero e suscita istintivamente piĂ¹ interesse dire "compound", anche (o soprattutto) se nessuno ci capisce niente.
Ah, ecco cos'era questa puzza... grazie! ;)
Marziano, intendevo dire che viene strumentalizzato.
RispondiEliminaMetti che domani scoppi una bomba a New York, Parigi o Busto Arsizio.
Metti che ce l'abbiano anche messa loro.
E c'è già la scusa pronta.
No, sul serio. Che diavolo è?
RispondiEliminaSecondo me sarà classificata come "lessico postmoderno". La postmodernità è un'etichetta valida per tutte le occasioni.
Tornando agli Eroi, holliwood sarĂ pronta a sfornare altre saghe con il quale appassionare milioni/miliardi di persone. Lo stile rimarrĂ immutato con l'aggiunta di sani effetti speciali tanto amati dal pubblico.
RispondiElimina@MrJamesFord: bè, i media sono la carrozza piĂ¹ sfarzosa della strumentalizzazione.
RispondiElimina@Danilo: E lo chiedi a me? Comunque, sì, sono d'accordo: postmoderno va alla grande.
@mark: sono pronto a scommettere che c'è giĂ chi sta scrivendo la sceneggiatura sulle gesta dei 15 Navy Seals. Matt Damon sarĂ il piĂ¹ accreditato per il ruolo da protagonista.