Perché non ho alcuna voglia di danzare sul cadavere di un uomo morto ammazzato, ancorché senza dubbio non uno stinco di santo, un finanziatore di stragi, un sobillatore di disordini, un plagiatore di kamikaze, uno che portava il kalashnikov come la gente porta l'iPhone? Forse perché ho la sensazione che tutto questo valga soprattutto a titolo di un'operazione di chirurgia estetica per l'amministrazione americana? Forse perché mi aspetto - oggi ancora più di ieri - che da un momento all'altro scoppi una bella bomba in un posto molto affollato di bambini? O forse solo perché mi dà i brividi sentire il freddo della carne morta sotto i miei piedi?
Ballando sul morto
Perché dovrei gioire perché un uomo è stato ucciso? Con la stessa partecipazione del rigore decisivo dei mondiali di calcio? Dove sta il motivo di tanta gioia? Come se l'avessi tirato io, quel rigore, ovvero premuto quel grilletto? La rete che si gonfia, il cranio che si spezza. E via con le bandiere, i clacson, le birre nei bicchieri di plastica, la ola e i caroselli. Forse nell'illusione che questo segni la fine del terrorismo e dunque della paura? Che l'eliminazione fisica del simbolo di un movimento così diffuso, destrutturato e articolato come Al Qaeda, possa implicare l'estinzione del movimento stesso? Che l'esposizione delle foto del morto possano restituire un significato reale a quel concetto di giustizia invocato nel suo messaggio dal Presidente Barack Obama («Giustizia è fatta!») rispetto alle migliaia di civili rimasti sul campo di un conflitto che è prima di ogni altra cosa ideologico e culturale?
Perché non ho alcuna voglia di danzare sul cadavere di un uomo morto ammazzato, ancorché senza dubbio non uno stinco di santo, un finanziatore di stragi, un sobillatore di disordini, un plagiatore di kamikaze, uno che portava il kalashnikov come la gente porta l'iPhone? Forse perché ho la sensazione che tutto questo valga soprattutto a titolo di un'operazione di chirurgia estetica per l'amministrazione americana? Forse perché mi aspetto - oggi ancora più di ieri - che da un momento all'altro scoppi una bella bomba in un posto molto affollato di bambini? O forse solo perché mi dà i brividi sentire il freddo della carne morta sotto i miei piedi?
Perché non ho alcuna voglia di danzare sul cadavere di un uomo morto ammazzato, ancorché senza dubbio non uno stinco di santo, un finanziatore di stragi, un sobillatore di disordini, un plagiatore di kamikaze, uno che portava il kalashnikov come la gente porta l'iPhone? Forse perché ho la sensazione che tutto questo valga soprattutto a titolo di un'operazione di chirurgia estetica per l'amministrazione americana? Forse perché mi aspetto - oggi ancora più di ieri - che da un momento all'altro scoppi una bella bomba in un posto molto affollato di bambini? O forse solo perché mi dà i brividi sentire il freddo della carne morta sotto i miei piedi?
Marziano, potrebbe essere chiamato marketing, o più rischiosamente "oppio dei popoli".
RispondiEliminaDel resto, la potenza del plagio religioso anche Bin Laden la conosceva bene.
La penso come te: anche se sarei ipocrita a dire "mi dispiace", esultare per la morte di un essere umano è cosa che non mi sento proprio di fare. Significherebbe abbassarsi al livello di quelle fanatiche merde che (pur con tutte le giustificazioni dovute a oppressione esasperazione ecc.) danzavano in piazza per la morte di tanti innocenti (quasi tutti impiegati, segretarie, donne delle pulizie, poveri immigrati) in occasione dell'attentato alle Torri Gemelle...
RispondiEliminanon so rispondere ai perché. le domande le condivido tutte.
RispondiEliminatemo che tu abbia ragione.
RispondiEliminale immagini di esultanza sono decisamente inquietanti.
RispondiEliminaprobabilmente però è perché si rendono conto che i mondiali di calcio non li vinceranno mai, e allora si appigliano a qualunque cosa pur di esultare.. :)
E' lo stesso discorso della pena di morte (che io condivido, peraltro).
RispondiEliminaSe non sei d'accordo con "occhio per occhio" sei indignato da Barak.
Altrimenti lo stimi. Come fanno TUTTI gli americani assassini.
E io che pensavo parlassi di wojtyla.
RispondiElimina@MrJamesFord: l'oppio dei popoli ha senza dubbio molte forme...
RispondiElimina@Zio Scriba: ma infatti non penso che gli americani non debbano essere "soddisfatti" dell'esito del blitz. Emotivamente li capisco. Sono certe manifestazioni che trovo decisamente fuori dalle righe. Ed è chiaro che l'amministrazione USA le promuove (e magari le incoraggia) perché sono catalizzatrici di consenso.
@robydick: a volte sapere farsi delle domande è sufficiente.
@andrea cobain: diciamo che è un punto di vista. Probabilmente l'americano medio non sarebbe d'accordo con me.
@Marco (Cannibal Kid): però hanno il Super Bowl.
@Ragno: è vero, questa storia ha molto in comune con il modo con cui ci si confronta con la pena di morte. Però anche se Bin Laden (ammesso che fosse lui) non avesse opposto alcuna resistenza e dunque la sua fosse stata una vera e propria esecuzione (benché pensi che portarlo negli USA vivo e vegeto sarebbe stato un colpo di immagine ancora più grande), ciò non mi giustifica le reazioni. Come dicevo a Zio Scriba, capisco la "soddisfazione" del popolo americano in questo frangente. Solo da questo osservatorio mi pare un tantino fuori scala, al punto da assumere connotati surreali, ecco tutto.
@web runner: :-D
Ah, questa è davvero buona!
Ho fatto le mie riflessioni in merito, e preciso che la "crazione" del martire Osama sarà un bel grattacapo da risolvere. Il dubbio nasce se si pensa che forse questa "vittoria" sia solo un nuovo pretesto per sedare gli inevitabili atti di rivolta che ne seguiranno.
RispondiEliminaCondivido il tuo discorso.
RispondiEliminaPS Fra l'altro, non è morto.
appena l'ho sentita ho dubitato, mi sono innervosita, mi è venuto il voltastomaco! quindi concordo! :/
RispondiEliminaIO credo che non si debba mai gioire per la morte di qualcuno, neanche se fosse il peggior bastardo presente sul globo terracqueo.
RispondiEliminaA me qualcuno deve spiegare(ma deve farlo bene per essere convincente) come mai 'sto personaggio, che poteva essere preso ed accoppato in ogni minuto negli ultimi 10 anni, viene fatto secco OGGI!
RispondiEliminaQuesta notizia, questo avvenimento, queste modalità ... PUZZANO. Non so come ma puzzano.
L'esultanza alla notizia della morte per me è inquietante. Sentire tutte quelle persone scandire "Usa USA" mi ha colpito: cos'ha fatto l'America per meritare tutte queste urla di giubilo? Ha reagito all'aggressione con 10 anni di guerra non del tutto giustificata (vi ricordate le famose armi di distruzione di massa?), producendo migliaia di vittime fra gli iracheni e gli afgani, nonchè fra i propri soldati. Capisco il desiderio di punire chi gli ha fatto del male, ma esultare per una morte è orribile e grottesco.
RispondiEliminaDi certo il problema terrorismo non è risolto però un leader così carismatico ora non c'è più.
RispondiElimina@mark: corrono il rischio di avere un martire, per poter avere con certezza un eroe.
RispondiElimina@danilo: hai delle notizie di prima mano? ;-)
@petrolio-muso: io invece appena l'ho sentito (alla radio) ho pensato che parlassero di Obama.
@Inneres Auge: come dicevo a Zio Scriba, comprendo la possibilità di provare "soddisfazione" che qualcuno è stato tolto di mezzo, ma fare la ola no.
@Sandra: non sarò certo io a spiegarti come mai. Posso dire che, se una qualsiasi amministrazione USA degli ultimi dieci anni avesse potuto fare l'annuncio prima, credo proprio che non si sarebbe lasciata sfuggire l'occasione. Ed è chiaro che se hanno fatto l'annuncio che hanno fatto, è perché sono confidenti al 100% che Osama non salterà fuori domani dicendo "Eccomi qua, vi siete sbagliati!". Quindi o era lui e ci hanno detto la verità. O non era lui, ma hanno avuto prove certe che Osama era già morto da tempo e hanno inscenato un teatrino per l'opinione pubblica e i sondaggi di Obama. Oppure non era lui, Osama è vivo, ma hanno negoziato con lui la sua definitiva scomparsa e hanno inscenato il teatrino per gli stessi motivi di cui sopra. Non vedo altri scenari. Certo che è accaduto non troppo vicino alle elezioni americane, ma nemmeno così distante...
@knitting bear: quella guerra (quella in Iraq) fu giustificata *solo* dal petrolio. Mentre quella precedente in Afghanistan fu giustificata come riscaldamento a bordo campo in vista di quella successiva, che era quella che volevano davvero. Ho la sensazione che quelle manifestazioni di giubilo siano un retaggio del West.
RispondiElimina@Kylie: morto un papa, se ne fa un altro (almeno se il "movimento" è sufficientemente consolidato e Al Qaeda sembra esserlo). In fin dei conti questa faccenda servirà molto più a Obama e alla sua immagine che alla pacificazione internazionale.
immaginali con tunica, sandali e barbe lunghe e vedi che non impareremo mai un cazzo da nulla.
RispondiEliminacmq a 'sta cosa del bagno in mare ci credono solo loro, penso.
@ciku: cambi la moda, le pettinature, i climi, le bandiere e i libri sacri, ma le reazioni delle folle partono da istinti comuni e si realizzano in modi molti simili.
RispondiElimina'Sta cosa del bagno in mare potrebbe essere forse l'unica vera. A patto che la bara fosse piena. A patto che dentro ci fosse lui. A patto... Di certo ha senso nella misura in cui nessuno avrebbe voluto ospitare la sua tomba, né ci sarebbe stato bisogno di un mausoleo da venerare.
La penso esattamente come te. Nessuno ricorda le scene di esultanza dopo l'11 settembre?
RispondiElimina@Alessandro Cavalotti: davvero tutto assomiglia (tragicamente) sempre più a un derby sanguinoso. Chi segna esulta e prende per il culo l'avversario. Brutta cosa quando il pallone è pieno di tritolo.
RispondiEliminale immagine della folla in festa a NY era inquietante..non si dovrebbe festeggiare nessuna morte..
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