A tale riguardo, mi piace lasciare che rispondano le parole di Giovanni Virgilio Schiaparelli, uno dei vostri più grandi studiosi di Marte della storia, primo grande cartografo di Marte, reso celebre dalla scoperta nel 1870 dei "canali" (risultati poi inesistenti, ma senza i quali forse nemmeno io sarei qui con voi oggi), che nel 1895 sulla rivista Natura e Arte, a proposito di Marte e del problema della gestione dell'acqua (su Marte), scriveva:
"[...] E se in Marte esiste una popolazione di esseri ragionevoli capace di vincere la Natura e di costringerla a servire ai propri intenti, la regolata distribuzione di quelle acque sopra le regioni atte a coltura deve costituire il problema principale e la continua preoccupazione degli ingegneri e degli statisti...
[...] E passando a un ordine più elevato di idee, interessante sarà ricercare qual forma d'ordinamento sociale sia più conveniente ad un tale stato di cose, quale abbiamo descritto; se l'intreccio, anzi la comunità d'interessi, onde son tra loro inevitabilmente legati gli abitanti d'ogni valle, non rendano qui assai più pratica e opportuna, che sulla Terra non sia, l'istituzione del socialismo collettivo, formando di ciascuna valle e dei suoi abitanti qualche cosa di simile ad un colossale falansterio, per cui Marte potrebbe diventare anche il paradiso dei socialisti."
(da Schiaparelli e Marte: un sogno scientifico - Edizioni Scientifiche Coelum)
Certo che se l'ha detto Chavez stiamo messi bene ahah.
RispondiEliminaIO sono anarchico ma credo che questa battaglia interessi me quanto i socialisti!
@Inneres Auge e @Tutti (socialisti e non): a proposito di questa battaglia, consiglio la lettura di questo: (http://www.francodebenedetti.it/acqua-un-bene-pubblico/) che affronta la questione in un modo meno emotivo e più disincantato e tecnico, dimostrando che non è tutto bianco o tutto nero.
RispondiEliminaA parte la battuta (che per altro potrebbe essere condivisibile nel contenuto) di Chavez, è innegabile l'avanzata dei deserti e la mancanza di risorse idriche in vari punti del pianeta; l'unico appunto sull'acqua è che, per ora, a scarseggiare maggiormente, più che l'acqua in generale, è l'acqua potabile. Infatti penso che l'acqua non potrà mai finire (in senso totale), invece la risorsa idrica da bere, in un attimo, potrebbe finire anche dove ora è (o sembra) abbondante.
RispondiEliminaCaro Marziano, di arido su questo pianeta abbiamo già molte menti, mentre in queste pagine e in quelle di molti altri, visioni culturali politiche o religiose discutono, le menti eccelse nella realtà ce lo stanno appocciando cortesemente nel didietro...posso essere un tantinello incazzato? Questi pensieri li ripeto costantemente con gli esseri umani, ma la mia lingua non è compresa, e non ti nascondo di sentirmi anch'io un marziano. Salutoni
RispondiEliminaSalvare l'acqua pubblica in Italia. Evitare le guerre per l'acqua in tante parti del mondo. Compiti immani ...
RispondiEliminaCome se la sete avesse un colore politico.
RispondiEliminaAh, già, ma ci hanno rivelato che c'è una parte politica che non si lava...
Torno a preparare la mia conferenza pubblica sull'acqua (e rubo le frasi di Schiaparelli, che sapevo che c'erano, ma non avevo voglia di spulciare i miei libri)...
quindi "socialisti su marte", in luogo della più recente visione di guzzanti.
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