Punti di vista da un altro pianeta

lunedì 17 gennaio 2011

Dedicato al Grande Fratello /6

11 commenti:

  1. Sarà che è la frase di un grandissimo, sarà che è tristemente attuale e totalmente azzeccata, ma più che da commentarla mi viene da sottoscriverla. Con amarezza e preoccupazione.

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  2. Quanta preveggenza e verità in Pasolini !
    Cristiana

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  3. Tristezza e volgarità infatti dominano. Sarà un caso, ma i ragazzi (adolescenti) più intelligenti e simpatici (nel significato autentico del termine) che conosco sono quelli che sono stati cresciuti senza tv.

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  4. E Pasolini diceva questo 38 anni fa. Quanta infelicità e rozzezza si accumulano in ulteriori 38 anni di adeguamento?

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  5. @Zio Scriba: quello che più mi sorprende e mi fa drizzare le antenne è che Pasolini abbia potuto dire questo in un'epoca in cui la TV italiana era dominata da Mina, Walter Chiari, il Quartetto Cetra, Corrado e... Calimero. Ovvero quanto di più distante da Mammuccari, il Grande Fratello e le chiappe di Belèn.

    @cristiana2011: e se vuoi approfondire ti invito a farlo leggendo il pezzo da cui è tratto, ovvero "Contro la televisione" da Corriere della sera del 9/12/1973 (http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaP/Pasolini_01.htm).

    @knitting bear: vale quanto detto a Zio Scriba. Mi chiedo se Pasolini abbia intuito il potenziale devastante della televisione in prospettiva, o se ne vedeva *già* all'epoca gli effetti deleteri, nel qual caso gli effetti di una televisione ben diversa dall'attuale sarebbero comunque ugualmente nocivi e questo sembrerebbe significare l'apparente impossibilità della televisione di avere un ruolo anche solo minimamente positivo...

    @web runner: chi ha vissuto tutti quei 38 anni ce l'ha sott'occhio. Mi restano però gli interrogativi espressi qui sopra a Zio Scriba e knitting bear.

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  6. Oggi Antonio Scurati dice
    "Le nuove generazioni non sono più educate dalla scuola o dalla famiglia; esistono altre "agenzie educative" – tv, pubblicità – profondamente e perversamente seduttive. Il ragazzo, andando a scuola, vede decine di tette e culi ovunque, sembra che sesso e seduzione siano la chiave per capire il mondo; e varcata la porta dell'aula, dovrebbe dimenticare tutto e dedicare ogni attenzione a qualcuno che è asessuato? Noi ipocritamente diamo per scontato che qualora ci sia sesso tra docente e discente, si tratti di plagio; mentre invece è tutta la società che incita a una sessualità disinibita, strumentale, che i preadolescenti replicano in forme eccessive. "

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  7. Che gli posso dire? Che era un meraviglioso occhio, che sapeva ascoltare, che amava le 'cose' belle e forse già allora aveva inteso bene quali fossero i problemi e i futuri sviluppi! Immenso Paso!

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  8. Quoto indistintamente tutti.
    Saluti

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  9. @Inneres Auge: obiettivamente mi sembra che Scurati in questa sua affermazione sul ruolo di tv e pubblicità faccia un po' la scoperta dell'acqua calda. Che poi il ruolo del sesso sia paradossalizzato con i media che da un lato incitano e con il perbenismo ipocrita pseudocattolico che dall'altro reprime (o per lo meno vorrebbe che almeno si salvassero le apparenze), anche questo non mi pare possa essere comparato con la forza della visione pasolinana. Considerati i rispettivi tempi, naturalmente.

    @petrolio: togli pure il "forse".

    @mark: grazie a nome di tutti.

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  10. Resta il fatto, che a passare di qui, una buona riflessione ci scappa sempre.
    Ciao grande marziano

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  11. @Marlene Barrett: e restano anche la tua gentilezza e i miei ringraziamenti. Faccio il possibile per dare un senso al vostro venire fin quassù. Un saluto a te.

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