Il nome non mi diceva niente. Allora ho fatto una breve ricerca su Internet e ho scoperto che si tratta della campagna pubblicitaria di un marchio genovese di alimenti per animali domestici, campagna firmata nientePOPÒdimeno che da Oliviero Toscani.
Questo che segue è il comunicato con cui il fotografo descrive il senso della sua campagna:
«Gli animali sono molto più pazienti con noi di quanto noi siamo con loro e, se vedessimo il mondo attraverso i loro occhi, forse vedremmo un mondo migliore. Creando un'immagine per questo nuovo progetto ho cercato di pensare soprattutto agli animali e alla filosofia di Almo Nature che cerca di essere come i cani e i gatti che nutre.
Oliviero Toscani»
Ora, vabbè l'immagine, vabbè l'arte, vabbè la modernità, vabbè l'originalità, vabbè il messaggio, vabbè l'impatto, vabbè tutto quello che volete (che cosa volete?), ma a quanto ne so io dei vostri animali domestici, ci sono anche cani e gatti brutti e vecchi e spelacchiati e strabici e storti e... imperfetti. E non per questo non sono degni dell'amore di cui parla l'amico Oliviero. Per cui, tirando le somme, a me sembra il solito modo astuto per far vedere il solito paio di belle.
Tette.
certo che la roba del oliviero la riconosce anche un cieco al buio e contro vento.
RispondiEliminala detesto abbastanza la sua roba.
love, mod
Un esperto di marketing direbbe che questa pubblicità è fallimentare, in quanto non ci si ricorda minimamente del prodotto pubblicizzato, per cui risulta fine a se stessa. Ma poi dai, trovare un significato nella parola "amore" associata a uomini e donne nudi con una maschera in faccia risulta davvero arduo...
RispondiEliminaè davvero brutta...ed è vero che le campagne di toscani si assomigliano tutte...
RispondiEliminauna pubblicità così di certo non fa venire voglia di comprare quel prodotto al proprio cane o gatto (sempre che si sia influenzabili dalla pubblicità) sempre poi che si riesca a capire di cosa tratta questa campagna...
@mod: il punto è che il prodotto che l'Oliviero pubblicizza con le sue campagne è sempre uno: se stesso. Quindi quella di Toscani non è pubblicità, è metapubblicità.
RispondiElimina@Alessandro Cavallotti: non solo non ci si ricorda del prodotto utilizzato, ma non si capisce neanche che razza di prodotto è. Per il resto siore siori venghino, alla fiera della tetta, tette a buon mercato, per tutti i gusti, per lui e per lei, bianche e nere, tonde e sode, vere e siliconate (soprattutto siliconate), venghino, venghino, che ce n'è per tutti, solo per oggi grande offerta speciale, da non perdere!
@Lumaca a 1000: in effetti a mio avviso "brutta" non è la parola giusta. Personalmente non la trovo brutta. La trovo "insensata", "pretestuosa", "opportunista", "furba", "sbagliata", "poco onesta intellettualmente" ecc. ecc., ma non brutta.
RispondiEliminaora dopo questo post, siamo al 78,978% sicuri che qualcuno giungerà qui con la seguente chiave di ricerca "le marziane hanno delle belle tette?"
RispondiElimina@dizaon: :-D le probabilità in effetti sono tutt'altro che trascurabili. Nel caso sarete prontamente informati.
RispondiEliminami ricorda eyes wide shut.
RispondiElimina@ciku: mmmh, quale scena? ;)
RispondiElimina@ marziano tutti gli aggettivi che hai usato tu, io li avevo riassunti in "brutta", perchè se una pubblicità è pretestuosa, furba, insensata, sbagliata e opportunista, è brutta, cioè non funziona! non è la foto ad essere brutta!
RispondiEliminanon ci sono le donnine nude con una maschera in faccia?
RispondiElimina@Lumaca a 1000: ok, se la metti così allora è "brutta"! ;)
RispondiElimina@ciku: non sono stato abbastanza bravo a comunicare l'ironia. Certo che ci sono. Sono proprio come dici tu. E - soprattutto - fanno anche delle cose...
a furia di dire a uno che in un certo campo è molto bravo (anzi, che è l'unico bravo) inevitabilmente gli va in pappa il cervello.
RispondiEliminaToscani è bravino davvero, ma dovrebbe prendersi un po' meno sul serio...
(poi è anche vero che il target di ogni pubblicità è composto al 99% da cretini da suggestionare, per cui non è detto che non siano proprio le idee peggiori, purtroppo, a funzionare...)
no, no, hal. son io che son stordita. rileggendo poi me ne sono accorta... :-S
RispondiElimina@Zio: sotto certi aspetti non c'è dubbio che Toscani abbia lasciato un'impronta profonda sul modo di fare pubblicità in Italia, e per certi versi l'ha anche "elevata". Se poi sei giunto a essere un "personaggio", probabilmente non puoi fare a meno di prenderti sul serio e di essere di servizio soprattutto a te stesso, in quanto ogni lavoro, dev'essere prima di ogni altra cosa un "tuo" lavoro. Ma quella della pubblicità è un contesto perverso. E in questo settore il confine tra idea e opportunismo, arte e sensazionalismo, creatività e astuzia è quantomai labile...
RispondiElimina@ciku: ;-)
La critica che mi viene da fare a Toscani e a questa pubblicità è che questa volta non è stato provocatorio come al solito, ma scontato, come tutti gli altri: tenta di venderci le scatolette per i gatti usando le signorine con le tette di fuori. Il sesso è uno degli stimoli più forti, motivo per cui il nudo ci viene propinato ad ogni piè sospinto per venderci qualsiasi cosa. Sono riusciti a sdoganarlo anche nella promozione di alimenti in scatola per animali. Banale!
RispondiElimina@knitting bear: per la serie dammi una tetta e ti conquisterò il mondo! Questa è una di quelle volte in cui - se vogliamo - la "creatività" sta giusto nel riuscire a trovare lo stratagemma di infilarci dentro in qualche modo il sesso. Ma probabilmente riuscirebbero a trovare il modo di usare il nudo (e il sesso) anche per pubblicizzare dei rosari...
RispondiEliminaeilà, manco a farlo apposta http://alechiii.blogspot.com/2010/06/almo-nature-o-almo-naturisti.html.
RispondiEliminami piace la nuova grafica del blog.
@Navigo_A_Vista: no, infatti non l'avevo visto il tuo post. Come si dice in questi casi, si vede che i tempi erano maturi... ;)
RispondiEliminaappena ho visto la pubblicità mi sono detto:
RispondiElimina"che cazzo di cagata!"
adesso devo ringraziarti per avermi rivelato che si tratta di una cagata d'autore.
anche toscani, nel suo grande, caga.
ah ma lo so che non lo avevi visto, credo che il cartellone ci abbia più o meno lasciati tutti perplessi. Oltre che annoiati in fondo
RispondiEliminaTette siliconate (e si vede), appunto: dove sta la natura?
RispondiEliminaPeccato, perchè la Almo è stata la prima marca (per quanto ne so io che ho cani e gatti da sempre) che non usa conservanti, appetizzanti (le droghe per assuefare un animale al prodotto), né derivati (gli scarti), ma solo l'ingrediente dichiarato (pesce o carne), riso e brodo di cottura; ha un certificato austriaco biologico (il non uso di OGM), anche se è tra le più care... la massiccia campagna sarà forse dovuta alla compartecipazione delle sue sedi estere di distribuzione (Svizzera, Germania, Francia, GB e Canada), però promuove anche azioni di volontariato nei confronti degli animali "bisognosi"!
@il Ratto: e a proposito di autore la "Merda d'Artista" di Manzoni, allora dove la mettiamo? Pare che uno dei novanta barattoli (30 g) sia stato pagato 124.000 Euro. Quindi per il mercato non importa se è merda, importa come la presenti. ;)
RispondiElimina@Navigo_A_Vista: perplesso, sì, prima di tutto.
@Angie: non entro nel merito della qualità dei prodotti, giacché quassù non arrivano e ho idea che per le zanne dei nostri b'grahk sarebbero un tantino leggerini. Da questo tipo di campagna, però, ho la sensazione che alla Almo stiano cercando di introdurre comunque gli appetizzanti. Ma per gli umani.
RispondiEliminaPer far vedere un paio di tette... io non ne vedo! Sei il solito sporcaccione che vede tette dappertutto. Comunque Toscani è arcinoto per la sua paraculaggine
RispondiEliminafinchè c'è tette, c'è speranza!
RispondiEliminaPS: a me non piace quella pubblicità, a dire il vero...
esatto alla fine sempre Tette!
RispondiEliminanon sono neanche così originali questi pubblicitari
un saluto
La miciona che non ho è gravida, quando si schiuderanno le uova.. chiamerò il cuccioletto Oliviero Tosgatti e la femmina Tetta!
RispondiEliminaMi lascio troppo condizionare dalle pubblicità?
Su Marte non sapete che sulla Terra tira più un pelo di figa che un carro di buoi? E quindi tette per tutti, da chi compra reggiseni, a chi compra cibo per cani... Il resto è superfluo.
RispondiElimina@Più o meno tutti: che il sesso tiri, è un dato di fatto conosciuto su qualsiasi pianeta dotato di animali sessuati, perché è legato a semplici pulsioni di natura biologica ed evoluzionistica.
RispondiEliminaLa memetica lo afferma in maniera molto chiara. E la pubblicità fa leva proprio su questi aspetti "memetici", perché sono le chiavi di volta delle risposte ai bisogni primari degli esseri viventi.
Il punto che con un minimo di intelligenza e di cultura ci si dovrebbe proteggere per rendere questi messaggi inoffensivi. I condizionamenti sono tanti, dalle vostre parti, e a volte molto meno palesi di così. E molto più subdoli. E nessuno ne è del tutto immune.
Mostrar un paio di tette è sempre cosa giusta e gradevole.
RispondiEliminaPensa che io manco mi ero fermato a pensare cosa diavolo pubblicizzassere, quelle tette.
@Emix: soffermarsi su tette di carta e di luce significa accarezzare un'illusione, trastullarsi con un sogno, palpare l'irreale...
RispondiEliminaCiao a tutti e grazie per i vostri commenti!
RispondiEliminaDa nessuna parte ho trovato nulla di simile, complimenti quindi a Il grande marziano che riesce a generare dialoghi unici in Rete.
Se può interessarvi, abbiamo pubblicato sul sito Almo Nature il rational della campagna, il pensiero di Toscani e il nostro messaggio. Se vi va di unirvi anche alla discussione su Facebook, ne sono ovviamente contenta!
Grazie a tutti
Paola
@Paola - Almo Nature: Ciao Paola e grazie di avere fatto un salto qui su Marte e di avere apprezzato il mio blog e le opinioni di tutti i partecipanti. Spero che possano essere di una qualche indicazione per voi, che certamente valuterete il modo con cui i consumatori e i cittadini recepiscono la vostra campagna e i sentimenti che suscita.
RispondiEliminaFarò certamente un salto su Facebook.
Grazie ancora.