Punti di vista da un altro pianeta

lunedì 14 settembre 2015

Il vampiro di successi (sicuri)

Renzi, si vede, è uno ambizioso. Uno perennemente con l'acquolina in bocca. Non sarebbe arrivato dove è ora, nel modo in cui l'ha fatto, se non fosse così. Uno che, dietro quello sguardo da pesce lesso alla Mr. Bean, mostra i denti e azzanna duro. Un coccodrillo, con tutto l'armamentario completo, comprese le lacrime. Ma soprattutto è uno che ha fame di vittorie, uno cui non bastano le proprie (quali?), uno che non vede l'ora di fregiarsi anche di quelle altrui. Così, in quella che è stata una perfetta mossa berlusconica, non ha perso l'occasione di volare a New York per appropriarsi della vittoria italiana, qualunque fosse, agli US Open, tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Dunque l'ha fatto in veste ufficiale, con tanto di volo di Stato, sostenuto dall'arroganza di chi ha ritenuto risibile curarsi delle polemiche che, ovviamente, un gesto come questo avrebbe scatenato rispetto ai costi della trasferta che sarebbero gravati sul bilancio dello Stato, ovvero sui contribuenti. Voleva fare come Pertini al Mundial, Renzi, con la sola differenza che Pertini dal Mundial avrebbe potuto uscire sconfitto, mentre dagli US Open l'Italia ne sarebbe uscita vincitrice comunque. Se in finale ci fosse stata solo una delle due italiane, pensate che Renzi ci sarebbe andato a New York, col rischio di vederla perdere?

Ma c'è anche un secondo, importante, dato da considerare, ovvero che Renzi evidentemente non ci capisce un accidente di tennis, difatti bisognerebbe insegnargli la differenza tra torneo del Grande Slam e Coppa Davis. Perché quest'ultima è effettivamente una gara tra squadre nazionali, gestita dalla Federazione Italiana Tennis, quindi un'istituzione strutturata all'interno dell'apparato dello Stato, mentre i tornei del Grande Slam (come tutti quelli dell'ATP Tour) sono confronti tra privati cittadini del mondo. Quindi sul centrale di Flushing Meadows, Roberta Vinci e Flavia Pennetta NON rappresentavano l'Italia. Non in maniera ufficiale. Hanno semplicemente rappresentato se stesse come individui, solo accidentalmente italiane. E la loro vittoria, quella di cui Renzi si è voluto appropriare facendosi ritrarre con loro per alimentare subliminalmente l'immagine vincente sua e della "sua" Italia, NON è affatto una vittoria dell'Italia. Per questo Renzi a New York poteva certo andarci, ma non in veste ufficiale, perché quella non era una manifestazione di una squadra nazionale come lo sarebbe stato se fosse stata, per restare appunto in ambito tennistico, la Coppa Davis, per la quale dunque sarebbe invece stato giustificato, persino andarci con un volo di Stato.

Così, anche in quest'occasione Renzi ha dimostrato la sua migliore attitudine, quella di vincere con le vittorie altrui. Non l'ha forse fatto anche con le elezioni?

Per la cronaca, ieri la squadra nazionale di ginnastica ritmica ha vinto il mondiale, ma a Stoccarda Renzi non l'ha visto nessuno.

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