Il punto ĆØ che in questi anni li si vede come funghi attraverso i fili d'erba dopo una pioggia di fine estate. E mi sembra una tendenza tutta peculiare di questi strani tempi. PerchĆ© non mi pare che una volta succedesse. Mina o Celentano non hanno (mai) scritto romanzi - correggetemi se sbaglio -. E nemmeno Walter Chiari o Raimondo Vianello o Domenico Modugno o Corrado. Adesso invece il Romanzo (almeno in Italia, altrove non saprei, ma non mi pare... e non venite a dirmi che ĆØ la solita triste storia dei santi, poeti e navigatori) ha acquisito questa sorta di magica e unica proprietĆ autoaffermativa che a me fa un po' paura. E penso che dovrebbe farne anche a voi.
Generazione [R]
Sembra proprio che se non pubblichi un Romanzo, non sei nessuno. Voglio dire, anche se sei giĆ qualcuno. Adesso ci si mette anche Giuliano Sangiorgi, il frontman dei Negramaro (ehi, Giu, come mai c'hai messo tanto?!), il quale ha appena pubblicato un romanzo - lui la chiama "canzone lunga" (mafammilpiacere, Giu!) - accodandosi cosƬ alla giĆ lunga (o dovrei dire lunghissima?) schiera di personalitĆ , ovvero di individui giĆ saliti alla ribalta in altri settori, quelli peraltro loro maggiormente propri, dunque personaggi giĆ indiscutibilmente di successo pubblico, che perĆ² a un certo punto, pop!, eccoli saltare fuori con il loro bravo volumetto da sfoggiare dalla Bignardi (Costanzo ormai ĆØ out), con il solito carico di disperata necessitĆ , come se senza quell'opera non avrebbero saputo come continuare a vivere (in genere si lasciano scappare che avrebbero rinunciato a tutto il resto, oh my God!).
Il punto ĆØ che in questi anni li si vede come funghi attraverso i fili d'erba dopo una pioggia di fine estate. E mi sembra una tendenza tutta peculiare di questi strani tempi. PerchĆ© non mi pare che una volta succedesse. Mina o Celentano non hanno (mai) scritto romanzi - correggetemi se sbaglio -. E nemmeno Walter Chiari o Raimondo Vianello o Domenico Modugno o Corrado. Adesso invece il Romanzo (almeno in Italia, altrove non saprei, ma non mi pare... e non venite a dirmi che ĆØ la solita triste storia dei santi, poeti e navigatori) ha acquisito questa sorta di magica e unica proprietĆ autoaffermativa che a me fa un po' paura. E penso che dovrebbe farne anche a voi.
Il punto ĆØ che in questi anni li si vede come funghi attraverso i fili d'erba dopo una pioggia di fine estate. E mi sembra una tendenza tutta peculiare di questi strani tempi. PerchĆ© non mi pare che una volta succedesse. Mina o Celentano non hanno (mai) scritto romanzi - correggetemi se sbaglio -. E nemmeno Walter Chiari o Raimondo Vianello o Domenico Modugno o Corrado. Adesso invece il Romanzo (almeno in Italia, altrove non saprei, ma non mi pare... e non venite a dirmi che ĆØ la solita triste storia dei santi, poeti e navigatori) ha acquisito questa sorta di magica e unica proprietĆ autoaffermativa che a me fa un po' paura. E penso che dovrebbe farne anche a voi.
Popolo di santi, poeti, navigatori, commissari tecnici e scrittori. Pare che persino la Pellegrini si sia cimentata...
RispondiEliminaLa Pellegrini?! Orpo, ho controllato: in capo a lei a me risultano due libri, ma entrambi di natura biografica. Insomma, un romanzo da lei non mi pare proprio. Mi sbaglio?
EliminaPremetto che nello specifico non ho letto il libro, e che quindi, per quel che ne so, questo cantante potrebbe rappresentare una geniale eccezione, ma devo dire che purtroppo le cose sono molto piĆ¹ semplici (e scoraggianti) di quanto ipotizzi tu: la martellante inferiorizzazione pubblicitario-televisiva e gossipparo-giornalistica subita dalle masse ha fatto sƬ che oggi piĆ¹ di ieri i “nomi” servano a vendere, e la grande editoRAGLIA ci si ĆØ buttata a capofitto. (Spesso i libri di questi personaggi sono sollecitati dall’editore-mercante). Sto dicendo che ĆØ colpa anche di chi compra i libri? Certo che sƬ. Se, per stare all’esempio-incubo evocato (o solo immaginato?) da chi ha (ben) commentato prima, c’ĆØ chi pensa che una nuotatrice possa improvvisamente rivelarsi interessante (e brava) su carta quanto lo ĆØ in piscina, allora questa gente se lo merita, il declino mentale e cultural-editoriale che ci sta ammorbando e affossando.
RispondiEliminaCerto ĆØ un bel mistero, il fatto che forse l’UNICO mestiere per cui nessuno ha Rispetto ĆØ oggi quello di scrittore.
C’ĆØ un amico di mio padre, colto e intelligente, che in qualsiasi altro ambito artistico (musica, pittura, cinema) ha gusti raffinatissimi, che vanno a premiare i veri Artisti (e a premiare sĆ© stesso, perchĆ© cosƬ si fa del bene anzichĆ© del male!) ma quando si tratta di narrativa non fa altro che ingurgitare i propagandati bestsellerozzi che stanno in classifica, magari scribacchiati da politici, registi, soubrettes della tv…
Per assurdo, noi scrittori siamo rimasti i soli ad avere questo Rispetto per le professioni altrui, e a non ricambiare le loro irriguardose invasioni di campo.
Io, scrittore, non incido canzoni, non giro film, non presento trasmissioni sportive, non scrivo sui giornali, non siedo in parlamento, non pretendo di scendere in campo all’Olimpico o a San Siro…
Forse sarebbe ora di cominciare, provocatoriamente, a farlo… :))))
Nemmeno io ho letto il libro, ma infatti la mia non ĆØ un'invettiva contro Sangiorgi. Mi ĆØ capitato di assistere a "invasioni di campo" del tutto funzionanti. Mi viene in mente Zampaglione che ĆØ passato dalla musica al cinema con un'opera horror (Shadow) davvero di tutto rispetto.
EliminaC'ĆØ senza dubbio l'aspetto biecamente editorial-commerciale che tu giustamente sottolinei. Le case editrici speculano sulla popolaritĆ pregressa dell'autore, visto che prima di ogni altra cosa ĆØ il nome che vende.
PerĆ² ĆØ anche vero che l'esempio che fai, dell'amico di tuo padre, il quale malgrado la raffinatezza dei suoi gusti artistici, in ambito letterario segue le mode e le classifiche, deve fare pensare che ci sia sotto qualcos'altro. PerchĆ© in letteratura si ĆØ schiavi della classifica e dei best seller e al cinema no? Forse perchĆ© l'offerta del cinema ĆØ tutto sommato ridotta, mentre quella letteraria invece ĆØ smisurata e in questa specie di maelstrom ĆØ difficile orientarsi?
Infine dici bene sul Rispetto per le professioni altrui. Tutti pensano di potersi improvvisare scrittori, un po' come tutti pensano di potersi improvvisare politici. Basta la spintarella giusta. Eppure non tutti pensano di improvvisarsi cantanti, nƩ si vedono scrittori che a un certo punto hanno fatto il percorso inverso e si sono messi a fare i cantanti.
Di certo anche questo ĆØ un triste primato dell'italianitĆ , perchĆ© altrove - come dicevo - non mi pare che accadano cose del genere.
Da quando ho preso l'impegno di pubblicare settimanalmente la classifica dei libri piĆ¹ venduti sul mio blog sono sempre piĆ¹ schifata da ciĆ² che sta ai primi posti di queste classifiche, da quello che la gente tende a comprare, da fastidio a me che sono una mediocre lettrice e pure poco intellettuale, figuriamoci come si devono sentire scrittori seri e talentuosi che non riescono ad emergere e lettori giustamente esigenti
RispondiEliminaComunque non stare a credere granchĆ© a quelle classifiche. Non ĆØ affatto detto che corrispondano al vero, anzi. D'altro canto non si deve dimenticare che - come diceva lo Zio qui sopra - in moltissimi casi le classifiche servono per fare vendere i libri. E ho detto tutto.
EliminaAgli scrittori seri e talentuosi per lo piĆ¹ non frega un accidente delle classifiche: ĆØ sufficiente continuare a pubblicare dignitosamente le proprie opere. Penso a uno come Michele Mari. Poi ci sono anche quelli seri e talentuosi che non riescono nemmeno a fare uscire il manoscritto dal cassetto del loro comodino, ma questa ĆØ altra (triste) storia...
oggi pubblicare ĆØ divenuto un bisness tutti possono farlo ma pochi sono poeti e scrittori.. un sorriso..
RispondiEliminaSul fatto che pubblicare oggi sia un business, ĆØ vero. A dire il vero per gli editori lo ĆØ sempre stato, non ĆØ che prima erano mecenati. Non lo sono mai stati. Ma oggi l'aspetto del business ĆØ molto piĆ¹ spinto (come in ogni altro settore del commercio) e di sicuro ĆØ un settore dove ĆØ possibile che girino anche dei gran soldoni, cosa che un tempo era piĆ¹ difficile.
EliminaDetto questo, il fatto che tutti possano farlo, ĆØ falso. A meno che non consideri con quest'affermazione l'autopubblicazione su siti tipo Ilmiolibro.it e simili, o in autonomia in formato e-book. Ma va detto che non ĆØ che conti granchĆ©.
Infine che pochi siano Poeti e Scrittori (mettiamoci la maiuscola, va'), ma questo vale per ogni forma di Arte.
secondo me non ĆØ cambiato granchĆ© da sempre (voglio dire: anche nella bibbia ci sono le parti piĆ¹ poetiche e quelle splatter, o almeno noir: non sono il guardiano dimio fratello). il problema ĆØ la disperazione degli editori... secondo me la percentuale di lettori veri non dev'essere granchĆ© aumentata dal medioevo, almeno in italia
RispondiEliminaora ĆØ cambiato il modo di diventare famosi, prima dovevi come minimo aver fatto una crociata, una guerra, una cappella sistina... ora basta andare al grande fratello
non credo che tutti 'sti personaggi famosi abbiano un libro nel cassetto (perlomeno bisogna saper scrivere, non necessariamente bene), sono gli editori e i produttori cinematografci che chuedono di scrivere (qualunque cosa voglia dire) libri o dirigere film a chiunque sia (per qualunque motivo) famoso in tivvĆ¹.
pensa che bello: la franzoni che scrive un libro per bambini, o fiorito un giallo, dell'utri una storia di mafia, ecc.
nontroverebberoun editore? non ci sarĆ qualce editore che glielo ha giĆ proposto?
a proposito:
RispondiEliminadice che il 30% di dirigenti, imprenditori, professionisti, perfino neolaureati non ha letto un libro nell'arco degli ultimi dodici mesi...
ma qual era l'argomento?
E' vero che non ĆØ cambiato granchĆ©. Molti grandi scrittori hanno spesso avuto un pessimo rapporto con l'editoria. Difatti non ĆØ un caso che molti siano morti poveri in canna o, comunque, certo non arricchiti. Oggi la televisione e i media hanno introdotto un ulteriore elemento di disturbo nel sistema. PerchĆ© se ĆØ vero che un libro si vende prima di tutto grazie alla popolaritĆ del nome dell'autore, comunque essa sia stata acquisita, ĆØ abbastanza prevedibile che l'editoria si giochi ogni carta possibile per applicare questo paradigma. E televisione e i media oggi hanno moltiplicato le occasioni di popolaritĆ propedeutica alla vendita editoriale.
EliminaPoi ĆØ chiaro che non tutti questi "VIP" hanno un libro nel cassetto. per quello ci sono i ghost writer.