Il problema è che a nutrire le rivoluzioni è il popolo, nel senso che nelle rivoluzioni il popolo è il combustibile che le alimenta e come tutti i combustibili brucia. Dopo torna ancora una volta l'oligarchia. Visione cinica, ma la storia finora non l'ha disdegnata.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica e pertanto non puĂ² considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore declina ogni responsabilitĂ per il contenuto dei commenti e si assume il diritto di eliminare o moderare quelli contrari alle elementari regole della civiltĂ . Salvo indicazioni diverse, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti dalla rete. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo ilgrandemarziano(at)gmail.com
Il problema è che a nutrire le rivoluzioni è il popolo, nel senso che nelle rivoluzioni il popolo è il combustibile che le alimenta e come tutti i combustibili brucia. Dopo torna ancora una volta l'oligarchia. Visione cinica, ma la storia finora non l'ha disdegnata.
RispondiEliminaIl problema è che il popolo vuole (sempre) il cambiamento, ma lo vuole (sempre) a costo zero. E siccome lo vuole a costo zero, la politica (democrazia) gli dà quello che vuole, perché la democrazia dà sempre al popolo quello che vuole. Peccato che un cambiamento a costo zero, sia un non cambiamento, perché i cambiamenti non sono mai a costo zero. E quando parlo di costo zero, lo intendo sia dal punto di vista morale, che materiale.
EliminaGreat sshare
RispondiElimina