A tutto ciò intravedo due principali conseguenze che tenderanno a realizzarsi, peraltro entrambe positive per il lettore, improntate alla compensazione (risarcimento?) - almeno parziale - di ciò che l'esperienza dell'acquisto del libro fisico toglierà. La prima è il doverosissimo crollo del prezzo dell'e-book, ancora oggi mediamente (e assurdamente) troppo alto rispetto alla corrispondente edizione cartacea, vista anche la mancanza dei costi vivi di stampa e distribuzione. Una stima media sommaria che ho fatto, escludendo le offerte speciali, si attesta oggi intorno a circa il 25% in meno. Questo significa che se un libro cartaceo lo paghi 10,00€, il suo omologo virtuale (peraltro con tutti i problemi, niente affatto banali, legati alla reale proprietà dell'oggetto ecc.) adesso ti costa 7,50€. Ancora troppo. Penso che un prezzo sensato per una nuova edizione dovrebbe attestarsi almeno intorno al 50/60% in meno rispetto all'edizione cartacea, un obiettivo che è già molto vicino nel mercato americano tradizionalmente molto più avanti di quello italiano. Questo potrebbe portare il lettore a essere più indulgente nell'acquisto di un libro, anche in caso di non completa convinzione. Insomma, se un libro ti viene offerto a 2€, puoi anche pensare di comprarlo senza esserne troppo informato o non esserne completamente convinto: ti basterà solo un po' di (sana) curiosità.
La seconda è la necessità dell'incremento della qualità dell'informazione libraria in rete. E questo, nel marasma incontrollato e incontrollabile dell'offerta già presente di recensioni sul web, può sembrare un paradosso (o un'autentica follia), ma a mio avviso non lo è perché, a dispetto di questo, è difficilissimo trovare in rete recensioni serie, competenti e soprattutto intellettualmente oneste, dunque complessivamente affidabili. Si passa dalla pigra (e odiosa) ricopiatura del comunicato stampa o della quarta di copertina, che davvero non aggiungono alcun valore aggiunto, al pezzo scritto per melliflua piaggeria, fino alla repellente recensione-di-scambio, che dunque mai potranno essere davvero critiche e in qualche modo utili. E questo è un machete valido sempre, ma soprattutto nell'intricato (e variegato) bosco degli autori sconosciuti e/o pseudoesordienti. La rete può essere un mezzo potente a disposizione di tutti, se utilizzato almeno con passione vera, magari anche con un po' di talento. Specialmente nel momento in cui l'e-book in qualche modo ha contribuito a livellare le possibilità tra grandi e piccoli autori. Ma è anche un oceano molto salato. Chi millanta, o non ha i numeri, per quanto si sbracci, non riuscirà mai a galleggiarvi sul serio. Autori, editori, lettori e recensori sono avvisati.
be', hai centrato il punto! :)
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