Una maestra su tre assume abbastanza calcio
Credo abbiate sentito anche voi della storia di Maria B. (nome di fantasia), 48 anni, maestra elementare di Barra (NA), la quale tentando di sedare una rissa tra due alunni della sua classe, si è vista rifilare un violento calcio da Francesco T. (nome di fantasia), ragazzino di 10 anni, che le ha spappolato la milza, facendole così rischiare la vita e subire un intervento chirurgico di tre ore, per fortuna riuscito. Quello di cui forse però non siete a conoscenza, sono i provvedimenti presi a carico del ragazzino. Innanzitutto Francesco è stato espulso con un rosso diretto ed è stato accompagnato fuori dalla scuola dai fischi degli alunni delle altre classi. In secondo luogo, il Giudice Sportivo gli ha comminato tre giornate di squalifica e la confisca della Playstation. I suoi genitori tuttavia hanno fatto sapere di voler ricorrere per far ridurre la squalifica di almeno due giornate e fargli ottenere la restituzione della console. Le motivazioni principali risiederebbero nelle reiterate provocazioni della maestra nei confronti del ragazzino solo perché non faceva regolarmente i compiti a casa e, relativamente alla revoca della confisca della Playstation, nel fatto che «Altrimenti dobbiamo giocarci noi con lui», ha dichiarato la madre in conferenza stampa.
anche il presidente della repubblica ha preso posizione in modo netto sulla vicenda....
RispondiEliminaLa cosa peggiore è che è già partito il ridicolo teatrino del perdono. Quando fra cinque-sei anni il piccolo Stronzo (nome di fantasia) commetterà il suo primo omicidio (eventualità non di fantasia), la prima domanda in automatico che i giornalistucoli faranno ai parenti della vittima sarà : "Perdonate l'assassino?"
RispondiEliminaE temo che la risposta, purtroppo, non sarà un Vaffanculo.
mah...
RispondiElimina@Lumaca: come faremmo senza il Presidente...
RispondiElimina@Zio: "Era un bravo ragazzo, ogni tanto ci incontravamo sull'ascensore, salutava sempre."
@ciku: boh... ;)
Quella è una mamma ?
RispondiEliminaMiaMadre, quando al liceo andava a parlare con i professori, che ovviamente le dicevano 'è intelligente, ma non si impegna abbastanza', invece di difendere LaFiglia, asserendo che si sbagliavano e che in realtà ero celebralmente lesa e che più di quello non avrei potuto fare, li sosteneva, dando anche particolari su come in effetti i libri li lasciassi volentieri da parte > mazzate a scuola + pipponi assurdi dal genitore.
RispondiEliminaSono stata allevata a suon di sensi di colpa, questo ha fatto di me una persona emotivamente vulnerabile, ma almeno mi ha tenuta lontana dal delinquere (in varie forme e sfumature).
Ebbravi i genitori garantisti del faciullo disturbato.
Un esempio di quanta merda ci stia sommergendo.
RispondiElimina@ReAnto: no, è una metafora.
RispondiElimina@NavigoaVista: è sempre una questione di equilibri e il problema è proprio che siamo in una società squilibrata. O gli si garantisce protezione a fronte di qualsiasi nefandezza, oppure li si fa fuori perché sono troppo occidentali.
@Matteo: diciamo che basta avercela anche a un palmo sotto il mento, che la puzza si sente lo stesso.
a una mia amica è successa quasi la stessa cosa (senza intervento). però il fattaccio è avvenuto durante un gioco. dico solo che molto probabilmente è colpa del bimbo, molto probabilmente è un delinquente, molto probabilmente i genitori non lo stanno educando in modo adeguato e bla bla. però magari bisognerebbe conoscere anche il vissuto dell'alunno. una volta ho "atterrato" fisicamente un bambino che bestemmiava e sputava e prendeva a calci (me e i compagni). era un bambino con grosse difficoltà emotive.
RispondiEliminaMio figlio fa prima media in una tranquilla cittadina della provincia piemontese, dove tutti appaiono belli e bravi. Mi racconta di episodi da carcere minorile. Spaccio di droga nei bagni, insegnanti insultati, un insegnante all'ospedale con mandibola rotta grazie a un pugno,sputi in faccia e minacce. Però qui siamo bravi a tenere tutto nascosto. Non lo vedrete mai sui giornali. Perché qui siamo tutti civili, educati, abbiamo tante belle aiuole fiorite, andiamo a messa la domenica e lecchiamo anche il culo a destra e a sinistra. Poveri insegnanti. Vanno a scuola con la paura. Povero mondo.
RispondiEliminaho lo stomaco aggrovigliato,Oggi disattivo il cervello e faccio la maglia
RispondiEliminaot: marziano ma non hai messo L'era Del Porco di Morozzi secondo me il più bello.
OT OT: ma quando arriva i phone 4 che sto andando avanti con un nokia da 30 euro aspettandolo?
Ieri sera ho sentito qualcuno raccontare con voce di circostanza che la maestra appena riavutasi dalle anestesie ( era cotta?) ha espresso la ferma volontà di perdonare il decenne (10 anni!!!) e i genitori,quelli li perdona?
basta vado a tricottare che mi calma sempre
ciao
@ciku: certo. E infatti (lo esplicito, perché ho l'impressione che ad alcuni non sia risultato chiaro, nonostante il tono marcatamente surreale): tranne il ferimento della maestra, tutto il resto del post è *inventato*. Dunque non è un giudizio sulla vicenda in sé, né tantomeno sul comportamento dei genitori, di cui dalla cronaca non evince alcunché, quanto una metafora generale su (a) i cattivi esempi e (b) il menefreghismo parentale. Quindi non è detto che questi fattori si applichino al fatto in questione, però sarebbe bene che certe cose facessero comunque riflettere.
RispondiElimina@fizzi: OT1 tricotti? Allora mi sa che vai d'accordo con Knitting Bear...
RispondiEliminaOT2: Dove dovevo metterlo L'era del porco del Morozzi? Tra i libri letti? Ma se non l'ho ancora letto? Comunque lo voglio leggere.
OT3: l'iPhone4? E cos'è? ;-)
Quanto alla reazione della maestra, cosa dovrebbe fare? Cosa faresti tu al ragazzino se fossi nei suoi panni? Gli prenderesti la milza a morsi o gli faresti scrivere 1000 volte "Non devo prendere a calci la signora maestra"? Sui genitori (come pure sul ragazzino) non mi esprimo, perché non ho elementi.
Penso che questi fatti debbano far pensare (discutere), più che far giudicare. Per il resto ti rimando alla mia risposta qua sopra.
@Simo: appunto. Grazie della tua testimonianza di mamma-in-trincea.
RispondiEliminaIo sono una maestra...ho lavorato in scuole ghetto..con bambini..violenti, delinquentelli in erba...
RispondiEliminaUn'alunnA di quarta,ripresa da me parecchie volte per la sua "VIVACITA'"..(guai dire che i bambini sono CATTIVI..) mi si è parata davanti (nonostante il mio nanismo mi arrivava all'inguine) e con aria di sfida mi ha detto:
- Avanti, che vuoi..alza la voce un'altra volta che mi picchio da sola, mi riempio di lividi e poi vado dai carabinieri a denunciarti!
Non l'ho più rimproverata...
(fortuna era una supplenza breve.......)
@Grace: la tua storia è da brividi. E non voglio pensare cosa possa significare doverci avere a che fare tutti i giorni, con pargoletti simili...
RispondiEliminaAh..volevo specificare che non ero a Napoli, ma a Padova...sai Marziano..per quelli che pensano che certe cose succedano solo al SUD :-(
RispondiElimina@Grace: hai fatto bene a specificare. Certe cose succedono anche su altri pianeti... Su Marte no, però, perché qui se i marzianini sgarrano non ci andiamo tanto per il sottile. Quando va bene sono punizioni severe (ma applicate, non minacciate), quando va male li gonfiamo.
RispondiEliminaquesta società è sempre più il prodotto di una non cultura anche televisiva... e la non cultura anche televisiva è sempre più il prodotto di questa società , se si può ancora chiamara societÃ
RispondiEliminaAnche in Val Gina è così... non dev'essere tanto distante da Marte ;-)
RispondiElimina@Ernest: su questo il rapporto non lo vedo in in equilibrio. A mio avviso la società di oggi deve moltissimo del suo essere (tutto?) alla televisione. Il viceversa non è vero. Il fatto di pensare il viceversa, ovvero che questa televisione derivi da questa società , è un alibi (falso) messo in giro dalla televisione stessa.
RispondiElimina@Grace: già , mi sa che si vede, la Val Gina, anche senza il bisogno di telescopio.
RispondiEliminagrace, madò, pure a me è successo. una bambina di terza (elementare) ha detto ad una collaboratrice che aveva ripreso suo fratello: "io adesso vado dalla bidella e le dico che mi hai picchiata".
RispondiEliminaquando l'ho saputo, le ho subito chiesto spiegazioni e tra le lacrime mi ha detto: eh, ma era uno scherzo...
ho avuto esperienze simili a quelle di Grace,bambini con famiglie disastrate,povere al limite della sopravvivenza ( altro che consolle,mancava il cibo )tuttavia queste famiglie davano regole e queste regole venivano rispettate;mi è capitato di evitare avvisi e note perchè sapevo che i ragazzi sarebbero stati massacrati di botte,in cambio le regole le davo io e l'accordo funzionava.
RispondiEliminaVi racconto del ragazzo che usci' da scuola,rubò una macchina, cappotto' in pieno mercato,che stava praticamente sotto la scuola,e poi per paura del padre stette nascosto in un deposito delle cassette per un giorno e una notte? Venne a scuola il mattino dopo con una faccia che me la ricordo ancora,era solo un bambino spaventato e allo sbando.Oggi i ragazzi non hanno regole da rispettare e credo sia questo il punto della questione.
La famiglia è molle,inconsistente,delegante e priva di valori.
Spesso, non sempre per fortuna.
@ marziano: si,ci vado d'accordo, assolutamente leggilo, ma tu non hai IPhone?
@fizzi: no, a dispetto dei miei mac, un fisso e un portatile, non ho iPhone.
RispondiElimina@ciku: non so se sia accaduta un'anomalia statistica per cui - per caso - siete capitate tutte insieme qui (quelle con esperienze del genere), oppure se queste esperienze siano davvero così ricorrenti. Vorrei tanto propendere per la prima ipotesi, ma...
RispondiEliminaIl marcio fa sempre più scalpore..questo si sa...quindi magari, ancora per un po', propendiamo per l'anomalia statistica.
RispondiEliminaPurtroppo...come dice fizzi il problema è la famiglia...
L'aggressività nei più piccoli cela la fragilità ...
Sono anime belle ..molto sensibili...solo peccato che spappolino milze ;-)
Uffà à à à à ......
RispondiEliminama che volete voi altri? e va bene avrà sbagliato, ma ne succedono di peggio! vogliamo parlare di quando le insegnanti si permettono di sgridarci o metterci un cattivo voto? ma lo sanno a chi siamo figli o no? se faccio venire mio padre succede il finimondo!!!
Grande marziano, lei è appena alla fase introduttiva sugli studi della razza umana e in particolare di talune sottospece.
finirà che pur di non dover giocare con lui i genitori si faranno ammazzare a legnate dal piccolo capitano
RispondiElimina@compagno di classe...: riguardo ai miei studi, potresti avere ragione. Abbi pazienza, sto cercando di mettermi in pari.
RispondiElimina@metropoleggendo: sarebbe una fine adeguata.
ad ogni modo, oggi ci sono di nuovo invalsi. devo consegnare quelle (casu di) prove in quinta tra un'ora. che faccio? mi metto un'armatura?
RispondiElimina@ciku: dipende. Se vuoi solo difenderti, allora l'armatura è ok. Ti consiglio però di scegliere una di quelle in lega leggera al titanio, sennò sai che fatica? Altrimenti tieni presente che un bazooka Terminator-style fa sempre la sua (porca) figura. ;)
RispondiEliminami offrò per la continuazione degli studi:
RispondiElimina-we prufussuress m'ha rutt u' cazz!
-ma va fammocc sta prufesuress i merd!
-ma u sep a chi sò figl' o no!?
-sta zoccol ma mis 4, l'ha gia squartà i gomm ra macn!
-ma che jat ricenn, ca s' sta buon, simm tutt na faigl!
-Marò, m' per o milenes ro cazz, u sep o no comm s'aggisc ca!?