Infatti, osservando mio nipote di 4 anni e mezzo temo di scoprire il momento in cui si trasformerà nel genio attento che è adesso in uno di quegli essere insensati che vanno in giro tutti uguali :(
Condry è un grande, ma questa frase mi pare deboluccia e ribaltabile. I bambini (anche se purtroppo a rischio per l'istinto imitativo, di cui giustamente ha paura Baol davanti alla merda omologante e inferiorizzante che si trasmette oggi) guardano anche e soprattutto per divertirsi, ma potendo sceglierebbero divertimenti ben più intelligenti dei reality (più o meno qualsiasi cosa, dalla Pantera Rosa in su...) Mentre moltissimi adulti sono così stronzi e contorti da venirti a dire, non solo che il reality lo guardano "per capire il mondo", ma che anche tu DEVI guardarlo, altrimenti non potrai capire un cazzo!
p.s. Secondo Tertulliano, la principale beatitudine in Paradiso sarebbe la contemplazione delle torture inflitte ai dannati all'inferno! Il reality definitivo per le pecore e i poveri di spirito... Quindi chi trasmette il grande bordello o finestra sul porcile che dir si voglia non fa altro che regalare ai cretini il loro anticipo di Eden! Rallegratevi ed esultate, cari cretini: come vi vogliono bene le televisioni!
@Baol: quando te ne accorgi è ormai troppo tardi.
@Makavetis: thanks indeed, I'm going to see yours.
@Zio Scriba: nella citazione del GF, il titolo per me è una metafora di tutta la televisione spazzatura. E se i bambini, come dici giustamente tu, guardano lo schermo con la consapevolezza del divertimento, in realtà inconsapevolmente applicano quello che vedono in televisione alla comprensione del mondo. Del resto per i bambini ogni attività è buona per capire il mondo. Il gioco e il divertimento per loro sono il primo strumento e la TV (quando si permette loro di vederla) fa parte di questo. E' questo secondo me il punto di vista di Condry. Ed è per questo che questa citazione personalmente non la vedo così debole.
Quanto agli adulti, forse quello che dici valeva un po' di tempo fa, agli inizi dei reality. Io stesso ammetto di avere seguito - sebbene non con assiduità - la prima edizione, ma spinto da ragioni - per così dire - documentali e antropologiche.
P.S. Bello (e interessante) l'accostamento con Tertulliano. Qualche tempo fa ho letto un interessante saggio ("Reality Shock" di Paolo Martini - Aliberti) dove l'autore fa l'accostamento tra i reality e le esposizioni "etnologiche" che andavano assai di moda a partire dalla prima meta del XIX secolo fino ai primi del XX secolo.
gli adulti guardano la televisione perchè oramai sono anni che hanno chiuso nel comodino il loro cervello, i bambini guardano la televisione perchè gli adulti non gli prestano attenzione.
@Vittorio Palmieri: rispetto alla frase di Condry, hai descritto lo stesso fenomeno da una prospettiva leggermente più distante, ma ugualmente valida. Bisognerebbe dire agli adulti che almeno mettano i cervelli *sul* comodino, in una bacinella d'acqua vicino all'abat-jour. Magari ogni tanto si ricorderebbero della loro esistenza. ;-)
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica e pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore declina ogni responsabilità per il contenuto dei commenti e si assume il diritto di eliminare o moderare quelli contrari alle elementari regole della civiltà . Salvo indicazioni diverse, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti dalla rete. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo ilgrandemarziano(at)gmail.com
Infatti, osservando mio nipote di 4 anni e mezzo temo di scoprire il momento in cui si trasformerà nel genio attento che è adesso in uno di quegli essere insensati che vanno in giro tutti uguali :(
RispondiEliminai found your blog through Leovi and its excellent! I started a new one myself about art, maybe you can check it out too =) thanks!
RispondiEliminaCondry è un grande, ma questa frase mi pare deboluccia e ribaltabile. I bambini (anche se purtroppo a rischio per l'istinto imitativo, di cui giustamente ha paura Baol davanti alla merda omologante e inferiorizzante che si trasmette oggi) guardano anche e soprattutto per divertirsi, ma potendo sceglierebbero divertimenti ben più intelligenti dei reality (più o meno qualsiasi cosa, dalla Pantera Rosa in su...)
RispondiEliminaMentre moltissimi adulti sono così stronzi e contorti da venirti a dire, non solo che il reality lo guardano "per capire il mondo", ma che anche tu DEVI guardarlo, altrimenti non potrai capire un cazzo!
p.s. Secondo Tertulliano, la principale beatitudine in Paradiso sarebbe la contemplazione delle torture inflitte ai dannati all'inferno! Il reality definitivo per le pecore e i poveri di spirito... Quindi chi trasmette il grande bordello o finestra sul porcile che dir si voglia non fa altro che regalare ai cretini il loro anticipo di Eden! Rallegratevi ed esultate, cari cretini: come vi vogliono bene le televisioni!
@Baol: quando te ne accorgi è ormai troppo tardi.
RispondiElimina@Makavetis: thanks indeed, I'm going to see yours.
@Zio Scriba: nella citazione del GF, il titolo per me è una metafora di tutta la televisione spazzatura. E se i bambini, come dici giustamente tu, guardano lo schermo con la consapevolezza del divertimento, in realtà inconsapevolmente applicano quello che vedono in televisione alla comprensione del mondo. Del resto per i bambini ogni attività è buona per capire il mondo. Il gioco e il divertimento per loro sono il primo strumento e la TV (quando si permette loro di vederla) fa parte di questo. E' questo secondo me il punto di vista di Condry. Ed è per questo che questa citazione personalmente non la vedo così debole.
Quanto agli adulti, forse quello che dici valeva un po' di tempo fa, agli inizi dei reality. Io stesso ammetto di avere seguito - sebbene non con assiduità - la prima edizione, ma spinto da ragioni - per così dire - documentali e antropologiche.
P.S. Bello (e interessante) l'accostamento con Tertulliano. Qualche tempo fa ho letto un interessante saggio ("Reality Shock" di Paolo Martini - Aliberti) dove l'autore fa l'accostamento tra i reality e le esposizioni "etnologiche" che andavano assai di moda a partire dalla prima meta del XIX secolo fino ai primi del XX secolo.
e guardando 'Il grande fratello' capiranno che ci sono dementi e persone capaci? :/
RispondiElimina@petrolio: oppure prenderanno i dementi per persone capaci?
RispondiEliminaOppure capiranno che esistono altri dementi oltre ai loro genitori..
RispondiEliminaQuesto succederà un istante prima di diventare dementi anche loro :(
Anche un ex bambino come me guarda la televisione.....per godere......con lo stupendo rigore di Totti ai gobboniiiiiiiiiiiii
RispondiElimina@Grace: oppure capiranno che esistono solo dementi e non vorranno essere da meno.
RispondiElimina@Primo Estinto: a volte anche un rigore contribuisce a far comprendere il mondo, come quando Del Piero cade due metri prima dell'area... ;)
Del Peto? Be', i peti si sa da dove escono ma non dove cadono. Difficile da valutare... :-))))
RispondiEliminaPoveri bimbi...
RispondiElimina:D
RispondiElimina@Zio Scriba: ahah! Il problema Del Peto resta ovunque cada! ;)
RispondiElimina@Lorenzo: i bimbi perlomeno sono vittime. I veri "poveri" sono gli adulti, incapaci di proteggerli.
@Queen B: ;-)
tocca a genitori intelligenti spiegare ai figli che bisogna guardare geo&Geo, Pianeta Mare (perché Tessa Gelisio è bonissima), SuperQuark, Ken Il guerriero...
RispondiEliminaE' troppo azzeccata quella frase!
RispondiElimina@Ubi Minor: hai ragione, si fa prima a fare la lista di quello che bisogna guardare, di quello che bisogna evitare...
RispondiElimina@Dario: e vedrai le prossime! ;-)
Io mi chiedo sempre se siano normali certi che si vedono in tv.
RispondiEliminaUna bella frase.
@Kylie: immagino che la tua sia una domanda retorica... ;)
RispondiEliminagli adulti guardano la televisione perchè oramai sono anni che hanno chiuso nel comodino il loro cervello, i bambini guardano la televisione perchè gli adulti non gli prestano attenzione.
RispondiElimina@Vittorio Palmieri: rispetto alla frase di Condry, hai descritto lo stesso fenomeno da una prospettiva leggermente più distante, ma ugualmente valida. Bisognerebbe dire agli adulti che almeno mettano i cervelli *sul* comodino, in una bacinella d'acqua vicino all'abat-jour. Magari ogni tanto si ricorderebbero della loro esistenza. ;-)
RispondiElimina