Punti di vista da un altro pianeta

mercoledì 17 giugno 2015

Ritorno a Cyberworld

Chi è stato appassionato di fantascienza (letteraria) a cavallo tra gli anni '70 e i '90, non può non avere avuto un rapporto speciale, oserei dire quasi mitologico, oltre che con Urania Mondadori, anche con la Casa Editrice Nord, per oltre un quarto di secolo un punto di riferimento fondamentale per la science fiction in Italia. Dalla Casa Editrice Nord sono infatti usciti quasi tutti i più grandi capolavori classici della fantascienza, dal ciclo di Dune di Frank Herbert a Neuromante di William Gibson, da La svastica sul sole di Philip K. Dick a I reietti dell'altro pianeta di Ursula K. Le Guin, solo per citare alcuni tra i più famosi. Insomma, con le sue collane Cosmo Oro e Argento, la Nord ha segnato indelebilmente l'immaginario letterario fantascientifico italiano e quando nel 1990 venne bandita la prima edizione del Premio Cosmo, la casa editrice aprì ufficialmente i battenti alla possibilità di fare parte di quell'immaginario.

Con il Premio Cosmo, in realtà la Nord non faceva che seguire le orme di Mondadori che solo l'anno precedente aveva introdotto il Premio Urania, premio ormai affermato e consolidato che dura ormai da oltre 25 anni e che nel corso del tempo ha visto la scoperta di autori di rilievo come Valerio Evangelisti. La Nord però si propose di bandire questo suo premio per la pubblicazione del miglior romanzo di fantascienza italiano solo per cinque edizioni. Non ne conosco il motivo, forse perché l'editore non pensava di poter sostenere a lungo lo sforzo – di certo non trascurabile – di gestire la valutazione di molti elaborati ogni anno. Fatto sta che, avendo già sviluppato da un po' di tempo il bernoccolo della scrittura, mi proposi di partecipare. A volte basta poco per far scattare certi interruttori che non lo sai ancora, ma in qualche modo finiscono per cambiarti per sempre. Il punto era che, in quegli anni, parliamo dei primi anni '90, ero invischiato nelle paludi universitarie, nelle sabbie mobili di esami e lezioni. Difficile dunque dedicare anima e corpo alla stesura di un romanzo. Successe così che le varie edizioni si susseguirono fino all'ultima, senza alcuna possibilità di partecipazione.

In occasione di quella del 1995, però, la congiuntura sembrò essere finalmente favorevole. Una laurea conseguita a inizio marzo poteva consentire nei tre mesi successivi, con una stesura forsennata agevolata da una probabile disoccupazione (!), di raggiungere in tempo la scadenza per la presentazione dell'elaborato entro e non oltre il 30 giugno. Sostenuto nei mesi precedenti anche da un'intensa attività di lettura di numerosi saggi sulla realtà virtuale che sarebbe venuta, e che sarebbero stati propedeutici alla stesura, riuscii nel mio proposito proprio in zona Cesarini (spedii il manoscritto proprio l'ultimo giorno), benché l'ultimo mese fui occupato in una borsa di studio e quindi dovetti barcamenarmi tra il primo approccio al mondo del lavoro e le visioni cyber che mi passavano per la testa come folate di vento psichedelico. Insomma, alla fine la imbroccai e nel marzo 1996 ricevetti l'"espresso" dalla Casa Editrice Nord (lettera che custodisco gelosamente) in cui il leggendario Gianfranco Viviani, di suo pugno, mi annunciava la vittoria e, dunque, la pubblicazione nella collana Cosmo Argento, alla quale, un paio d'anni dopo, seguì anche un'edizione nella collana Tascabili.

Oggi, a 20 anni esatti dalla sua stesura e a 19 dalla sua pubblicazione, esce questa nuova edizione in e-book per i tipi di Delos Digital (copertina in alto), dedicata proprio a quel Gianfranco, fabbricante di universi, mancato il 29 agosto 2014, senza il quale questo libro non solo probabilmente non sarebbe mai stato pubblicato, ma forse non sarebbe neanche mai esistito. Chissà, senza questo libro, forse nemmeno questo blog esisterebbe. Si tratta di un'edizione, questa, leggermente revisionata, lucidata per bene, ma non stravolta. Il testo, insomma, è lo stesso dell'edizione originale, emendato solo qua e là da poche sviste, inesattezze e difficoltà di comprensione che all'epoca erano sfuggite. Benché sia rimasta forse qualche ingenuità e qualche peccato (letterario) di gioventù, ho ritenuto imprescindibile che il testo rimanesse fedele all'originale, non solo perché è comunque lo specchio di quel momento della vita e dell'evoluzione dell'autore, ma anche in considerazione del fatto che il romanzo trova la sua cifra e molto della sua ragione d'essere anche nel fatto che uscì proprio nel momento in cui Internet stava nascendo (Netscape Navigator è del 1994 e il primo Internet Explorer è del 1995) e quindi propone una visione precisa di quello che - all'epoca - si poteva pensare sarebbe stata la rete di lì a qualche decennio. L'edizione, va detto, è impreziosita da una bellissima introduzione di Giovanni De Matteo (quello di Sezione π² e Corpi Spenti, per intenderci) e una (doverosa) postfazione del sottoscritto con la quale ho voluto voltarmi indietro a riguardare il romanzo vent'anni dopo.

Per ulteriori info, vi rimando anche qui.

L'e-book è disponibile a 3,99€ sia in formato epub, che in formato Kindle, anche direttamente sul Delos Store o su Itunes.

giovedì 4 giugno 2015

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