Punti di vista da un altro pianeta

venerdì 30 aprile 2010

Come ti ammazzo un film

Mi accorgo che non avevo mai parlato di cinema finora. Dunque lo faccio oggi - peraltro non a caso -, perché oggi esce nelle sale Oceani 3D. Ma non ho il treddì nel mirino. Il mio obiettivo è invece questa deprecabile moda recente di far doppiare incantevoli documentari naturalistici a celebri personaggi del mondo della televisione al solo scopo di poter stampare a grandi lettere il loro nome sul cartellone e pensare così di accalappiare qualche spettatore (idiota) in più, ma trascurando che questo di fatto uccide il film, poiché ne stravolge completamente le coordinate concettuali. Il primo crimine di questo genere si era registrato con il bellissimo La marcia dei pinguini, la cui voce narrante fu doppiata in-de-gna-men-te da Fiorello il quale aveva infarcito il film con sue battute e accoppato la pellicola con la sua personalità, relegando un piccolo gioiellino della cinematografia documentaristica al rango di mediocre varietà (zoologico) del sabato sera. Ed era successo lo scorso anno con Earth - La nostra Terra, doppiato da Paolo Bonolis. In quel caso la pellicola non ne era uscita proprio morta, ma quantomeno ferita gravemente, tanto più se si pensa che nell'originale inglese la voce era del monumentale James Earl Jones (sapete chi è James Earl Jones, vero?).

Oggi quindi il serial-movie-killer colpisce di nuovo e la vittima è - appunto - Oceani 3D, il cui doppiaggio è stato affidato nientemeno che all'apoteosi della comicità nazional-popolare-telefonistica di Aldo, Giovanni e Giacomo. Ma non solo. A quanto pare i dialoghi hanno avuto bisogno di una "rivisitazione" nientemeno che a cura di un personaggio del calibro di Pino Insegno. Miiiiii, non ci posso credere! Giusto per dovere di cronaca vi dirò che nell'originale francese la voce narrante è invece affidata a Marion Cotillard, Premio Oscar 2008 come attrice protagonista per La vie en rose. Se ce ne fosse bisogno, dunque, questo dà una volta di più la misura del livello culturale medio della popolazione italica per la quale evidentemente si considera che non bastino la bellezza, la poesia, la magnificenza, lo splendore, la forza, il lirismo e la spettacolarità della Natura (per giunta in 3D) per convincere a spendere il prezzo di un biglietto. Ma c'è un altro fatto assai curioso che voglio farvi osservare. Nel poster originale si vede una tartaruga (giustamente visto che è la protagonista del film), mentre nel poster italiano è raffigurato un delfino (che invece non c'entra un cazzo). Ebbene, in effetti pare che la scelta derivi dai risultati di uno studio della Facoltà di Psicologia Comportamentale dell'Università di Gorgonzola secondo cui - tipicamente - se gli italiani vedono un delfino vengono presi da un impulso irrefrenabile di correre al cinema, mentre di fronte a una tartaruga marina - sarà di certo successo anche a voi - non resistono dal restarsene a casa davanti alla tv a infilarsi con gioia le dita nel naso.

19 commenti:

  1. che dirti se non che hai ragione?
    io rimpiango la fantastica voce della buonanima di claudio capone. mai invadente, solo stile, sobrietà e grandissima professionalità.

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  2. comprendo e sottoscrivo tutto quello che hai detto. però c'ho voglia di fare l'avvocato del diavolo per un momento, e dico: magari, non lo so, non l'ho visto, è un documentario splendido. magari, senza ag&g (che negli ultimi anni perdono colpi a go-go) andrebbero a vederlo in 20. magari, così, ci andranno in 200. e al di là delle questioni puramente economiche, qualcuno, che altrimenti si sarebbe perso 'sto film, potrà tornare a casa dicendo: che meraviglia! ma magari anche no...

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  3. Io guardo solo tv americana o inglese, non tradotta ma in lingua originale per due motivi. La TV italiana fa pena, le traduzioni italiane ancora di più. Se non è la censura (sesso non etero o etero spinto, parole pesanti, etc...) è l'intraducibilità insita in ogni lingua oppure come in questo caso la libertà che in Italia si prendono di stravolgere i titoli e a volte intere storie, o banalmente un poster, pensando di farci un favore (es. the Nanny, Xena, o i cartoni giapponesi e mille altri).

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  4. Davanti a squallori e banalità di questo tipo sono sempre più portato a considerare la scritta "CITTADINANZA: ITALIANA" sulla mia carta d'identità come grave insulto alla mia intelligenza. A che punto stiamo con la mia richiesta d'asilo politico e culturale su Marte?

    p.s. ecco perché il mio ultimo romanzo incontra difficoltà di collocazione editoriale: parla di un ragazzino con problemi caratteriali che vuole bene soltanto alle tartarughe... dovevo metterci I DELFINI, orca italiA!

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  5. che poi se andiamo a vedere da un punto di vista commerciale, pino insegno ogni film che fa è un megaflop totale e aldo giovanni & giacomo negli ultimi tempi non è che siano proprio al massimo della popolarità..

    questa scandolosa pratica tutta italiana tra l'altro coinvolge spesso pure le pellicole d'animazione (come robots doppiato da dj francesco!) o uno shaolin soccer doppiato da calciatori che nemmeno sanno parlare in italiano.
    cazzo, pensare che in francia invece hanno chiamato quella dea di marion cotillard, che ha anche una voce stupenda, fa molto riflettere!

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  6. @luxus: ce ne sarebbero di belle voci, sobrie, se solo si volessero usare.

    @ciku: è vero che così probabilmente lo vedranno di più (ma non così tanti, a mio avviso). Ma coloro (gli idioti) che ci saranno andati solo perché attirati dalla presenza del trio, per che cosa lo avranno apprezzato? Per le immagini meravigliose o per il trio? Il punto sta in quello che ho chiamato stravolgimento delle coordinate concettuali del film, che passa da documentario naturalistico a un ibrido "zoo-zelig". E nel fatto che queste cose succedono *solo* in Italia.

    @sleeper: hai ragione, i telefilm americani in lingua originale sono tutt'altra cosa. E non parliamo poi dello stravolgimento dei titoli, altro tasto (molto) dolente. Però non bisogna confondere le inevitabili conseguenze di una traduzione o di un doppiaggio (per quanto bene possano essere fatti non saranno mai come l'originale), con scelte di marketing intellettualmente disoneste.

    @zio: lo sai che qui su Marte siamo pronti ad accoglierti con tutte le nostre braccia aperte! E' il volo che costa una cifra...

    p.s. c'è sempre tempo per una ulteriore revisione: cambi le tartarughe coi delfini, ci aggiungi un amichetta vampira impallata coi lucchetti, un carabiniere-poeta e un cassintegrato-gay, amalgami il tutto con una storia giovanile di maltrattamenti, riscatto, perdono e Provvidenza (mi raccomando la Provvidenza), dopodiché ci infili - a capitoli alterni - le vicende di una parrocchia di periferia che non ha beccato l'8x1000. Quale sarà il segreto del prete? Sarebbe un Bestseller. ;)

    @marco: l'unico che ho sopportato senza troppo sforzo è stato Frizzi-Woody (e comunque nell'originale era Tom Hanks, per dire...). Peccato solo che il francese non lo capisco abbastanza per vederlo in originale, però magari sottotitolato...

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  7. Caspita! Se mi venisse il blocco dello scrittore (che però secondo me agli scrittori veri non viene MAI, è solo una scusa degli scrittorelli-bluff) ti potrei assumere come Ghost Writer! :-))

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  8. @Zio: sappi solo che costo parecchio... ;)

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  9. film disintegrato direi!!!! Per non parlare di sta menata del 3d...
    saluti

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  10. L'Italia macella tutto, probabilmente si sente in dovere di compensare l'exploit rinascimantale distruggendo come meglio può tutto ciò che è arte e bellezza.

    Ormai qui si educa al becero, all'impresentabile, al ridicolo, anche perchè se no col cacchio che ci faremmo governare da certa gente. Vi stupite che in Francia questo film lo vedano commentato da Marion Cotillard e qui ci becchiamo i tre balordi? Io mi stupisco di più del fatto che tra il nostro ministro delle pari opportunità abbia nel curriculum qualche sexy calendario invece che incarichi accademici o istituzionali.
    Questo blog mi piace sempre di più, spero di non essere bannata dal momento che non conosco James Earl Jones... mi documenterò, prometto.

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  11. certe cose non dovrebbero essere permesse ma... siamo in "libero mercato"!
    come quando traducono i titoli dall'originale con frasi che: invece non c'entrano un cazzo, appunto.

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  12. @Ernest: bisogna vederselo in originale, al massimo sottotitolato.

    @knitting bear: molto interessante la teoria della compensazione dell'exploit rinascimentale.

    Quanto a ministri e ministeri, e ai loro relativi curricula, dipende sempre da quali sono i loro compiti "istituzionali".

    Infine, James Earl Jones lo conosci di sicuro. Solo che non sai che è lui.

    Grazie per l'apprezzamento! :-)

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  13. @angie: Il prototipo di quello che dici è "Eternal Sunshine Of The Spotless Mind". Peraltro bellissimo film, tradotto con... (no, non ce la posso fare).

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  14. qualcuno di voi ascoltava condor, su radio 2? stesso discorso. lo si toglie e lo si rimpiazza con nonsocosa, un programma a misura di cciovani, dove dire la parola "fffigo" (o "fffico", a seconda del luogo di provenienza) fa molto fffigo (o fico, ovviamente). condor? naaaa, troppo "intelligente" per la media italiana. evidentemente è questo niente che (la maggioranza de)gli italiani cercano. e questo gli viene dato.

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  15. @ciku: è vero che il pubblico fa il mercato. Ma sono convinto anche che in una certa misura il mercato faccia il pubblico.

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  16. http://margi.bmm.it/robotica/images/cane_che_si_morde_la_coda.gif

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  17. sai com'è... tartarughe, delfini, cani, gatti... una faza una rraza!

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  18. Quanto hai ragione! sono totalmente d'accordo. I doppiatori famosi distolgono l'attenzione dalle immagini, e fra l'altro Aldo ha una voce insopportabile...

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