Anche la somiglianza fisica dei due individui, che può giungere all'identicità nel caso degli omozigoti, può essere foriera di complicità ed equivoci, per lo più cercati dai diretti interessati. Del resto, fin dalla più tenera infanzia, i gemelli capiscono fino a che punto il resto del mondo faccia fatica a distinguerli, e per questo giocano sull'ambiguità, scambiandosi non solo i vestiti, ma anche idee, parole e comportamenti, in una sorta di esercizio di potere esclusivo, inaccessibile al resto del mondo. È piuttosto emblematico il caso di due gemelli eterozigoti (quindi non somiglianti), che intrapresero carriere diverse ma altisonanti: uno quella politica, l'altro quella ecclesiastica. Ma non colpiva tanto il fatto che le loro qualità e attitudini li avessero portati al vertice dei rispettivi settori, quanto piuttosto che sovente, quando capitava loro di dover tenere discorsi pubblici, anche in età matura si divertivano a mescolare la carte in tavola in una specie di continuo gioco di rimandi vicendevoli a distanza.
Gli studiosi considerano paradigmatico, ancorché non unico, il caso di un importante discorso tenuto verso la fine di una dura campagna elettorale, quando il politico parlò alla piazza di amore e di miracoli, mentre solo due giorni dopo l'ecclesiastico non ebbe alcun ritegno a replicare in altra sede, dando apertamente indicazioni di voto (a favore del fratello, naturalmente), salvo poi ritrattare il giorno dopo (stessa abitudine del fratello), nonché promettendo trasparenza e verità circa fatti oscuri, sui quali già da molti anni era invece stato disposto il segreto. Per questo la loro vicenda è ormai stata assunta a titolo di case study accademico di una condizione più che unica nell'ambito dei rapporti tra gemelli, perché in un comportamento del genere gli scienziati hanno ravvisato una tripla componente psicologica corrispondente alle tre istanze intrapsichiche tipiche del modello freudiano: la prima, strumentale e consapevole, corrispondente all'ego, è quella istintiva di sostegno, ovvero di andare in ogni occasione l'uno in soccorso dell'altro; la seconda, più psicologica e innata e quindi inconsapevole legata all'es, è quella di confondersi l'uno con l'altro e di indulgere in una latente ma continua confusione identitaria; il terzo è infine quello del super-ego, ovvero l'espressione inconsapevole di un'invidia reciproca per cui ciascuno dei due alla fine tende in realtà a voler essere l'altro o, meglio ancora, a riassumere su se stesso entrambi i ruoli.
Boh, io son figlia …single e la politica, per me, è come il puzzo di frutti andati a male.
RispondiEliminaO______x
@Yuria: il problema è che quei frutti stanno nel cestino sul tavolo di casa nostra e non basta turarsi il naso per illudersi che non coinvolgano il nostro menù.
RispondiEliminaMi piacerebbe ricordare ai cardinali, che i comandamenti sono 10 e potrebbero invitare anche a non votare per chi ruba, per chi dice falsa testimonianza ecc. Oppure potrebbero invitare a una riflessione più sensata sull'importanza dell'aspetto fisico nella vita in generale e in politica in particolare, oppure potrebbero dire cosa pensano di che cornifica la moglie o fa festini pieni di escort. Il fatto è che usano il tema dell'aborto perchè è l'unico che gli serve per combattere i loro nemici "comunisti", gli altri peccati sono troppo trasversali. Sempre più schifo.
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