Punti di vista da un altro pianeta

giovedì 19 maggio 2011

Dacci oggi la nostra Ruby quotidiana

A dispetto di come ce la stanno dipingendo i media, c'è qualcosa di diverso stavolta, qualcosa su cui vale la pena soffermarsi, perché stavolta non si tratta solo di lurida, schifosa, immonda pedofilia da sacrestia. Perché naturalmente i media fanno quello che gli viene meglio: sbattere il mostro in prima pagina. E se ha addosso una tonaca, tanto meglio. C'è qualcosa di più potente a livello promozionale dell'ossimoro etico?

Però questa brutta faccenda di Sestri Ponente (Genova) non è assimilabile in tutto e per tutto alle altre storiacce di abusi sessuali su minorenni da parte di ecclesiastici. E questo aspetto, su cui i media omettono di soffermarsi (o per lo meno quelli che è capitato a me di leggere), ha dei risvolti che sono ancora più importanti e terribili del fatto di cronaca, già di per se stesso raccapricciante.

Ci sono infatti due fattori diversi dal solito in questa vicenda. Il primo è che, a dispetto di quello che a giudicare dagli SMS il prete desiderava («Non li voglio di sedici anni, ma più giovani. Quattordici anni vanno bene»), i ragazzini ancorché minorenni, erano già degli adolescenti intorno ai 16 anni, dunque non proprio dei bambini. Il secondo è che secondo quello che sembra risultare dalle indagini, il parroco "comprava" i favori sessuali dei ragazzi in cambio di droga, nella fattispecie cocaina.

Ora, pur nella consapevolezza di correre il rischio di generalizzare e semplificare e dunque di addentrarmi su un terreno per forza di cose molto minato, mi viene da osservare che rispetto al sesso, un adolescente di 15/16 anni non può essere assimilato a un bambino, poiché (a) a quell'età è già sessualmente attivo e si suppone che conosca (o dovrebbe conoscere) i meccanismi della sessualità e, pur magari non avendo il necessario bagaglio psicologico e morale per difendersi del tutto da situazioni morbose, dovrebbe essere in grado di discriminare - e giudicare - una situazione anomala, da una situazione che non lo è; e (b) a quell'età un ragazzo dovrebbe avere le facoltà psichiche e, soprattutto, le capacità fisiche per tirarsi indietro.

Difatti qui si sta parlando di sesso (su minori) in cambio di qualcosa che non è la classica "caramellina dallo sconosciuto". Vista dunque la faccenda dal punto di vista degli adolescenti, e fatti salvi i discorsi precedenti, l'idea che mi sono fatto è che in questo caso il sesso possa essere stato concesso dai ragazzi come merce di scambio per ottenere droga. Se i ragazzi si sono concessi per una dose, lo scenario che si configura assume in qualche modo connotati diversi.

Naturalmente non mi è dato sapere in che misura sia stato il prete eventualmente a iniziare i ragazzi alla droga in maniera da renderli succubi alla soddisfazione delle sue libidini, o se abbia soltanto approfittato di una loro debolezza sviluppata in contesti sociali o familiari difficili. La vicenda è scura e quantomai torbida, parlando anche di "festini in canonica". Ma resta il fatto - come sembra - che degli adolescenti hanno concesso i loro favori sessuali in cambio di droga e questo mi pare significhi almeno che nelle categorie mentali degli adolescenti questo processo di pensiero era in qualche modo pre-esistente o lo era una situazione che gli ha permesso di attecchire e proliferare.

In fondo c'è così tanta differenza tra un ragazzino italiano che pensa di vendersi per un po' di droga, rispetto a una ragazzina marocchina che decide di vendersi per un po' di soldi?

Insomma, il prete si merita una cella a vita per quello che ha fatto anche solo come uomo e ancora di più come simbolo della sacra istituzione che rappresenta, ma siete sicuri che le colpe siano tutte lì? E perché poi scandalizzarsi tanto? Il premier in fondo non ha fatto praticamente la stessa cosa a una ragazzina di 17 anni? Eppure nessuno è andato a scrivere con la vernice sui muri di Arcore: "Giù le mani dalle nostre bambine!" Volete farmi credere che si tratta di un problema solo dell'omosessualità dei rapporti? O il problema è forse legato al fatto che uno è un prete e l'altro invece si crede dio?

18 commenti:

  1. è un problema semplice di miopia di scala di potere...

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  2. Probabilmente il povero prete voleva solo toglierli dalla strada. Penso che gli abbia comprato pure un depilatore industriale...

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  3. Sono d'accordo con te, la tua è un'analisi molto acuta e puntuale. Qui la pedofilia non c'entra, è solo una storia ripugnante di abuso di potere e di prostituzione minorile. L'impatto emotivo diverso dipende dai pregiudizi sull'omosessualità e dall'idea che un prete dovrebbe essere un esempio di moralità specchiata. Ma non doveva essere così anche per i rappresentanti delle Istituzioni?

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  4. Marziano, che bomba di post.
    Grandissimo.
    Io, nel dubbio, lascerei le bottigliate a parlare con entrambi.

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  5. Non dovrei dirlo perchè l'indagine è ancora in corso e non si sa nulla di certo (almeno noi), ma sono portata a pensare che li abbia avviati il prete alla droga, per tenerli in pugno.Che essere abbietto!
    Cristiana

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  6. Sì, erano più o meno gli stessi pensieri che mi facevo ascoltando, e che mi vengono spesso in mente, di questi tempi, non solo per le vicende di sestri o arcore.
    Il discorso prete nonprete in effetti, è capzioso, perché l'atto e la vicenda, in sè, li vedo molto poco dipendenti dal "chi" è a compierli. Certo così non è per i media e lo sappiamo. A me, in genere, infastidisce l'ammissione della chiesa che da 15 anni sapeva di questa "difficoltà" del soggetto in questione e si è limitata a un colloquio...
    io opterei per complicità, in questo caso, e di solito, se io faccio il palo a uno che fa una rapina, finisco condannato anche io...
    mah...
    Comunque, lasciando perdere questa vicenda, che è in effetti ancora da chiarire, hai toccato perfettamente il punto, sul comportamento dei ragazzi di quell'età (14-16-18...).
    Do ut des, è ormai prassi tolleratata e che siano ricariche telefoniche, soldi, posti in parlamento o dietro a una telecamera o droga, sembra che il criterio dello scambio abbia superato in molti casi l'integrità morale o il discernimento bene/male...

    Bisognerebbe davvero riflettere, su elementi simili e un simile cambiamento dei codici etici delle fasce di età più basse. Istruzione familiare e scolastica in primis...

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  7. infatti, prete o premier, la pena dovrebbe essere la stessa, anche se a dirla tutta la notizia data oggi dai tg è che questo depravato li chiedeva di 11, al massimo 12 anni...poco importa, lo schifo resta

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  8. guarda l'immagine che hai postato di Gesù Cristo dice tutto...
    un saluto

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  9. Ottime osservazioni, che schifo, credo che queste cose ci siano sempre state solo che oggi fortunatamente si vengono a sapere, il danno che fanno non è solo alle vittime di qusti sopprusi, ma anche a tutti noi, si perde la fiducia nel prossimo e ci chiudiamo sempre più nei nostri piccoli mondi per sentirci sicuri con le relative conseguenze che non sono certo buone.

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  10. Non credo sia particolarmente sinificativo capire se è stato il prete a iniziare i minorenni alla droga e se ne erano già avvezzi quanto il fatto che il prete, come Berlusconi (se pur a livelli divesi), sfruttava la sua posizione dominante, di potere, di coercizione, di persuasione, di minaccia .... insomma usava il potere come strumento per fare i comodi suoi e uscirne indenne.
    Il prete l'ha fatta franca fino ad ora. Berlusconi la farà franca sempre.
    Cambia solo la quantità ma il concetto è sempre lo stesso: più potere hai, più rubi indisturbato.
    Enunciando il teorema si ha:
    La quantità di refurtiva (ladrocinio, bunga bunga etc) è direttamente proprorzionale alla quantità di potere.
    Mi fermo qui.
    Ma, parallelando, si potrebbero enunciare ulteriori teoremi rigorosamente scientifici e matematicamente perfetti.
    Tutti rigorosamente provati per i politici ladroni.
    Ciao.

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  11. @D.: se in cima alla scala del potere c'è l'abuso del potere stesso, allora è proprio come dici tu.

    @magneTICo: chissà cosa si proietta nel cervello uno così per autogiustificarsi simili comportamenti e riuscire a dormire la notte.

    @knitting bear: grazie! Diciamo che l'esempio di moralità per un prete dovrebbe essere un aspetto rigorosamente strutturato al suo ruolo, mentre per un rappresentante delle istituzioni è solo un optional scomodo e dunque non particolarmente desiderato.

    @MrJamesFord: ehi, grazie! :-) Comunque mi sa che in questo caso non ci sono in giro abbastanza bottiglie.

    @cristiana2011: il fatto che tu sia portata a pensare questo è solo perché ti piacerebbe salvare a tutti costi la pura innocenza dei ragazzi che, in qualità di adolescenti, generalmente innocenti non sono più. Sarebbe bello se fosse così, ma sono portato a pensare che la realtà (ovvero la vita) sia sempre più complicata e traditrice rispetto a quello che noi vorremmo che fosse.

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  12. @gelostellato: se il sesso è visto come "naturale" merce di scambio, significa che c'è innanzitutto una distorsione del valore che gli adolescenti attribuiscono al sesso, ovvero i "codici etici" di cui parli. E io ho qualche idea sul perché si sia giunti a questo punto. Ed è un'idea che ha molto a che vedere col modo con cui sesso, immagini e messaggi legati alla sessualità sono mostrati in televisione e nella società occidentale in generale e dunque trasmessi ai cervelli altamente ricettivi dei giovanissimi.

    @Hobina03: sì, ho visto questa notizia, anche se per ora non è dato sapere se poi queste richieste siano state esaudite. Non so se giuridcamente la pena dovrebbe essere la stessa, probabilmente no, ma di certo c'è una evidente discrepanza di trattamento perlomeno a livello mediatico e di opinione pubblica.

    @Ernest: immagine non casuale, ovviamente. ;-)

    @Galatea: grazie. E' vero, le conseguenze non sono buone, ma bisogna anche pensare che i giornali puntanto i riflettori solo su un infame, e non si deve perdere di vista che nel frattempo ce ne sono a migliaia che fanno il loro dovere con carità, rispetto e fede, di cui (per fortuna) non conosceremo mai i nomi o le facce.

    @Gianni: dal punto di vista del prete è così, infatti. Ma dalla prospettiva dei ragazzi le due alternative non sono del tutto equivalenti. Nel secondo caso, infatti, l'inquietante fenomeno del do-ut-des, dove il "do" è una prestazione sessuale di qualche tipo, assume una rilevanza maggiore, non trascurabile e decisamente preoccupante, come osservava qui sopra anche gelostellato.

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  13. scusa ma, anche se io certe cose non riesco tanto a seguirle (è più forte di me, mi viene il voltastomaco): erano, appunto, di età inferiore ai 16 anni (periodo in cui si comincia più o meno a scegliere), ma come lo dici tu sembri quasi giustificarlo... che poi una "marocchina" si venda (o le abbiano insegnato a farlo) per denaro, col quale poi magari "decide" anche di comprarsi la droga (spesso e volentieri iniziazione che mettono in pratica i protettori-spacciatori) è un po' diverso! mi sembra che i giornali non abbiano risparmiato né l'uno né l'altro caso e, a parte il maggior potere di un premier rispetto a un prete, di difendersi, perché il prete ha l"ordine" che lo condanna, mentre il parlamento non ha condannato il suo capo perché s'è fatto complice (è un dato di fatto, non sto facendo io accuse) la differenza sta anche nel fatto che per il prete non è stato uno o due casi singoli, ma una pratica allargata, pericolosissimo per tutti quei ragazzi abbandonati a se stessi (non mi pare il caso di dare la colpa alle vittime!)

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  14. @angie: non capisco bene cosa intendi quando parli di giustificare. Non mi pare di aver giustificato nessuno. Bensì mi sembra solo di aver sostenuto che questa storia in realtà mette in luce molto di più di una storia di pura pedofilia. Del resto credo che "tecnicamente" dal punto di vista giurisprudenziale la pedofilia sia un reato commesso su individui in età pre-puberale. E a 14 anni si è già in età puberale. Aggiungendoci la faccenda della droga, la questione si fa molto più complessa. Qui non si tratta di dare colpe alle vittime, ma di sottolineare una prassi diffusa tra i giovanissimi (magari non in tutti i contesti sociali, ma di certo in alcuni) quella - come evidenziava molto bene gelostellato - dello scambio della merce, dove una merce è il sesso. Ma non si deve pensare che questo tolga qualche colpa all'aguzzino. Semmai aggiunge qualche colpa alla società e ai suoi veicoli educativi o - per converso - diseducativi.

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  15. è tutta colpa del '68 http://www.ilgiornale.it/esteri/pedofilia_studio_choc_chiesa_americana_e_colpa_dellideologia_68_e_woodstock/pedofilia-papa-benedetto_xvi-preti-chiesa-cattolica-america-usa-ricerca-68-woodstock-ideologia-rivoluzione-sessuale-liberta-vittime-vaticano/18-05-2011/articolo-id=524000-page=0-comments=1

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  16. ma è diverso, Silvio ha pagato una ragazza di 17 per fare sesso solo per evitare che si prostituisse con qualcun altro, che ne so, magari un pm brigatista. E poi lei pure non è pulita; cosa ci devi fare a 17 anni con tutti quei certificati di nascita?

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  17. Guarda ti posso dire con sincerità che chiesa o politici per me è indifferente. Mi fa schifo, in ogni caso, un uomo che abusa di minori, accondiscendenti o no, figuriamoci se un uomo di chiesa. Io condanno la chiesa per tanti, troppi motivi, a cominciare dal Papa che ne è il simbolo. Basti pensare che era nelle schiere naziste durante la guerra per capire che figura losca è! Ti dirò anche un altra cosa. Non mi importa che i media modifichino la realtà o dicano solo cosa interessa loro per fare scalpore e ascolti, resta il fatto che la chiesa risulta ai nostri occhi un organizzazione ipocrita e subdola e ringrazio internet e la divulgazione mediatica che ci permette di aprire gli occhi e crearci una nostra opinione, perchè sono fiducioso e so che tutta questa ipocrisia religiosa, e questo subdolo controllo delle masse un giorno sparirà insieme il vaticano una volta per tutte! Questa è una mia esclusiva opinione, è un mio pensiero, non intendo offendere alcuno! Saluti!!!

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    1. Più che fiducioso - riguardo alla faccenda della sparizione, un giorno, della ipocrisia religiosa e del controllo delle masse - temo che tu sia un illuso. A meno che non spariscano sia la religione, tutte le religioni (cosa che vedo difficile), sia i media, tutti i media (cosa che vedo difficile). Quello su cui si può contare è esclusivamente l'allenamento quotidiano alla difesa *individuale* da entrambi.

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