Punti di vista da un altro pianeta

giovedì 9 febbraio 2012

L'avete mai visto un dente morto? (very horror post)

Non so se vi è mai capitato. Voglio dire, spero - per voi - di no, ma presto o tardi purtroppo succede a (quasi) tutti. Parlo di vedere un dente. Nel senso del dente di un individuo della vostra stessa specie. Ma non nella vostra bocca. Intendo fuori, separato da voi, come un frutto appena colto, ma magari in una tazzina, possibilmente bello fresco, bianco e disinfettato, come nella foto, perché se è ancora sanguinolento come appena estirpato, la faccenda per forza di cose non funziona in quanto la ripugnanza ha la meglio.

Ma se lo si pulisce per bene (tenendolo magari immerso in acqua ossigenata per qualche giorno) e lo si restituisce al suo splendore originale, e ci si mette a osservarlo in queste condizioni ideali, è facile si venga pervasi da uno strano istinto primordiale, invero anche un (bel) po' inquietante. È come una sorta di fame, di voglia di mangiarselo, il dente, di masticarlo, come una caramella di quelle dure, di mandarlo giù, come la voglia di assecondare un desiderio autoripristinatorio, per reintegrare qualcosa che faceva parte di noi e da cui non vogliamo separarci, come in una specie di reazione odontoiatrica equivalente dell'amputazione di un arto, che lo si continua a sentire ancora, anche se ormai non c'è più.

Eppure non è neanche proprio così, perché c'è un'altra cosa ancora molto più disturbante. Ed è che, almeno stando a qualche indagine che ho fatto, pare che l'effetto in questione si verifichi nei medesimi termini anche di fronte a un dente che non è (mai stato) vostro. E questo è davvero inquietante. L'interpretazione di questo istinto in chiave evolutiva passa pertanto dall'avere contorni puramente biologici, dunque limitati all'ambito puramente soggettivo (come appunto nel caso dell'amputazione di un arto), ad avere angoscianti risvolti relazionali, dunque allargati alla sfera del comportamento sociale degli individui, capaci in altre parole di dimostrare la presenza (più o meno) latente dell'equivalente di un vampiro bastardo all'interno di ognuno di noi (e di voi). Ma se vi garba di più uno zombie o un lupo mannaro, va bene lo stesso, fate pure.

PS Comunque, il dente in questione (quello nella foto in alto) è davvero il mio. Così, tanto per la cronaca.

9 commenti:

  1. De profundis al tuo dente, ma la primordialità di quell'arto la vedo in una zanna, in un dente di tigre o di squalo, nei canini di quel porco cane che mi ha morso quest'estate...
    Questo tuo pezzo di te, come quelli degli umanoidi miei colleghi, mi fa affettuosamente schifo.
    E speriamo che a qualche caramellaro terrestre, eccitato dalla novità evocata in questo tuo post, non venga in mente di fare caramelle da succhiare in simildente.
    Ciao, c'è neve lassù (o laggiù)?

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    1. Grazie del requiem e dell'affettuosità. Però sono convinto che delle caramelle alla menta ripiene di liquirizia (molare), confetto ripieno di cioccolato (incisivo), zucchero ripieno di lampone (canino)... farebbero un successone.
      Su Marte si vede nevicare assai di rado, a meno di non essere ai poli.

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    2. Tanto vale: preferirei mettermene uno posticcio, vuoto all'interno, con un microbuchino per iniettarci di volta in volta menta liquirizia cioccolato zucchero filato e lampone (ogni tanto una stilla di grappa) e succhiarmelo (il dente posticcio) allegramente.
      Confermo lo schifo e l'affettuosità, cui aggiungo l'augurio che gli altri (denti) tengano vita tua lunga natural durante. E pure oltre, a scanso di ripescaggi.

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    1. A provarlo, è uno degli istinti davvero più inquietanti che si possano sperimentare.

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  3. So che il fatto di sognare di perdere denti ha un significato ben particolare e non mi ricordo più quale...

    So che alcune civilizzazioni materne tengono i dentini, a volte le unghie ed le prime ciocche di capelli dei loro neonati...in generale in buste nascoste...io invece ho buttato tutto :-)

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    1. Dev'essere qualcosa che ha a che fare con la perdita di situazioni o persone care, quindi con il cambiamento e con la morte.

      Pare che i dentini da latte si possano conservare per le cellule staminali della polpa dentale da cui si potrebbero ricreare dei denti sani.

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  4. sto passando un po' di tempo dal mio dentista ultimamente..e ho anche tolto un paio di denti.Posto che il vederli sanguinolenti non mi provoca gran ribrezzo (piuttosto il dispiacere di doveri sostituire con avvitati posticci)ma nemmeno istinti mangerecci. Secondo te mi devo preoccupare o semplicemente rassegnarmi a non diventare zombie o (in alternativa, in seconda vita) lupa mannara?
    R.i.p teeths.

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    1. Non è detto che sia un male. Non è detto affatto. Comunque, solidarietà ai tuoi denti. ;-)

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