Punti di vista da un altro pianeta

giovedì 3 giugno 2010

Cavie marziane

A volte, lo confesso, mi fate tenerezza, voi terrestri. E questa è una di quelle volte. Insomma, non avete proprio niente di meglio da fare che prendere sei persone - tra cui anche un italiano - e rinchiuderle per 500 giorni dentro una scatolona al fine di simulare un viaggio dalle mie parti? Sì, capisco, l'intento dell'esperimento è quello di osservare le interazioni, i comportamenti e le reazioni di un ipotetico equipaggio di una finta-astronave a una vita da topolini, reclusi e isolati durante un viaggio lungo e duro quale sarebbe quello verso Marte. Eppure, vi confesso, davvero non ne capisco il senso. Al massimo mi viene da pensare che c'abbiate un po' l'ossessione di Marte, voi terrestri. Siete forse invidiosi di me?

Ebbene, nonostante ciò, questo è quello che inizia proprio oggi, nei dintorni di Mosca, e che va sotto il nome di Mars 500, un progetto nato da una collaborazione tra il Russian Institute for Biomedical Problems (IBMP), la Russian Federal Space Agency (Roscosmos) e la European Space Agency (ESA). Ora, premetto che non voglio certo affermare che tutto ciò non servirà a un accidente. Probabilmente potrete capire qualcosa della psicologia umana, della biologia, dell'adattamento, dei rapporti sociali e di molte altre cose, ma per il resto il mio umile parere è: roba buona giusto a spillar quattrini a favore della ricerca e dar così da mangiare a un po' di persone per un paio d'anni. Anche perché, inutile nasconderlo, questa simulazione va presa per quella che è, ovvero per quello che non è. Gravità a parte, infatti, questa situazione creata ad arte non potrà mai mettere in campo le reali condizioni psicologiche di una spedizione del genere.


Quello che forse ti sfugge è che quando tu sei su un'astronave in viaggio per tre, quattro, cinque, sei mesi (all'andata, più altrettanti al ritorno), tu, caro il mio astronauta, sei davvero solo. Fuori dagli oblò c'è davvero il vuoto. E tu lo sai. Mica c'è la grigia periferia moscovita. Nessuno ti viene a salvare, quando sei lassù. Nessuno preme il pulsante di emergenza. Non puoi mettere la freccia, fare inversione e tornare indietro, se qualcosa non va. E questo, sta' sicuro, fa la differenza. Fuori da quella sottile lamiera isolata della scatoletta che vi contiene come sardine, ci sono sul serio milioni e milioni di chilometri di nulla, milioni di chilometri prima del primo pronto soccorso, della prima spiaggia, del primo letto a due piazze, del primo pub, del primo cesso come si deve. Insomma, quello che vedi fuori è davvero il nero orlo sull'infinito. E basta un niente a trasformarlo in un abisso.

Il mio umile parere su tutta questa faccenda, è che per quanto vi sforziate di accarezzare certi sogni, nobili e alti (come, appunto, arrivare su Marte), non siete capaci di trovare abbastanza stimoli. L'esplorazione e la voglia di Ulisse di "inseguir virtute e canoscenza" non bastano, a voi umani, per catalizzare le energie che vi servono a fare certi salti. Vi serve l'economia. O almeno avete bisogno della politica. Senza quest'ultima e la relativa spinta della contrapposizione USA-URSS, sareste forse riusciti ad andare sulla Luna? La Luna, dico, che astronomicamente parlando è dietro l'angolo. Figuriamoci Marte, il cui sforzo richiesto è cento volte superiore. Quindi per favore, umano, se lo vuoi fare, se vuoi venirmi a trovare, non gingillarti e fa' sul serio. Progetta nuovi veicoli spaziali, manda gente nello spazio, quello vero, torna sulla Luna, installaci una base. Non trastullarti con le case delle bambole. Da parte mia ti prometto che quando arriverai ti farò trovare un piatto caldo di spaghetti marziani e una bella stanza scavata nella roccia delle Valles Marineris. Altrimenti abbi il coraggio di guardarti in faccia senza stare lì perdere tempo e a crogiolarti nell'illusione per una cosa che mai raggiungerai, perché, scusa la franchezza, ma non hai le palle per farla.

Credits: in alto Marte (ESA/Hubble); al centro la struttura di isolamento Mars 500 presso l'Institute of Biomedical Problems vicino a Mosca (ESA/IBMP); in basso i candidati a partecipare alla simulazione (ESA).

24 commenti:

  1. Fantastico assunto che mi ha fatto venire alla memoria (ma non chiedermi il perchè) la storia di Giorgio e Piero che, rinchiusi nelle segrete, per farsi coraggio, si infilarono vicendevolmente il pene nell'ano (e sto citando Elio e le Storie Tese ovviamente, mica pizza e fichi...) Cioè immaginavo questi uomini disperati nello spazio in situazioni tipo Apollo 13... E penso proprio che tu abbia ragione. Preferiscono star lì a sperimentare e gingillarsi piuttosto che fare qualcosa di concreto, ma è davvero tutto necessario ora come ora? Con falle all'oro nero, buchi nei bilanci e tasse da pagare? Boh...

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  2. il grande fratello su Marte...l'ultima frontiera del reality...poveri cinni

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  3. @Rospo dalla bocca larga: probabilmente basterebbe un decimo (forse anche meno) della spesa militare USA per mettere in piedi una missione per Marte. Alla fine non è un problema di budget, ma sempre e solo di stimoli. Gli stimoli a sganciare bombe e a sparare missili non vi mancano mai. Venire su Marte invece... In fondo sarebbe "solo" la più grande conquista esplorativa della storia... Peggio per voi! Non saprete mai come sono i miei spaghetti marziani.

    @dizaon: magari fosse così. In realtà loro rifanno Il grande fratello _sulla Terra_. Insomma, niente di nuovo sul (triste) fronte occidentale.

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  4. Sacrosante le tue osservazioni: la simulazione è inattendibile e irreale quanto lo sono i (NON) reality tipo grandebordello, isola dei morti di fama, la finestra sul porcile ecc... :D

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  5. io sarò pure ignorante, ma di sti tempi non c'è nulla di più importante delle esplorazioni? qualcuno spiega a questa povera cerebrolesa a cosa servono?

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  6. ...insomma niente gnocca su marte?! ma allora inutile l'impegno delle cavie...

    ;-) love, mod

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  7. @Zio: la prima cosa che gli scienziati devono imparare a fare è trovare sempre modi nuovi per farsi dare i finanziamenti dai governi.

    @Pollywantsacracker: Il senso dell'esplorazione è qualcosa che ha a che fare con l'essenza dell'uomo, con la sua voglia di superarsi e superare i confini, di raggiungere mete oltre i suoi limiti, di "arrivare là dove nessuno è mai giunto prima". E' qualcosa che ha a che fare con la misura di se stessi e la voglia di conoscere e di sondare l'ignoto, è qualcosa di psicologico e di culturale, oltre che (in questo caso) anche di scientifico.

    Una missione su Marte avrebbe certo connotati fortemente emozionali (quindi psicologici e sociali), ma anche scientifici. Pensa soltanto la possibilità di analizzare direttamente campioni di suolo e scoprire forse, magari, fossili di una vita microbica indigena o magari microrganismi ancora viventi. La questione attualmente non è risolta e se c'è un luogo dove ci sono grandi probabilità che possa essersi sviluppata la vita, nel Sistema Solare, questo è Marte. Trovarla sarebbe il primo esempio assoluto di prima forma di vita trovata al di fuori della Terra. Ti sembra poco? Potrebbe dirci moltissimo su come può nascere ed evolvere la vita nell'universo, e quindi anche su noi stessi. Sarebbe forse la più grande scoperta della storia. La possibilità di giocarsi una scommessa del genere, può valere la pena di farci un salto? Secondo me sì.

    Io credo soprattutto che queste due cose (la conquista e gli aspetti scientifici) dovrebbero essere sufficienti per dare l'impulso a un'esplorazione epocale di questa portata. Purtroppo è assai difficile che possano esserlo, perché, come dico anche nel post, una missione del genere avrebbe bisogno di grandi risorse finanziarie, e simili risorse non possono essere catalizzate semplicemente da aspetti di natura "culturale". Servono ritorni economici e/o politici. Lo stesso Colombo e molti navigatori erano spinti da prospettive economiche. Mentre di economico francamente su Marte non si ritiene ci sia granché. E di politico... mah, forse una Corsa a Marte con la Cina, potrebbe svegliare l'occidente, chissà...

    Altri aspetti non sono particolarmente significativi. Anche quello, per esempio, dell'abitabilità del Pianeta Rosso non lo vedo granché fondante, perché per quanto possa essere affascinante pensare a una "colonizzazione" di Marte, l'ambiente marziano è talmente ostile per gli umani per cui, per essere visto come "appetibile" dai terrestri, significherebbe che la Terra dovrebbe essere messa molto, ma molto male. E a quel punto sarebbe già tardi.

    Vorrei sottolineare una volta di più il fatto che i governi (USA in primis) spendono miliardi e miliardi di dollari per armi, guerre e altre amenità del genere, *anche* in tempi di "crisi" come questi. E sono molto maggiori di quelle necessarie a una missione come questa. Sono quelle le spese che bisognerebbe tagliare innanzitutto. Non quelle per la scienza e la cultura. Non quelle per il progresso dell'umanità.

    Ti ho convinto? ;-)

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  8. @mod: Se i terrestri vedessero le marziane, si fionderebbero qui in un battibaleno. Ecco finalmente uno stimolo come si deve all'esplorazione.

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  9. Avrei voluto fare un elenco delle cose che servono meno delle esplorazioni per rispondere a Polly, ma lo ha già fatto il grande marziano, quindi, mi limito a chiedere come sono i marziani, visto che le marziane sembrano così interessanti...

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  10. @knitting bear: i marziani, dici? A parte le antenne attorcigliabili, le quattro braccia e la piccola coda? Dei gran bei pezzi di extraterrestri!

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  11. penso che lì puoi dormire sonni tranquilli,questo pianeta si autodistruggerà prima di una improbaile invasione di marte da parte di umani.Ma la salvia c'è su marte? :-D
    :)

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  12. @la saliva del flauto: infatti dormo benissimo. Abbiamo una pianta molto simile, molto aromatica, si chiama "jfsdgwethr'op". Generalmente la facciamo fritta o ci condiamo gli gnocchi. Ma c'è anche qualcuno che (di nascosto) se la fuma. ;)

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  13. dev'essere squisita la frittata di jfsdgwethr'op" ;-D

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  14. @la saliva del flauto: con le uova di zeqacxzp'ut? Puoi scommetterci.

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  15. ma tu hai analizzato i profili dei partecipanti?? ci metto la mano sul fuoco che sono tutti appassionati di videogiochi e di film porno, che se anche li mettessero nella transiberiana per una gita di piacere non guarderebbero fuori dal finestrino neanche per una volta. insomma grande marziano, vedi di contribuire pure tu al notro smaltimento rifiuti per favore!

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  16. Beh se guardiamo cosa serve di più e di meno allora non si fa più nulla, ognuno investe i propri fondi in ciò che gli interessa, per quanto futile possa sembrare a chi non ha interesse nella questione.

    Poi all'interno di un settore specifico si può effettivamente valutare come spendere i soldi e forse questa non è la trovata migliore, avrebbe più senso spenderli (o metterli da parte) per un effettivo viaggio su marte.

    Più che altro, perché sono solo uomini? E' una scelta voluta o nessuna donzella si è proposta?

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  17. Ma forse i concorrenti dell'irreality pensavano di andare da Marta non su MARTE!
    Marta...é una matta..è conosciuta in tutto mondo per il cattivo funzionamento dall’apparato psichico in misura variabile.
    Ecco perché l'essere ospitati per mesi a casa sua avrebbe, comunque, connotati fortemente emozionali (quindi psicologici e sociali), ma anche scientifici.
    Ora voglio vedere, quando sarà... chi lo spiegherà ai poveri astronauti inconsapevoli, che si è trattato soltanto di un GRANDISSIMO MISANDSTENDIN'!!!

    (ora, scusa marzianone...vado a curiosare un po' nel flauto...perché a me... saliva del flauto...è un nome che fa troppo ridere!)

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  18. Peccato, avrei quasi avuto la possibilità di contestarti se, anzichè chiaralo test di simulazione, l'avessero per lo meno chiamato test di addestramento (anche se poi non avrebbe avuto senso farlo durare così a lungo).

    Poi si sà, se non fosse esistito il GPS con la sua lunga ed interessante storia, mia madre non mi avrebbe dato alla luce.

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  19. @metropoleggendo: pare che la Playstation sia vietata a bordo. Isola le persone.

    @Sleeper: il fatto che siano tutti uomini pare sia una scelta voluta per evitare "tensioni sessuali" che potessero creare problemi all'esperimento... (http://www.dailymail.co.uk/news/worldnews/article-1283145/Discrimination-row-Russia-bans-women-18-month-mock-mission-Mars.html).

    @Grace: "Missione su Marta" sembra uno di quelle parodie porno... :D

    @Glonass: a volte non vi capisco proprio, voi terrestri...

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  20. da un lato è comprensibile, dall'altro anche questo farebbe parte delle dinamiche comportamentali:)

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  21. vogliamo poi parlare del fatto che questa ipotetica missione se mai si farà non sarà prima di 30 (trenta) anni????!!!

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  22. @Sleeper: tutto dipende da come poi deciderebbero di fare la missione "vera". Qualcuno parla addirittura che un equipaggio di sole donne sarebbe meglio...

    @Lumaca: si parla di 2030, quindi di vent'anni, ma - come si diceva - è solo questione di "stimoli". Probabile che si andrà molto più in là. Probabile che non si farà mai.

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  23. se la questione fosse stata davvero vedere gli sviluppi psicologici di un gruppo di persone rinchiuse per un anno e mezzo,
    sarebbe stato sufficiente andare all'ucciardone...
    di gente costretta a sopravvivere rinchiusa in scatolette per lungo tempo là ne hanno un bel po'.
    oltretutto alla fine della detenzione nessuno gli regala 80.000 euro per il disturbo!

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  24. @Ratto: ma temo che all'Ucciardone abbiano molti più comfort che su un'astronave, vera o presunta che sia.

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