Punti di vista da un altro pianeta

venerdì 16 dicembre 2011

Il libro ai tempi dell'e-book

Sono certo che voi, amanti del libro tradizionale, dei suoi seducenti fruscii cartacei e dei suoi inebrianti profumi polverosi, voi che non avete paura di montare sempre nuove mensole in casa (a quote sempre più alte!), voi professionisti dello slalom speciale tra le pile in soggiorno, potete dormire sonni tranquilli: il libro non sparirà! Non tanto facilmente, almeno. Il libro non farà la fine dell'LP, praticamente estinto in meno di un anno gioviano, e oggi tenuto in vita ormai solo da rarissime edizioni a beneficio di una ristretta cerchia di inguaribili nostalgici oltranzisti.

Il libro è un albero dalle radici che vanno fino al centro della Terra. Il libro ha una storia che si spinge molto più indietro della rivoluzione rinascimentale di Gutenberg. Il libro, quello con le tavolette di argilla e cera, quello in rotoli o con le pagine, di papiro o pergamena, fa parte integrante della Storia dell'Uomo al pari della scrittura. Dunque il libro, nelle sue varie forme materiali, di secoli sulle spalle ne ha più di venti e non è certo l'età a logorarlo, piuttosto gli sciagurati derelitti che non ne fanno uso. È quindi più che ragionevole pensare che il suo abbandono non potrà avvenire in maniera così semplice o sommaria come accadde per l'LP in vinile o, prima ancora, in gommalacca, che aveva solo poco più di un secolo di vita quando venne sfrattato dal CD. Ma forse non avverrà affatto.

Di certo però un cambiamento ci sarà. Anzi, in realtà il cambiamento è già in atto. Perché la produzione del libro ha dei costi di materiali, di stampa, di immagazzinamento, di distribuzione che in un'impresa commerciale qual è quella dell'editoria non possono essere trascurabili e che, sommati alle caratteristiche innovative del libro elettronico, rendono questa nuova forma di diffusione della parola scritta quanto mai appetibile anche dal mercato. E se il mercato approva un oggetto o un sistema, potete giurare che in qualche modo quell'oggetto o quel sistema si diffonderanno.

Quindi se da un lato potete stare tranquilli che il libro fisico non sparirà tanto in fretta, dall'altro potere stare certi, che l'e-book è destinato a prendere sempre più campo. Ma se sulla didattica e la saggistica abbiamo già detto, cosa succederà alla narrativa? I più sostengono che sarà proprio la narrativa l'ultimo baluardo dentro cui si arroccherà il libro cartaceo, per ripararsi dall'assedio della sua versione elettronica. Ed è anche assai ragionevole pensare, come suggerito da abo nel suo commento al mio post precedente, che tenderanno a sopravvivere in forma cartacea le edizioni di pregio, mentre i tascabili, le edizioni economiche, la letteratura di consumo, quella del mass-market, tenderà a essere direttamente uploadata dentro gli e-reader, con buona pace delle edicole e degli scaffali dei supermercati.

Sono d'accordo su questo. Ma penso (anzi, spero) che si possa andare oltre e che il processo possa anche fungere all'inverso. Ovvero che l'inerzia del mercato e degli utenti a voler mantenere in vita le suggestioni dei fruscii e dei profumi del libro cartaceo, tenderà a influire sulle edizioni, non solo su quelle di pregio, ma anche sui tascabili, magari non tutti, magari non Moccia e Fabio Volo (dio-mio-ti-prego-no!), e si adopererà per migliorarle, per spingere la creatività nella direzione di renderle ancora più belle, più accattivanti, in una parola più deliziose, anche a costo di farle costare un po' di più. Un po' come dicevo nel caso del libro di Dubus, che può essere considerato di fatto un vero e proprio tascabile di gran pregio. Le librerie dunque saranno destinate a tenere forse un po' meno libri, ma decisamente ancora più belli di oggi, forse addirittura solo quelli belli. E per chi ama la materialità del libro non è mica un brutto futuro, no?

7 commenti:

  1. ;-)
    Rincuorata.
    Superbianchi

    RispondiElimina
  2. Che poi è opinabile anche "libro bello": a me le cossiddette edizioni di pregio, pesanti, rigide, dai colori seriosi e scomodissime da leggere, sono proprio quelle che potrebbero farmi preferire l'e-reader, mentre ADORO i tascabili proprio per il loro essere colorati, morbidi, leggeri e comodissimi da leggere. Salvo la rara eccezione di quei libri che appena escono uno DEVE leggere prima di subito, io aspetto SEMPRE l'edizione economica, ma l'aspetterei anche se il cosiddetto tascabile costasse uguale!

    Quanto alla diffusione dell'e-book (che in alcuni campi auspico quanto te) credo che sarà molto più lenta di quanto non si pensi. Qualcuno, forse interessato a informarci male, continua a ripetere che in America l'elettronico ha da tempo sorpassato il cartaceo, mentre a quanto pare gli e-book negli USA si posizionano attorno al 20%, percentuale che invece scende (e di molto) se ci si concentra solo sulla Narrativa.
    Lunga vita al libro. Non è lui che disbosca l'Amazzonia. (Anzi, se per assurdo tutte le persone leggessero, ci sarebbero meno rischi per tutte le Amazzonie del mondo...)

    RispondiElimina
  3. OT, ma neanche troppo: quella che vedo è una libreria a forma di ORSO?

    Orsi a parte, sto utilizzando un e-reader in questi giorni e lo trovo estremamente comodo per leggere, è utile, ma non rimpiazzerà il piacere dell'estetica del libro di carta, quali che siano i nostri gusti in fatto di edizioni più o meno rigide o voluminose. Il fatto che si vedano sempre più libri esteticamente curati (anche, ma non solo dal punto di vista grafico) in libreria sembra darti ragione.

    RispondiElimina
  4. Si potrebbe andare oltre, anzi, regredire.
    Torneranno gli amanuensi e i miniatori.
    Pensa la bellezza di sfoggiare nella propria biblioteca un Fabio Volo miniato :-)

    RispondiElimina
  5. @Anonimo (Superbianchi): meno male! ;-)

    @Zio Scriba: bè, alla fine *tutto* è opinabile. Quando parlo di "edizioni di pregio" o di "libri belli" mi riferisco genericamente a libri progettati con un gusto estetico particolarmente elevato. Quindi ciò non implica i grossi formati o le copertine rigide e pesanti. Difatti il libro di Dubus è - di fatto - solo un semplice tascabile, ma davvero delizioso nel connubio tra i materiali con cui è utilizzato, i colori, la grafica.

    Sui dati di vendita/diffusione dell'ebook sono molto d'accordo con te. Le percentuali che forniscono anche secondo me sono fuorvianti e manipolate ad arte. C'è molto interesse, specie negli USA dove il colosso Amazon la fa da padrone, a dimostrare che l'e-book sta andando sempre più forte. Del resto il detto dice: se vuoi avere successo devi fare credere di avere successo...

    RispondiElimina
  6. @knitting bear: sì, quella è proprio una libreria a forma di orso! ;-) Negli ultimi anni l'estetica dei libri è senza dubbio stata agevolata dalle incredibili possibilità offerte dall'utilizzo della computergrafica. Però è un po' come negli effetti speciali al cinema. La tecnologia dev'essere messa al servizio dell'oggetto e non viceversa. E devo dire che, come dici tu, ultimamente in giro si vedono delle belle cose...

    RispondiElimina
  7. @PuroNanoVergine: ah, questa è bella! :D E' una visione un po' inquietante, però avrebbe un grande vantaggio. Ce ne potrebbero essere solo poche copie in giro, costosissime, e dunque riservate a ricchi (pazzi) aristocratici collezionisti. E dunque non ci toccherebbe vederne delle pile a ogni angolo delle librerie e dei supermercati.

    RispondiElimina

Poiché vorrei evitare di attivare la moderazione, vi prego di moderarvi da soli. Grazie.

License

Creative Commons License
I testi di questo sito sono pubblicati sotto Licenza Creative Commons.

Statistiche

Blogsphere

Copyright © Il grande marziano Published By Gooyaabi Templates | Powered By Blogger

Design by Anders Noren | Blogger Theme by NewBloggerThemes.com